Massiccia operazione mediatica del partito democratico per diffondere la percezione di una schiacciante vittoria di Kerry nel primo dibattito televisivo (in realtà un noioso pareggio a reti inviolate). Camillo segnala che perfino il Washington Post si lamenta degli spregiudicati trucchetti di McAuliffe e compagnia. [Link] I repubblicani, intanto, hanno preparato uno spot sulla gaffe più vistosa di Kerry (a parte Treblinka Square!): quel "global test" a cui gli Stati Uniti si dovrebbero sottoporre prima di elaborare la propria politica estera. [Link] Cox&Forkum ci regalano, sull'argomento, una vignetta da conservare. [Link] Una menzione di merito, infine, per la stampa italiana che, dopo aver ignorato i sondaggi Usa per oltre un mese (perché Bush era in testa), oggi riscopre l'affascinante mondo delle inferenze statistiche. E dedica colonne di piombo al sorpasso di Kerry "nei sondaggi", che in realtà sono un sondaggio solo (Newsweek) neppure troppo stimato dagli analisti. [Link] Ignorati, naturalmente, i sondaggi che descrivono una realtà del tutto diversa, come quello del Rasmussen Report. [Link] O perfino quello del Los Angeles Times, più favorevole a Kerry, ma che quantifica in un solo punto percentuale il "rimbalzino" del candidato democratico. [Link]
2 commenti:
hahaha! la vignetta è clamorosa! ;) (errezeta)
Tutto il mondo (dei media) è... liberal.
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