venerdì 11 febbraio 2005

Diario americano/7.
American University

Washington, martedì 12 gennaio (ore 10.30). Il primo appuntamento di martedì è a Massachusetts Avenue, all'American University, dove ci aspetta la professoressa Shalini Venturelli della School of International Service. Mentre entriamo nel campus siamo perplessi, perché - a differenza della Georgetown - l'American University ha la fama di essere un ateneo molto schierato sul fronte liberal. La docente ci conferma la nostra impressione generale, ma chiarisce subito di appartenere alla rive droite del fiume. E si rivela essere uno degli incontri più interessanti di tutto il nostro viaggio americano. Straussiana di ferro, laureata all'università di Chicago (patria spirituale dei liberisti di tutto il pianeta), la Venturelli ci illustra senza giri di parole il futuro della strategia statunitense in Medio Oriente, con una forza espositiva ed una chiarezza intellettuale che ci lasciano senza parole. Poi ci racconta come, nella veste di responsabile del programma internazionale di "scambio di studenti" organizzato dalla sua università, sia rimasta molto delusa dal livello di preparazione dei laureandi italiani. "Molta ideologia e poca sostanza", ci spiega. Non siamo certamente noi a darle torto.

2 commenti:

a man ha detto...

Krillix ha ragione. Ma non c'è bisogno di ripeterlo due volte! :)

Anonimo ha detto...

vabe', basta andare a cercare gli studenti piu' maturi...
Io ne conosco uno che ora fa la tesi a Washington,...
:)
aa