sabato 9 giugno 2007

Forse non sapevate che...

Alle porte di Roma, la polizia ha sequestrato un camper (proveniente da Torino) con a bordo alcuni no global. A bordo sono stati trovati una trentina di estintori e una ventina di bastoni di legno. Pacifismo a oltranza.

La lapide che ricorda l'omicidio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, in via Fani a Roma, è stata profanata nella notte con la scritta: "Bush uguale Moro". Neocon e morotei hanno rilasciato dichiarazioni ugualmente inorridite.

A Milano, Mestre, Firenze, Bologna, Ancona, Venezia e Padova, i manifestanti hanno creato disordini nelle stazioni ferroviarie e tentato (a volte con successo) di contrattare sul prezzo del biglietto. Da Verona e Trieste sono partite soltanto poche decine di no global (a prezzo pieno).

Un furgone con le insegne dell'Italgas è stato rubato nella notte a Roma. A bordo c'erano anche lampeggianti e cartelli stradali per indicare deviazioni della circolazione stradale. La sinistra radicale sospetta che si sia trattato di un complotto per depistare i 5 milioni di manifestanti previsti a Piazza del Popolo.

Una bottiglia incendiaria è stata lanciata nella notte contro le vetrine di un negozio della catena americana Blockbuster. La bottiglia sarebbe stata lanciata da un'auto. E' stata anche tracciata con una bomboletta spray la scritta "Bush fuori". Forse non hanno ancora capito da che parte sta Hollywood.

Quattro parlamentari del Prc hanno esposto lo striscione "No Bush, no guerra" a piazza Montecitorio. Di lotta e di governo.

Fumogeni, uova e barattoli di vernice nera sono stati lanciati contro le vetrine di un Mc Donald's in via Tuscolana. Gli autori del gesto hanno distribuiti alcuni volantini anti-Bush. Nessun appello per lo slow food.

Una trentina di fascio-comunisti appartenenti a Movimento Zero hanno cercato di unirsi alla manifestazione di Piazza del Popolo. Prima di essere dispersi dalla Polizia, hanno esposto uno striscione con la scritta "Noi stiamo coi talebani per l'autodeterminazione dei popoli".

Un morto che cammina, un sosia di Fidel Castro arrivato da Cosenza, un manipolo di finti papaboys: la mamma dei coglioni è sempre incinta.

Secondo gli organizzatori, i partecipanti al corteo di Piazza Esedra sono 100mila. Se davvero sono così tanti, ne potevano prestare qualcuno alla manifestazione di Piazza del Popolo, che è rimasta deserta.

Mortaretti e fumogeni (tutti rossi) vengono accesi in gran quantità durante il corteo. Nostalgia del campionato?

Francesco Cossiga è stato contestato a Piazza del Popolo mentre è seduto al tavolino di un bar a mangiare un gelato. Un gruppo di giovani di Rifondazione gli ha urlato "Cossiga a casa, vergogna!". Quando l'ex presidente se n'è andato, il numero di persone presenti a Piazza del Popolo è diminuito del 25%.

Ai giornalisti che gli chiedevano spiegazioni per il flop di Piazza del Popolo, Giovanni Russo Spena (Prc) ha risposto che si trattava soltanto di "una piazza simbolica". Simbolica, appunto, di quale sia il seguito di popolo della sinistra italiana.

Bandiere americane in fiamme a via Cavour, all'altezza della basilica di Santa Maria Maggiore.

Sempre a via Cavour è comparsa la scritta "10, 100, 1000 Raciti". Il nome dell'agente è stato poi cancellato da alcuni manifestanti. Così, tanto per pulirsi la coscienza.

Una enorme bandiera rossa in ricordo di Carlo Giuliani ha circondato il cordone di Polizia schierato intorno all'Altare della Patria, a Piazza Venezia: "Per il diritto a manifestare senza tornare a casa con la testa rotta, per poter sbandierare le bandiere rosse senza esser chiamati terroristi". Pare che la prima bozza dello striscione recitasse: "Per il diritto di rompere la testa alla Polizia, per poter appoggiare i terroristi senza dover sbandierare alcunché".

A Piazza Venezia la Polizia è stata costretta ad abbassare gli scudi antisommossa, per "evitare inutili provocazioni" nei confronti di chi indossava caschi integrali, impugna bastoni e lancia molotov.

Mentre la testa del corteo arriva a Piazza Navona, i manifestanti hanno intonato - in rapida successione - "L'Internazionale" e "Bandiera rossa". Poi si lamentano che i giovani si buttano a destra...

La troupe di Nessuno Tv è stata insultata e bersagliata di petardi. E la chiamano Unione.

Secondo la questura, i partecipanti al corteo non sono 100mila, ma poco più di 10mila. In ogni caso, 9.950 in più che a Piazza del Popolo.

Bottiglie, sassi, bastoni e petardi lanciati contro la Polizia. Un'ora di guerriglia urbana in pieno centro di Roma. Una violenza cieca che non si è trasformata in tragedia solo per il comportamento ineccepibile delle forze dell'ordine. Una ventina di feriti (tra cui 5 poliziotti) e una decina di arresti. E' questo il bilancio della manifestazione pacifista che ha sconvolto ieri la capitale. Domani, sui giornali, leggeremo che si trattava solo di qualche scalmanato, estraneo al corteo: "pochi violenti da condannare", come ha dichiarato Prodi. Leggeremo che sono anarchici, cani sciolti, delinquenti comuni. In realtà, fino al termine del corteo, erano perfettamente integrati con il resto dei manifestanti. E, dopo la guerriglia, sono tornati a mescolarsi con tutti gli altri. Accolti, come sempre, a braccia aperte.

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