mercoledì 11 maggio 2005

Roosevelt, chi era costui?

JimMomo si piega ma non si spezza. Sia ben chiaro che la sua è una posizione più che legittima, e per molti versi anche condivisibile. L'unico punto su cui non si può transigere è la tentazione di scagionare il Roosevelt "che si illuse di poter cooperare con i sovietici all'interno di un ordine mondiale nuovo, ma che null'altro poteva se non nutrire quella speranza e prendere gli accorgimenti che furono possibili a Yalta". Roosevelt (e gli Stati Uniti) non solo potevano, ma dovevano fare diversamente. L'unica spiegazione alternativa alla colossale ingenuità di FDR è quella, ancora più inquietante, della cospirazione ordita dai ragazzotti del Dipartimento di stato finanziati da Mosca. Bush, inoltre, non è certo il primo ad aver sollevato la questione. In America se ne discute almeno dal 1948. E i documenti del Venona Project (oltre a quelli scoperti negli archivi del Kgb) non lasciano spazio ad interpretazioni ambigue. Poi ci sarebbe da parlare anche delle sconcezze combinate da Roosevelt con il New Deal... ma questa è un'altra storia. P.S. Qualche consiglio per gli acquisti dedicato a chi vuole approfondire i molti argomenti che ruotano intorno alla figura di Roosevelt: Venona (Decoding Soviet Espionage in America) e In Denial (Historians, Communism, & Espionage) di John Earl Haynes e Harvey Klehr, Treason (Liberal Treachery from the Cold War to the War on Terrorism) di Ann Coulter (evitate la scandalosa traduzione italiana di Rizzoli), FDR's Folly (How Roosevelt and His New Deal Prolonged the Great Depression) di Jim Powell, The Roosevelt Myth di John T. Flynn e America's Great Depression di Murray N. Rothbard.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Great article. I will be experiencing some of these issues as well.

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