lunedì 21 marzo 2005

Omicidio premeditato.

Far morire di fame questa donna non è eutanasia. Nel mondo civile si chiama omicidio premeditato.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Il suicidio costituisce un tipo di omicidio premeditato?
Un individuo adulto e consenziente puo' rifiutare una cura per una malattia non infettiva e che non procura danni ad altri e scegliere cosi' di porre fine alla propria vita?


Da liberale, ritengo che un individuo abbia tutto il diritto di prendere in autonomia decisioni che riguardano il proprio corpo e la propria vita, inclusa quella di porvi fine.


Ora, citando dal Washington Post:
"Michael Schiavo, who is his wife's legal guardian, has said that she has no hope of recovery and that, based on their conversations before her heart attack, she would not want to continue living as she is now. "
(http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A53153-2005Mar21.html)

Ossia, Michael Chiavo, marito e custode legale, ha dichiarato che Terri Schiavo non ha speranze di riprendersi e che lei non vorrebbe continuare a vivere nello stato in cui si trova, in base a quanto espresso da Terri.

Allora, o :
1. Il Washington Post mente
2. Michael Schiavo mente

Altrimenti, non vedo , da una prospettiva liberale, un motivo per sostenere che si tratti di "omicidio premeditato"

a man ha detto...

John: perché parli di suicidio? A me risulta che la presunta "volontà" di Terry Schiavo sia stata espressa davanti a un paio di persone, durante la visione di un film. Niente di scritto, niente di ufficiale. Mi pare un po' poco per far morire un essere umano di fame e disidratazione (10-15 giorni di agonia). Tu dici che "da liberale, ritengo che un individuo abbia tutto il diritto di prendere in autonomia decisioni che riguardano il proprio corpo e la propria vita, inclusa quella di porvi fine". Io la penso come te, personalmente, ma non sono affatto sicuro che la "volontà" di Terry Schiavo sia stata accertata al di là di ogni ragionevole dubbio.

Per concludere: che il Washington Post abbia scritto menzogne, non mi stupisce affatto. Hai seguito la campagna elettorale per le presidenziali americane? Riguardo al marito di Terry, preferirei non esprimermi. Potrei scrivere cose spiacevoli.

p.s. Hai visto il video linkato nel post?

JimMomo ha detto...

Signori, se è una dichiarazione di principio che mi si chiede, beh io sono favorevole "di principio" all'eutanasia.

Ma favorevole da liberale. E per un liberale il valore supremo sta nella volontà individuale dell'interessato, che deve essere consapevole e accertabile. In migliaia di casi siamo in presenza di tali volontà, o se ne può discutere.

Ma non nel caso di Terry Schiavo, nel quale, pur volendo tralasciare i sospetti sul marito, sempre di delega si tratta. Si può delegare la gestione di un azienda, di un terreno, delle proprietà, perfino le scelte sulle cure mediche di cui si ha bisogno, ma non la decisione sulla vita o la morte.

Per me caso chiuso. Prima che dal punto di vista etico (ognuno ha la sua) praticare l'eutanasia in questo caso è illiberale.

Anonimo ha detto...

Anche io sono favorevole alla possibilità di scegliere l'eutanasia (per sé stessi, però), ma in questo caso la penso esattamente come Jim Momo.

Anonimo ha detto...

Dopo qualche lettura... mi devo cospargere - in parte - il capo di cenere.
NOn riguardo ai principi generale, su cui mi sembra che siamo comunque d'accordo, ma sul caso di Terri in particolare.
Imparo a fidarmi, anche una volta soltanto, di certe fonti...