Intervistato da Roger Simon, su The Politico, Ralph Nader ha detto di considerare molto seriamente la possibilità di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2008. Nader, che può essere considerato una sorta di portafortuna verde del GOP (soprattutto per aver tolto ad Al Gore i voti necessari per assicurarsi la Florida nel 2000), non ha risparmiato accuse molto pesanti ad entrambi gli schieramenti, affermando che esiste la "necessità di una maggiore competizione al di fuori dei due partiti maggiori".
Gli unici due candidati che Nader apprezza, per il momento, sono due outsider che non hanno nessuna possibilità di vincere le primarie: Ron Paul in campo repubblicano (e questo dovrebbe far riflettere profondamente i nostri amici libertarian che sostengono la sua candidatura) e Mike Gravel in campo democratico. Tutto il resto, dice, sono democratici che assomigliano ai repubblicani e repubblicani che assomigliano ai democratici.
Le parole più dure, in ogni caso, Nader le riserva per Hillary Rodham Clinton: "E' politicamente vigliacca. Prima va in giro per assicurarsi il sostegno delle lobby più potenti, poi si presenta di fronte alla gente comune come se niente fosse. Non ha neppure quel minimo senso della decenza politica che aveva suo marito". Parole forti, che però potrebbero non bastare per turbare - ancora una volta - il sonno del bipartitismo americano, visto che. Più probabile, molto più probabile, che a smuovere le acque possano essere i dollari di Mr. Bloomberg.
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