MASSACHUSETTS (12)
Popolazione: 6.449.755 (14°)
Capitale: Boston (599.351 - metro area: circa 4.500.000)
Governatore: Deval Patrick (D)
Senato: Edward Kennedy (D); John Kerry (D)
Camera: GOP 0 DEM 10. John Olver (D); Richard Neal (D); James McGovern (D); Barney Frank (D); Niki Tsongas (D); John Tierney (D); Edward Markey (D); Michael Capuano (D); Steven Lynch (D); William Delahunt (D)
Il Massachusetts è lo stato meno conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004, il voto per il candidato repubblicano è stato del 27,6%% inferiore alla media nazionale. Il Bay State non è sempre stata la People's Republic of Massachusetts che conosciamo oggi, in cui - negli ultimi quattro cicli elettorali - nessun candidato repubblicano alla Camera è riuscito a contenere il distacco dal proprio avversario democratico al di sotto dei 25 punti percentuali (si tratta di 40 elezioni consecutive!). Nella prima metà del 1900, al contrario, si trattava di uno stato fortemente conservatore, con sconfinamenti nel puritanesimo, in cui neppure F.D Roosevelt riusciva a convincere del tutto (nel senso che vinceva, ma con percentuali molto inferiori alla media nazionale). Dal dopoguerra ad oggi, però, soltanto Ike Eisenhower (nel 1952 e nel 1956) e Ronald Reagan (di pochissimo nel 1980 e di poco nel 1984) sono riusciti a portare il Massachusetts nella colonna dei red states. Per il resto, la storia recente dello stato è una lunga sfilza di successi democratici: Kennedy +21%; Johnson +53% (!); Humphrey +31%; McGovern +9% (nel 1972 il Massachusetts è stata l'unica vittoria democratica); Carter +16%; Dukakis +8%; Clinton +18% e +33%; Gore +27%; Kerry +25%. Questo dominio non si limita alle elezioni presidenziali: nelle elezioni di mid-term del 2006, il partito repubblicano ha raccolto meno del 13% dei seggi in entrambe le Camere locali. Alla Camera del Massachusetts i rapporti di forze sono 141 a 19 per i democratici (al Senato 35-5).
Governatore: Deval Patrick (D)
Senato: Edward Kennedy (D); John Kerry (D)
Camera: GOP 0 DEM 10. John Olver (D); Richard Neal (D); James McGovern (D); Barney Frank (D); Niki Tsongas (D); John Tierney (D); Edward Markey (D); Michael Capuano (D); Steven Lynch (D); William Delahunt (D)
Il Massachusetts è lo stato meno conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004, il voto per il candidato repubblicano è stato del 27,6%% inferiore alla media nazionale. Il Bay State non è sempre stata la People's Republic of Massachusetts che conosciamo oggi, in cui - negli ultimi quattro cicli elettorali - nessun candidato repubblicano alla Camera è riuscito a contenere il distacco dal proprio avversario democratico al di sotto dei 25 punti percentuali (si tratta di 40 elezioni consecutive!). Nella prima metà del 1900, al contrario, si trattava di uno stato fortemente conservatore, con sconfinamenti nel puritanesimo, in cui neppure F.D Roosevelt riusciva a convincere del tutto (nel senso che vinceva, ma con percentuali molto inferiori alla media nazionale). Dal dopoguerra ad oggi, però, soltanto Ike Eisenhower (nel 1952 e nel 1956) e Ronald Reagan (di pochissimo nel 1980 e di poco nel 1984) sono riusciti a portare il Massachusetts nella colonna dei red states. Per il resto, la storia recente dello stato è una lunga sfilza di successi democratici: Kennedy +21%; Johnson +53% (!); Humphrey +31%; McGovern +9% (nel 1972 il Massachusetts è stata l'unica vittoria democratica); Carter +16%; Dukakis +8%; Clinton +18% e +33%; Gore +27%; Kerry +25%. Questo dominio non si limita alle elezioni presidenziali: nelle elezioni di mid-term del 2006, il partito repubblicano ha raccolto meno del 13% dei seggi in entrambe le Camere locali. Alla Camera del Massachusetts i rapporti di forze sono 141 a 19 per i democratici (al Senato 35-5).
Nel ciclo elettorale del 2008, il Bay State non sembra destinato ad abbandonare il suo ruolo di roccaforte liberal. E' interessante notare, però, che i sondaggi condotti negli ultimi mesi sono piuttosto "ballerini", con il vantaggio di Barack Obama che oscilla tra i 5 e i 25 punti percentuali. La media di RealClear Politics vede comunque il candidato democratico in doppia cifra (+12,6%), anche se con una performance nettamente inferiore rispetto a quelle di Gore e Kerry. I sondaggi più recenti sono quelli effettuati all'inizio di agosto da Rasmussen Reports (+16%) e Suffolk University (+9%): in entrambi i casi Obama sembra in leggera flessione, ma non per questo siamo disposti a concedere qualche speranza ai repubblicani per i 12 electoral votes delle presidenziali o nelle sfide per la Camera.
Geograficamente, il Massachusetts è una lago blu notte nel blu, già scuro, del New England. Nelle ultime quattro elezioni presidenziali, i democratici hanno conquistato tutte le contee, nessuna esclusa, con percentuali che vanno dal 73% di Berkshire County, al confine occidentale con lo stato di New York, al 75% di Suffolk County, sede della capitale Boston, sulla costa all'altra estremità dello stato. Per trovare una contea "repubblicana" bisogna affittare una macchina del tempo - spostare le lancette dell'orologio indietro di vent'anni - e dirigersi verso la parte centrale dello stato (Worcester County) o verso est (Plymouth e Barnstable County, entrambe ex roccaforti del GOP). Erano gli anni in cui i Boston Celtics di Larry Bird si giocavano, spesso con i Los Angeles Lakers, le finali Nba. Anche nel 2008, dopo un lungo periodo di astinenza, i Celtics hanno vinto il campionato di basket più bello del mondo. Ma politicamente il Massachusetts (proprio come la California) sembra tutto un altro pianeta.
Nel primo stato dell'Unione a legalizzare il same-sex marriage, i repubblicani hanno davvero poche probabilità di mantenere il loro svantaggio al di sotto dei 20 punti percentuali. Il parco-giochi della famiglia Kennedy è DEM Solid solo perché non abbiamo previsto una categoria ultra-solid. Altri 12 electoral votes per il partito democratico.
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