martedì 19 aprile 2005

La classe non è acqua.

Penoso siparietto di Francesco Storace a Ballarò. L'ex governatore del Lazio, che non perde mai l'occasione per dimostrare la sua imbarazzante propensione per l'avanspettacolo, non ha evidentemente ancora digerito la sconfitta elettorale contro Marrazzo. Invece che prendersela con un Bertinotti sotto tono o con un Boselli che ormai sembra la fotocopia scema delle terze file socialiste della prima repubblica, Storace ha avuto la brillante idea di attaccare senza motivo (e ripetutamente) l'attonito direttore de La Padania in collegamento esterno (Gianluigi Paragone, fin troppo educato nell'evitare di rispondere a tono all'ultrà romanista di via della Scrofa). Battutacce, smorfie, frecciatine e tricchettracche: se questa è la "discontinuità" invocata dagli alleati (?) di Berlusconi, consigliamo a Fini e Follini di rivolgersi ad Aldo, Giovanni e Giacomo. Fanno senz'altro ridere più di Storace. E, messi insieme, pesano meno.

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