Il Senato americano vota per imporre un dazio del 27.5% su tutte le merci importate dalla Cina, a meno che Pechino non si impegni a modificare il suo (artificiale) tasso di cambio con il dollaro entro sei mesi. E l'amministrazione Bush non dimostra di essere troppo spaventata da questa ondata di China-bashing. Anzi, il nuovo segretario del Commercio, Rob Portman, ancora in attesa di conferma da parte del Congresso, promette di essere molto più duro del suo predecessore (Robert Zoellick) con una Cina che "non sempre gioca seguendo le regole". L'Economist si chiede se l'America non stia diventando protezionista. A noi sembra più un classico caso di legittima difesa.
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