Per uscire dalla crisi ed evitare il declino: tagliare le tasse è LA priorità
Sabato 26 giugno 2010, dalle ore 18 in piazza San Lorenzo in Lucina a Roma, il Tea Party dei tartassati d’Italia. Cn una pressione fiscale pari al 43 per cento del PIL, l’Italia è uno dei paesi europei che chiede il maggior sacrificio ai propri cittadini, a fronte di una PA inefficiente ed un welfare iniquo.
Se sommiamo tasse e contributi previdenziali, scopriamo che circa il 60-70% di quanto ognuno produce è assorbito e intermediato dal settore pubblico. Per pagare tasse e contributi, dobbiamo aspettare luglio per essere finalmente liberi di lavorare per noi stessi. I più facoltosi attendono addirittura settembre.
Chi dice che non possiamo permetterci di abbassare le tasse, perché questo metterebbe a repentaglio la stabilità dei conti dello Stato, non racconta tutta la verità: in un paese in cui la spesa pubblica è superiore al 50 per cento del PIL, è sempre possibile chiedere allo Stato una “cura dimagrante”. O pensiamo davvero che non esistano i margini per ridurre la spesa inefficiente, gli sprechi, le rendite economiche?
Se vogliamo uscire dalla crisi economica ed evitare il declino dell’Italia, riscoprendo i talenti di un paese straordinario e iniettando una dose di libertà nell’economia italiana, abbassare le tasse è LA priorità.
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2 commenti:
Penso di esserci: questo Governo mi costringe a lavorare sino a tutto giugno per pagare le tasse ... così non si fa ...
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