giovedì 25 settembre 2008

USA 2008 - 28. Nevada


UPDATE 02/10
da GOP Leaning a Toss-Up

NEVADA (5)
Popolazione: 2.565.382 (35°)
Capitale: Carson City (52.457)
Città più grande: Las Vegas (558.880; metro area: circa 1.800.000)
Governatore: Jim Gibbons (R)
Senato: Harry Reid (D); John Ensign (R)
Camera: GOP 2 DEM 1 - Shelley Berkley (D); Dean Heller (R); Jon Porter (R)

Il Nevada è il 28° stato più conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004, il voto per il candidato repubblicano è stato dello 0.1% superiore alla media nazionale, ma negli ultimi anni, il trend è leggermente favorevole al partito democratico. Il Nevada è uno swing-state per tradizione che nell'ultima metà del secolo scorso ha dimostrato una leggera preferenza per il GOP. Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 saltabeccava con disinvoltura tra repubblicani (Lincoln, Grant, Hayes, Blaine, Harrison, Teddy Roosevelt, Harding, Coolidge, Hoover), democratici (tre volte Bryan, due volte Wilson) e populisti (Weaver nel 1892). Poi è arrivata l'era-Roosevelt, in cui FDR ha vinto per quattro volte di fila (con un vantaggio massimo del 45% nel 1936 e uno minimo del 9% nel 1944), con lo strascico di Truman nel 1948 (+3%). Dal 1952 al 1992, invece, il GOP ha ottenuto otto vittorie su dieci, perdendo solo contro Kennedy nel 1960 (+2%) e Johnson nel 1964 (+17%). A tenere alta la bandiera repubblicana sono stati Eisenhower nel 1952 (+23%) e nel 1956 (+15%); Nixon nel 1968 (+8%) e nel 1972 (+27%); Ford nel 1976 (+5%); Reagan nel 1980 (+36%) e nel 1984 (+34%); Bush Sr. nel 1988 (+21%). Bill Clinton ha faticato moltissimo per spezzare questa serie nel 1992 (+3%) e nel 1996 (+1%). E Bush Jr. ha faticato quasi altrettanto per riportare il Nevada nella colonna degli stati rossi, nel 2000 (+4%) e nel 2004 (+3%).

I sondaggi relativi al Nevada nel ciclo elettorale 2008 sono piuttosto difficili da interpretare. A febbraio-marzo Obama era davanti sia per Rasmussen (+4%) che per Research 2000 (+5%). Tra aprile e giugno, McCain ha conquistato un vantaggio oscillante tra il 2% di Mason-Dixon e il 6% di Rasmussen. A luglio Obama è tornato davanti (+2% per Rasmussen). Ad agosto, McCain era in vantaggio per Rasmussen (+2%) e Mason Dixon (+7%), ma in svantaggio per CNN (-5%) e Reno Gazette (-1%). Dopo le convention, sono stati effettuati solo tre sondaggi. In tutti McCain è in vantaggio, anche se di pochissimo: Rasmussen +3%; Suffolk +1%; InsiderAdvantage +1%. A prima vista, insomma, il Silver State è un toss-up. E le speranze democratiche di strappare i 5 electoral votes al GOP sono rese ancora più concrete dal tasso di crescita della popolazione ispanica (+43.57% dal 2000 al 2005), che ormai è diventata circa un quarto del totale (gli afroamericani sono meno del 10%). Non sarà un'impresa facile, però, vista l'inclinazione libertarian dello stato e la sua ritrosia - quasi genetica - a fidarsi dei big-tax democrats.


L'87% degli elettori del Nevada vive in sole due contee: Clark (al confine sud-occidentale con l'Arizona, dove ha sede Las Vegas) e Washoe (al confine nord-orientale con la California, dove ha sede Reno). Mentre in tutto il resto dello stato - deserto e poco di più - dominano i repubblicani, a Las Vegas e Reno la situazione è molto più equilibrata. Nel 2004, a Las Vegas Kerry ha conquistato circa il 4% dei voti in più di Bush. A Reno la situazione è esattamente opposta. Con uno scarto totale di circa 20mila voti tra GOP e Democratici (sempre nel 2004), è chiaro che anche quest'anno la battaglia sarà vinta, o persa, in queste due contee. Un ruolo importante potrebbe giocarlo il peso politico dei due senatori del Silver State che, neanche a farlo apposta, sono il leader della maggioranza (Harry Reid) e quello della minoranza (John Ensign). Se vogliono vincere, però, tutti e due i candidati dovranno sfoderare una performance migliore di quella ottenuta alle primarie (o meglio, nei caucus), quando sono stati battuti da Hillary Rodham Clinton e Mitt Romney. Proprio Romney, però, potrebbe essere l'asset decisivo per McCain, visto che l'11% della popolazione è mormone.

Per ora, soprattutto vista la grande popolarità di Romney (che si sta dimostrando essere uno dei surrogates più efficaci e disciplinati di McCain), lasciamo il Nevada nella sua colonna di competenza: GOP Leaning. Pronti, però, a cambiare idea nel caso di una serie futura di sondaggi in cui l'attuale vantaggio repubblicano, molto lieve, venga annullato. Il Nevada, insieme ai vicini Colorado e New Mexico, è un tassello importante della strategia di Obama nel West. E i suoi 5 electoral votes, in un'elezione così combattuta, non devono essere sottovalutati.

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