venerdì 29 aprile 2005

Grand Young Party.

Si fa in fretta a dire “partito unico del centrodestra”. Ma sono almeno due i modelli di riferimento che in Italia possono essere presi ad esempio per tentare, seppur tardivamente, di gettare il cuore oltre l’ostacolo degli interessi di bottega. E arrivare alle elezioni del 2006 con una qualche possibilità di vittoria (o di sconfitta non catastrofica). Il modello del Partito popolare europeo, naturalmente, sarebbe quello meglio accolto dai centristi dell’Udc e da una larga parte dei moderati di Forza Italia. Con un po’ di sforzo, forse, potrebbe anche essere accettato dalla maggioranza di Alleanza Nazionale e da qualcuno degli esponenti azzurri che si richiamano all’esperienza dei partiti laici della Prima Repubblica. Ma si tratta davvero di un modello vincente? (continua su Ideazione.com)

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