Secondo il Drudge Report, la "notizia" delle 380 tonnellate di esplosivo scomparse misteriosamente in Iraq circolava nella redazione di CBS News dall'aprile del 2003, ma la rete televisiva del Rathergate avrebbe voluto tenerla nascosta fino al prossimo 31 ottobre, vigilia delle elezioni presidenziali, per provocare il massimo danno possibile all'amministrazione Bush. [Link] Il New York Times, però, ha avuto fretta di aggredire il presidente. E ha deciso di "sparare" lo scoop ad una settimana dal voto. Troppo presto, perché ha dato tempo agli americani di scoprire che una troupe di NBC News, arrivata sul luogo (Al-Qaqaa) con le truppe Usa il giorno dopo la liberazione dell'Iraq, aveva scoperto che l'esplosivo era già scomparso da tempo. [Link] L'ennesima balla-a-orologeria architettata dai media anti-Bush, insomma, che ancora una volta rischia di ritorcersi contro gli obiettivi dei suoi ideatori. [Link] Polipundit, che ha già battezzato il Rathergate, ha promosso un referendum tra i suoi lettori per trovare un nome anche a questo scandalo. Ha vinto "NYTrogate". [Link] UPDATE. Incredibilmente, Kerry compare in uno spot che accusa Bush di non aver custodito le tonnellate di esplosivo mancanti. Protagonisti: lo stesso Kerry e un ritaglio del New York Times. Qualcuno gli dica di smetterla di farsi del male. [Link]
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