martedì 28 marzo 2006

Giù dalla torre

Sarà perché quando ti tradiscono gli amici il dolore è più forte. Sarà perché ogni volta che parlava - anche di economia - cercava con gli occhi il consenso di Bertinotti. Sarà perché ha addirittura avuto l'impudenza di accennare al suo ruolo di commissario europeo, gentile concessione del Cavaliere Nero. Sarà perché ormai suona come un disco rotto, ripetendo sempre le stesse parole senza neppure avere il carisma e l'istinto politico di Pannella. Sarà che le elezioni sono vicine e il pensiero che la sinistra possa vincere grazie ai voti dei rosapugnanti è una prospettiva agghiacciante per chi, come chi scrive, nel '94 e nel '96 aveva votato per i radicali alla proporzionale. Sarà perché senza Internet a casa sono stato costretto a sorbirmi i colpi bassi di Ballarò (organizzati con i soldi miei). Sarà quel che sarà, ma oggi tra Bertinotti e la Bonino butterei la seconda giù dalla torre. UPDATE. "Siparietto horror e nostalgia radicale": un post da leggere, su LaRadice.

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