venerdì 15 aprile 2005

Un rasoio (di Occam) per il centrodestra.

I bene-informati ci hanno detto spesso che si tratta di un miraggio, ma nella nostra testarda ingenuità continuiamo a pensarla come Harry: al centrodestra italiano serve, disperatamente, il partito unico. Tra le varie soluzioni possibili, spesso quella più semplice ha le maggiori probabilità di funzionare.

7 commenti:

a man ha detto...

Galileo, cosa intendi per "contributo"?

p.s. Sono d'accordo con te nel breve periodo, ma credo bisognerebbe iniziare a lavorare in prospettiva.

Anonimo ha detto...

Temo la rigenerazione della balena bianca. In questo periodo (ultimi tre anni) quello che temo di più è lo statalismo, purtroppo vincente, delle "correnti" UDC ed AN, che ha bloccato buona parte delle riforme promesse.

Anonimo ha detto...

Ho cambiato indirizzo, ora sono su cannocchiale.it. Dove trovo il banner da scaricare?
amon hen

Anonimo ha detto...

Il partito unico? Non è nel dna della nostra politica. E' già stato un successo conquistare il bipolarismo, per il bipartitismo i tempi son lontani. E i partiti della Cdl hanno ognuno una propria identità. Quello che manca penso sia il collante (finora è stato Berlusconi, ma io parlo di contenuti e non di persone) che dia anche una forte identità alla coalizione

a man ha detto...

Gianluca: il ritorno dello statalismo nel centrodestra è anche uno dei miei crucci principali...

Amon Hen: secondo me, in tutti i partiti di massa possino coesistere identità diverse, ma compatibili. Penso ai repubblicani americani, ma anche alla Cdu tedesca o ai Tories di qualche decennio fa. L'alternativa è condannarsi prima alla "verifica continua" e poi all'opposizione eterna. (p.s. dall'ipotesi di partito unico, come Harry, io escludo la Lega, con cui andrebbe sottoscritta un'alleanza OBBLIGATORIA a parte)

Anonimo ha detto...

da panka

Non esistono i liberali.
Che partito unico sarebbe? ma dai.
Prima si formi un partito liberale decente, con una base forte e dei dirigenti in gamba poi parliamo di partito unico. In un partito unico di cdx or ora i liberali sarebbero strozzati.

Ma tocqueville non è liberale? che c'entra con An e Udc?
perchè il partito unico quando i liberali non sarebbero mai rappresentati? volete la fine sul nascere?
Guardate che è meglio perderle le elezioni se il risultato sono stati questi anni di governo.

a man ha detto...

Galileo: certo che sì! :)

Panka: Tu dici "prima si formi un partito liberale decente, con una base forte e dei dirigenti in gamba poi parliamo di partito unico". Ma io non sono più un ragazzino! E non posso mica aspettare 150 anni per sperare di battere la sinistra! ;)

Scherzi a parte, TocqueVille è un'aggregazione di blog "liberali", questo sì. E non c'entra niente con An e Udc. Ma neanche con nessun altro partito, se è per questo. Io conosco liberali (di destra) dentro An e cattolici-liberali dentro l'Udc. Pagliarini (ex ministro leghista) è un liberale come pochi nel nostro paese. E Forza Italia stessa si definiva un "partito liberale di massa" nel '94. Se è per questo anche Flavia Vento si è candidata con il nuovo PLI. E forse sono liberali anche tutti e 27 i suoi elettori alle ultime regionali del Lazio.

TocqueVille, di per sé, non ha una piattaforma politica. Se non quella, nel lungo periodo, di contribuire a diffondere le idee liberali nel nostro paese. Ma questo non vuol dire che chi, come me, si riconosce nel centrodestra italiano (o meglio, non ha alcuna intenzione morire prodiano), non possa augurarsi una coesione maggiore delle componenti dell'attuale maggioranza.

Hai perfettamente ragione quando affermi che "è meglio perderle le elezioni" piuttosto avere un cattivo governo. Il fatto è che io non sono affatto sicuro che l'alternativa possibile (il prodinottismo pacifinto) sia migliore di quello che abbiamo visto in questi 4 anni.