mercoledì 14 maggio 2008

USA 2008 - 03. Arizona


ARIZONA (10)
Popolazione: 6.338.666 (16°)
Capitale: Phoenix (1.512.986)
Governatore: Janet Napolitano (D)
Senatori: John McCain (R); Jon Kyl (R)

L'Arizona è il 22° stato più conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004 il voto per il candidato repubblicano ha superato dell'8,8% la media nazionale e negli ultimi anni il trend è piuttosto stabile alle elezioni presidenziali, mentre tende ad essere favorevole al partito democratico nelle altre elezioni, con il crescere della popolazione di lingua spagnola.

Ormai da qualche anno, proprio a causa delle dinamiche demografiche da cui è attraversato (nel 2006 i latinos sfioravano ormai il 30% della popolazione totale), il Grand Canyon State è nel mirino dei democratici, che sono ormai convinti di poter interrompere presto un dominio del GOP che dura ormai da sessant'anni. Con l'eccezione di Bill Clinton nel 1996 (che riuscì a battere Bob Dole con un paio di punti percentuali di distacco, aiutato dall'8% raggiunto da Ross Perot ), infatti, l'ultimo candidato democratico a vincere in Arizona è stato Harry Truman nel 1948.

Con un candidato repubblicano diverso da John McCain, senatore dell'Arizona dal 1987 (dopo il ritiro di Barry Goldwater), il 2008 sarebbe potuto essere l'anno buono per i democratici. Con McCain in gioco, però, i democratici dovranno - con ogni probabilità - rimandare i loro propositi al 2012. Anche se Barack Obama, nei sondaggi, si comporta mediamente meglio di Hillary Rodham Clinton, le rilevazioni degli istituti di ricerca condotte negli ultimi mesi lasciano poco spazio a ipotesi di ribaltone. Secondo Arizona State University, il vantaggio di McCain nei confronti di Obama si aggira intorno ai 10 punti percentuali (49-38 a febbraio; 47-38 ad aprile); per Survey USA il distacco alla fine di febbraio era di 12 punti (51-39); per Rasmussen Reports a metà aprile (57-37) e Nothern Arizona University all'inizio dello stesso mese (55-33), si viaggia invece intorno ai 20 punti di vantaggio in favore di McCain.

Ad aiutare i repubblicani nel conservare il controllo dello stato a novembre potrebbe anche essere l'assenza di elezioni per il governatore o per il rinnovo dei senatori. E le sfide per la Camera non sono così emozionanti da lasciar prevedere un qualsiasi effetto sulle presidenziali: i democratici puntano a strappare al GOP il seggio del 1° Distretto, lasciato libero da Rick Renzi; i repubblicani provano a fare altrettanto nell'8° Distretto, dove Timothy Bee affronta l'incumbent (piuttosto debole) Gabrielle Giffords.

Geograficamente, il partito democratico è forte nella contea di Apache (che confina a nord-est con il New Mexico), nella zona centrale del nord (la Coconino County della città di Flagstaff) e nella zona meridionale intorno a Tucson. Il GOP, invece, viaggia intorno al 60% nel sud-est (Cochise County e Grenlee County), vola addirittura al 70% a Graham County (ad est di Tucson) e domina generalmente tutta la fascia centrale e occidentale dello stato, compresa la capitale Phoenix, che da sola raccoglie quasi la metà dell'intero corpo elettorale. Per comprendere meglio i rapporti di forze tra i due partiti, nel 2004 il distacco di Bush nei confronti di Kerry è stato di poco superiore ai 200mila voti (+10,4%). Nella sola Maricopa County (che ospita l'area urbana di Phoenix), il GOP ha raccolto circa 175mila voti in più dei democratici (+14,6%).


A nostro avviso, la candidatura di McCain e il dominio strutturale (anche se più debole che in passato) dei repubblicani nelle contee-chiave non consentiranno ai democratici di conquistare lo stato alle presidenziali del 2008. Per ora, l'Arizona va dritta nella colonna dei GOP Solid: altri 10 electoral votes per McCain.

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