CALIFORNIA (55)
Popolazione: 36.457.549 (1°)
Capitale: Sacramento (467.343)
Città più grande: Los Angeles (3.694.820)
Governatore: Arnold Schwarzenegger (R)
Senato: Dianne Feinstein (D); Barbara Boxer (D)
Camera: 33 DEM; 19 GOP; 1 vacante
La California è l'ottavo stato meno conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004 il voto per il candidato repubblicano è stato del 12,4% inferiore alla media nazionale e il trend degli ultimi anni è favorevole al partito democratico. L'ultimo candidato del GOP a vincere in California è stato George H. Bush nel 1988 (51,1% contro il 47,5% di Mike Dukakis). Con i suoi 55 electoral votes, la California è il biggest prize delle elezioni nella corsa alla Casa Bianca e anche quest'anno la vittoria dei democratici non è in dubbio. L'unica incertezza riguarda il margine di questa vittoria.
Non c'è dubbio che la candidatura di John McCain (come del resto sarebbe capitato con Rudy Giuliani) rende la posizione del GOP in California meno drammatica che in passato. I buoni rapporti di McCain con il governatore Arnold Schwarzenegger e il suo appeal nei confronti dell'elettorato indipendente metterà forse in condizione i Repubblicani di evitare performance simili a quelle del 2000 e del 2004, quando il distacco tra Al Gore e John F. Kerry nei confronti di George W. Bush aveva raggiunto, rispettivamente, l'11,8% e il 10,0%.
Nei sondaggi degli ultimi mesi, McCain ha recuperato 8 punti percentuali a Obama per Rasmussen Reports (da 53-38 a 50-43) e 7 punti per Survey USA (da 54-40 a 50-43), mentre a marzo, secondo il Public Policy Institute of California, il distacco era di 9 punti percentuali a favore di Obama. E' interessante notare come, con la candidatura di Hillary Rodham Clinton, il distacco sarebbe stato inferiore (5%) secondo Rasmussen e superiore (13%) secondo Survey USA. Comunque vada la campagna elettorale, però, sembra davvero improbabile che McCain possa ritrovarsi a novembre nella condizione di poter mettere "in gioco" la California.
Geograficamente, i Democratici sono fortissimi nelle aree urbane costiere del centro (San Francisco - dove viaggiano oltre l'80% - Oakland, San Jose) e a Los Angeles, mentre il GOP è competitivo nella capitale Sacramento, a Fresno e vince regolarmente a San Diego (che non elegge un sindaco democratico da vent'anni), oltre che nella maggior parte delle altre contee meno popolose a nord, al sud e al confine occidentale con il Nevada. La superiorità schiacciante dei Democratici a Los Angeles e San Francisco, però, è più che sufficiente per frustrare qualsiasi ambizione del GOP. Un solo esempio: nel 2004 il vantaggio di Kerry nei confronti di Bush è stato di un milione e 200mila voti; oltre 900mila vengono dalla sola contea di Los Angeles.
Con il 35,9% di latinos, 12,3% di asiatici e il 6,2% di afroamericani, la California è uno degli stati più "misti" del paese. E questa diversità etnica - crescente - è da sola in grado di spiegare le difficoltà del GOP negli ultimi anni. Fino a quando i Repubblicani non riusciranno a trovare una solida base elettorale anche tra le "minoranze", il loro destino in California (e non solo) è segnato. Un dato incoraggiante (per il GOP) potrebbe essere la scarsa presa che fino ad oggi Obama è riuscito ad esercitare sulla popolazione di lingua spagnola. Ma servirebbe davvero un miracolo per togliere la California dalla colonna che, per ora, le compete: DEM Solid.
Città più grande: Los Angeles (3.694.820)
Governatore: Arnold Schwarzenegger (R)
Senato: Dianne Feinstein (D); Barbara Boxer (D)
Camera: 33 DEM; 19 GOP; 1 vacante
La California è l'ottavo stato meno conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004 il voto per il candidato repubblicano è stato del 12,4% inferiore alla media nazionale e il trend degli ultimi anni è favorevole al partito democratico. L'ultimo candidato del GOP a vincere in California è stato George H. Bush nel 1988 (51,1% contro il 47,5% di Mike Dukakis). Con i suoi 55 electoral votes, la California è il biggest prize delle elezioni nella corsa alla Casa Bianca e anche quest'anno la vittoria dei democratici non è in dubbio. L'unica incertezza riguarda il margine di questa vittoria.
Non c'è dubbio che la candidatura di John McCain (come del resto sarebbe capitato con Rudy Giuliani) rende la posizione del GOP in California meno drammatica che in passato. I buoni rapporti di McCain con il governatore Arnold Schwarzenegger e il suo appeal nei confronti dell'elettorato indipendente metterà forse in condizione i Repubblicani di evitare performance simili a quelle del 2000 e del 2004, quando il distacco tra Al Gore e John F. Kerry nei confronti di George W. Bush aveva raggiunto, rispettivamente, l'11,8% e il 10,0%.
Nei sondaggi degli ultimi mesi, McCain ha recuperato 8 punti percentuali a Obama per Rasmussen Reports (da 53-38 a 50-43) e 7 punti per Survey USA (da 54-40 a 50-43), mentre a marzo, secondo il Public Policy Institute of California, il distacco era di 9 punti percentuali a favore di Obama. E' interessante notare come, con la candidatura di Hillary Rodham Clinton, il distacco sarebbe stato inferiore (5%) secondo Rasmussen e superiore (13%) secondo Survey USA. Comunque vada la campagna elettorale, però, sembra davvero improbabile che McCain possa ritrovarsi a novembre nella condizione di poter mettere "in gioco" la California.
Geograficamente, i Democratici sono fortissimi nelle aree urbane costiere del centro (San Francisco - dove viaggiano oltre l'80% - Oakland, San Jose) e a Los Angeles, mentre il GOP è competitivo nella capitale Sacramento, a Fresno e vince regolarmente a San Diego (che non elegge un sindaco democratico da vent'anni), oltre che nella maggior parte delle altre contee meno popolose a nord, al sud e al confine occidentale con il Nevada. La superiorità schiacciante dei Democratici a Los Angeles e San Francisco, però, è più che sufficiente per frustrare qualsiasi ambizione del GOP. Un solo esempio: nel 2004 il vantaggio di Kerry nei confronti di Bush è stato di un milione e 200mila voti; oltre 900mila vengono dalla sola contea di Los Angeles.
Con il 35,9% di latinos, 12,3% di asiatici e il 6,2% di afroamericani, la California è uno degli stati più "misti" del paese. E questa diversità etnica - crescente - è da sola in grado di spiegare le difficoltà del GOP negli ultimi anni. Fino a quando i Repubblicani non riusciranno a trovare una solida base elettorale anche tra le "minoranze", il loro destino in California (e non solo) è segnato. Un dato incoraggiante (per il GOP) potrebbe essere la scarsa presa che fino ad oggi Obama è riuscito ad esercitare sulla popolazione di lingua spagnola. Ma servirebbe davvero un miracolo per togliere la California dalla colonna che, per ora, le compete: DEM Solid.
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