lunedì 12 febbraio 2007

Reduci contemporanei

Antiterrorismo: 15 arresti, anche ex brigatisti. Gli indagati, tra cui alcuni ex sindacalisti, sono accusati di voler far rinascere le Brigate Rosse.

E' questo il modo con cui il Corriere della Sera, nella sua versione online, ha deciso di titolare la notizia del giorno. Peccato che, leggendo l'articolo in questione, si scopra che "tra i destinatari dell'ordinanza cautelare in carcere firmata dal gip Salvini ci sono anche alcuni sindacalisti della Cgil, già sospesi". Ex sindacalisti, insomma, soltanto perché coinvolti nella retata delle forze dell'ordine. E dunque prontamente sospesi dal sindacato di Epifani (che fu di Cofferati). Ma fino a ieri sindacalisti - della Cgil - in servizio permanente effettivo. Pronti a disegnare il bersaglio sulla schiena del Marco Biagi di turno, per rendere più semplice il lavoro dei loro compagni brigatisti.

Per il Corriere.it, però, sono tutti ex: ex brigatisti, ex sindacalisti. Come a voler sottolineare che i bei tempi del terrorismo rosso sono ormai passati e che questi sono soltanto colpi di coda organizzati da reduci passati di moda. E invece basta scorrere la lista dei loro obiettivi - da Berlusconi a Murdoch, da Libero a Ichino - per rendersi conto che questi terroristi di inizio millennio non sono affatto una eco lontana di un'epoca ormai trascorsa, ma il tragico, contemporaneo esempio di un filo rosso che non si è mai spezzato. Che non si è mai voluto spezzare.

Nessun commento: