giovedì 24 febbraio 2005

Giulietto Sprint.

Giulietto Chiesa, ex corrispondente da Mosca de L'Unità e La Stampa, attualmente editorialista del quotidiano di casa-Fiat, del Manifesto e di Avvenimenti (e non solo), in un articolo del 14 febbraio (pubblicato dal quotidiano online Megachip: democrazia nella comunicazione), riesce in sole 521 parole a sostenere che: 1) Eason Jordan è stato licenziato dalla CNN perché ha detto la verità (cioè che l'esercito statunitense in Iraq si diverte a sparare sui giornalisti non-embedded). 2) La BBC aveva detto la verità nello scandalo dell'estate 2003 che portò al suicidio del microbiologo David Kelly (e quindi Tony Blair aveva detto il falso). 3) Blair, dopo essere stato scagionato da ogni accusa dalla Commissione Hutton è riuscito a "far licenziare" il direttore della BBC, Gavyn Davies. 4) Kelly era un "poveraccio". 5) Kelly probabilmente non si è suicidato ma è stato fatto fuori (dai servizi segreti inglesi? da Blair in persona? dall'arzilla Maggie Thatcher?). 6) La Repubblica è un giornale "prevalentemente incline all’embeddedment" (e dunque schiavo della propaganda amerikana). 7) La CNN, pur schiava anch'essa, "non lo è abbastanza per i gusti prevalenti negli Stati Uniti, essendo stata sopravanzata da Fox Tv" (forse Chiesa pensava a Fox News). Per gli appassionati di statistiche, si tratta di una cazzata ogni 74 parole. Col resto di 3.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma lo fanno ancora scrivere sui giornali? Certo, e' il primo caso al mondo, credo, di un asino che riesce a tenere una biro tra gli zoccoli.
:)
aa
ps: mi fa piacere che Gaddis sia stato recensito, ma come sai "qui a Washington, Ideazione non arriva". :D

Anonimo ha detto...

L'ultimo articolo sullo stesso sito è ancora peggio...
I fasti del CMIM ( Coro Mediatico Indipendente Mondiale )
Chiesa, tra l'altro, paragona gli Stati Uniti di oggi all'Unione Sovietica di quando faceva l'inviato a Mosca. Con una differenza: quando lui era inviato a Mosca non ha mai avuto il coraggio di sputare così tanto veleno sul PCUS.
(pasquale)