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Round-Up: Patterico's Pontifications, The Strata-Sphere, Blackfive, Power Line, Flopping Aces, Macsmind.
(...) Some of George W. Bush's critics seem to have relished the prospect of American defeat and some refuse to acknowledge the success that has been achieved. But it appears that they have misunderestimated him once again, and have misunderestimated the competence of the American military and of free peoples working from the bottom up to transform their societies for the better. It's something to be thankful for as the new year begins.
"Lessons from the Surge", Michael Barone, Real Clear Politics.
In a baseball game, you've got to play nine innings and whoever gets the most runs at the end of the nine innings wins. So here, you've got to play in 29 primaries. Nobody's going to win all of them, that's for sure.Rudy Giuliani, 19 dicembre 2007
(...) By consistently rewarding loyalty over policy, the Bush Administration made it considerably more difficult for new GOP leaders to emerge. Being a loyalist means being a follower, and voters tend to look for candidates who are leaders instead.
Orin Kerr, su The Volokh Conspiracy, parla dell'amministrazione Bush. Ma le sue parole si adattano, in modo perfetto e inquietante, anche al centrodestra italiano.
Tested. Ready. Now. America needs a leader. I am running for President of the United States because I believe that I can lead America into a new era with bold leadership, optimism, determination, and distinctly American solutions. If you’re looking for perfection, you’re not going to find it. Not in me, not in any candidate. But if you’re looking for a leader who has been tested in times of crisis; a leader who’s ready to lead right now; a leader who’s achieved results – results that some people thought were impossible –a leader who believes that there is no problem too difficult for American solutions and a free, American spirit. I believe I am that leader.
"Secondo l'Authority per le telecomunicazioni sia il Tg1 che l'intera informazione Rai era assai più equilibrata nel mese di aprile 2005 che nel mese di aprile 2007, con un nuovo governo in carica e il decisivo cambio al Tg1 (gli altri protagonisti sono infatti più o meno gli stessi). Se - come sostiene il direttore di Repubblica, Ezio Mauro - all'epoca operava una sorta di P2 dell'informazione che assoggettava la Rai a Berlusconi, o era composta da incapaci, o quella attuale che assoggetta la Rai a Prodi e alla sua maggioranza è assai più temibile. Se quello emerso dalle intercettazioni è tremendo scandalo, quello certificato dai dati dell'Authority dovrebbe portare alla decapitazione di tutti i responsabili".
Lettura obbligatoria per analizzare seriamente l'ultima teoria del complotto all'amatriciana: Franco Bechis su "Italia Oggi", via Dagospia, via Calamity Jane.
Montecatini, 10 novembre 2007
- I paesi europei sono scrocconi a spese della NATO.
- E' ammissibile che l'UE dedichi alla difesa meno della metà di quello che spendono gli USA?
- Come diceva Alexander Haig, in politica estera ci sono due livelli: ideazione ed esecuzione. Per l'esecuzione ci vogliono funzionari di carriera. Per l'ideazione, però, le linee fondamentali della politica estera devono essere bipartisan. L'italia ha avuto più di 50 governi. Malgrado questi cambiamenti, i fondamenti della politica estera italiana sono rimasti sempre gli stessi. Tranne che negli ultimi 16 mesi, quando alla Farnesina si è insediato Massimo Dio-lo-strafulmini D'Alema.
- D'Alema va a Teheran e dichiara che il diritto dell'Iran al nucleare è inalienabile. Negli anni Trenta avrebbe detto che il diritto di Hitler ai forni nucleari è inalienabile.
- Per non scontentare la sinistra comunista e ultracomunista, D'Alema ha deciso di tradire l'ONU. Per non perdere la faccia, poi, ha deciso di inventarsi qualcos'altro e, storcendo il braccio a Chirac, ha mandato 3000 soldati italiani in Libano. Che non fanno niente. Se Hezbollah decide di riprendere gli attacchi contro Israele, e Israele reagisce, i nostri soldati si troveranno in mezzo ai due fuochi senza poter fare niente.
- Questi sedicenti democratici (che hanno fondato un partito con questo nome, con scarso senso del ridicolo), quando si tratta di scegliere tra democrazie e terrorismo, esitano. E quasi quasi scelgono il fronte terrorista.
- Il XX secolo ci ha lasciato in eredità due lezioni. Non sottovalutiamo in nessun caso le minacce dei fanatici. Occorre prepararsi per tempo. Noi abbiamo un fanatico che si è dotato di capacità militari e ha lo stesso disprezzo della comunità internazionale che aveva Hitler. Con i missili a lungo raggio nordcoreani, sotto tiro ci saranno anche Roma, Londra e Parigi.
- No alla guerra preventiva? E cosa vogliono, la guerra successiva? Aspettano che ci arrivino i missili addosso prima di reagire?
- Questi sono gli orfanelli di Stalin. L'America è sempre stata il loro nemico naturale. Loro non sono contro questo o quel presidente, loro sono contro l'America.
- Helmut Schmidt diceva "Gli americani sono quelli che sono. Ma sono gli unici americani che abbiamo".
- Sarkozy lo considero un enigma. Non c’è dubbio che Sarkozy abbia abbandonato la isterica politica antiamericana del suo predecessore. E non c'è dubbio che sia stato bravissimo, prima durante e dopo le elezioni. Ma il concetto di bravura non è univoco: se io da cento metri sparo e ammazzo mia moglie, sono un bravo tiratore ma non un bravo marito. Comunque ha certamente un grande vantaggio: è ungherese, non francese.
- L'idealista è uno che, partendo dal corretto presupposto che le rose hanno un profumo migliore dei cavoli, usa le rose per fare la zuppe.
Fausto Carioti, su Libero. Leggi tutto l'articolo su A Conservative Mind."È da tredici anni che a sinistra va di moda riempirsi la bocca con Karl Popper. Il merito (o la colpa) è di “Cattiva maestra televisione”: un fortunato libricino scritto da Giancarlo Bosetti, all’epoca vicedirettore dell’Unità, nel 1994. Guarda caso, in coincidenza con l’entrata in politica di Silvio Berlusconi. Poco importa che le preoccupazioni di Popper fossero rivolte innanzitutto ai bambini e ai rischi che corrono davanti al piccolo schermo. Di Popper si volle capire solo che, per lui, chi possiede le televisioni è un potenziale dittatore. Nell’immaginario di buona parte della sinistra italiana il filosofo austriaco divenne così un nemico del loro peggior nemico, insomma un compagno di strada, subito adottato con l’entusiasmo dei neofiti (...)."
Fatto: il fondatore del Weather Channel, John Coleman, scrive un articolo in cui denuncia la psicosi del global warming come "la più grande truffa della storia".
Ipotesi 1: la notizia, clamorosa, viene rilanciata dai maggiori organi di stampa.
Ipotesi 2: poveri illusi.
"E' la più grande truffa della storia. Sono stupefatto, disgustato e fortemente offeso. Il global warming è una truffa. Qualche scienziato senza scrupoli con ambizioni politiche ha manipolato dati scientifici raccolti nel lungo periodo per creare l'illusione di un riscaldamento globale rapido. Altri scienziati, dello stesso genere di environmental whacko sono arrivati a supportare ed estendere la "ricerca" per potenziare ulteriormente questi allarmi totalmente infondati. I loro amici nel governo hanno indirizzato dalla loro parte una quantità gigantesca di fondi per mantenere in vita il movimento. Poi hanno preteso di aver raggiunto un consenso generalizzato.
Estremisti ambientalisti e noti esponenti politici hanno fatto squadra con registi cinematografici e giornalisti liberal per creare questo selvaggio scenario "scientifico" che descrive una civiltà minacciata dalle conseguenze ambientali del global warming, a meno che non si aderisca alla loro agenda radicale. Oggi la loro scienza, ridicola e manipolata, è stata accettata come un fatto ed è diventata la pietra angolare di CNN, CBS, NBC, partito democratico, governatore della California, maestri di scuola e, in molti casi, coscienziosi cittadini ben informati ma molto ingenui. Soltanto ad un reporter della ABC è stato permesso di contrastare la frenesia sul global warming con un documentario di 15 minuti.
Io non mi oppongo all'ambientalismo. Non mi oppongo alle posizioni politiche di alcun partito. Ma il global warming (o climate change) non è ambientalismo o politica. E non è una religione. Non qualcosa in cui si "crede". E' scienza: la scienza della meterologia. Questo è il settore di cui mi sono occupato per tutta la vita. E vi dico che il global warming è un non-evento, una crisi costruita a tavolino, una truffa colossale (...).
Ho letto dozzine di ricerche scientifiche. Ho parlato con numerosi scienziati. Ho studiato. Ho riflettuto sul problema e sono consapevole di avere ragione. Non c'è nessun pericolo reale causato dal climate change. L'impatto umano sul clima non è catastrofico. Il nostro pianeta non è a rischio. Sono sbigottito dal glamour dei media, dalle sciocchezze politically correct e dal rude rifiuto di ascoltare qualsiasi argomento contrario da parte del Grande Sacerdote del global warming. Nel tempo, tra un decennio o due, questa oltraggiosa truffa sarà ovvia per tutti.
Leggi la versione integrale dell'articolo (in inglese) su Icecap.
"Quando si parla di riflessione su se stessi, Obama è un overachiever. A 46 anni ha già scritto due libri di memorie, quando la maggior parte degli uomini pubblici, alla fine della carriera, sono fortunati ad averne scritto uno".Uno stratosferico Rich Lowry, sulla National Review Online, scrive finalmente la verità, tutta la verità, sull'uomo politico più sopravvalutato della storia dell'umanità. E sulla sua insular, self-obsessed campaign.