venerdì 13 maggio 2005

Uno di quei giorni.

Ci sono giorni in cui, come d'incanto, tutte le contraddizioni dell'universo sembrano dissolversi, per lasciare il posto ad un mondo coerente in cui tutto ha un senso. Ci sono giorni in cui, malgrado Follini e Tabacci, Fini e la Prestigiacomo, Scajola e Scapagnini, ti ricordi perché non hai mai regalato il tuo voto alla sinistra italiana. Ci sono giorni in cui, passeggiando per le umide viuzze di una Roma assolata, all'improvviso vedi un manifesto attaccato a un muro e decidi che merita assolutamente di essere fotografato. Ci sono giorni in cui capisci perché, parbleu!, sei dannatamente felice di non avere neppure un amico francese.

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