domenica 3 ottobre 2004

Rasmussen: Bush 49.0 Kerry 45.4.

Bush sale e Kerry scende nel sondaggio nazionale del Rasmussen Report diffuso oggi, che include 2/3 delle interviste condotte dopo il dibattito televisivo. Domani, quando l'intero campione sarà relativo ai giorni successivi al dibattito, sarà possibile trarre una conclusione definitiva sul presunto "bounce" per il candidato democratico. Per ora ci limitiamo a ricordare che i sondaggi Rasmussen sono condotti giorno-per-giorno fin da aprile e che il risultato finale è rappresentato dalla media delle rilevazioni compiute negli ultimi tre giorni. Con questo sistema, il campione totale di Rasmussen è superiore ai 3000 elettori potenziali (il triplo rispetto a Newsweek, per esempio) con un margine d'errore inferiore a quello di molti altri istituti di ricerca. La "continuità" di Rasmussen, inoltre, consente di analizzare con precisione il trend della competizione elettorale, a differenza di quello che accade quando i sondaggi sono condotti saltuariamente, in un periodo molto limitato di tempo e con un campione variabile (come nel caso di Newsweek). Sempre nell'ultimo sondaggio Rasmussen, infine, Bush consolida il suo vantaggio negli stati-chiave di Florida (51-46) e Ohio (49-46), e raggiunge Kerry in Pennsylvania (47-47) e Michigan (46-46). [Link] Un'ultima curiosità per gli appassionati di statistiche. Un lettore del blog Power Line ha notato che nell'ormai celebre (soprattutto sulla stampa italiana) sondaggio di Newsweek che sancisce il sorpasso di Kerry nei confronti di Bush, la percentuale di elettori democratici nel campione è "magicamente" salita dal 31 al 37%, mentre i repubblicani sono scesi dal 41 al 35% rispetto all'ultima rilevazione del settimanale. Questa variazione, qualunque ne sia la causa (aggiustamento del campione, improvvisa presa di coscienza da parte dell'elettorato democratico, suicidi di massa tra le fila dei repubblicani), basta da sola a spiegare il risultato del sondaggio. E, aggiungiamo, basta anche a diffidare dei sondaggi condotti da un settimanale di chiara ispirazione liberal. Un consiglio: date un'occhiata alla ripartizione democratici/repubblicani nei campioni dei sondaggi che saranno diffusi la prossima settimana (soprattutto Zogby). [Link]

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