sabato 15 aprile 2006

Calderisi dixit

"Come far comprendere all’Unione, che distorce scientificamente la comunicazione, che la Casa delle Libertà non ha mai chiesto il riconteggio dei voti ma ha solo posto l’esigenza di attendere il conteggio ufficiale dei voti che compete agli uffici elettorali competenti presso le Corti d’Appello e la Cassazione? Come far comprendere che il conteggio del Viminale – avvenuto nottetempo attraverso comunicazioni informali di Comuni e Prefetture – è solo provvisorio e ufficioso e può essere soggetto ad errori? Come far comprendere che il Viminale è estraneo al conteggio ufficiale dei voti, che non ha visto né vedrà mai un solo verbale di sezione? Al riguardo la correzione del numero di voti contestati che il Viminale stesso aveva fornito in un primo tempo (non più 43.028 ma 2.131) è emblematico. Si tratta della dimostrazione più evidente della possibilità di errori materiali nel conteggio provvisorio dei voti avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 aprile. Chi può escludere che un errore della stessa portata non sia avvenuto anche per quanto riguarda i voti validi di una lista? Con uno scarto di soli 25.244 voti, pari allo 0,06%, non è doveroso attendere il risultato ufficiale prima di proclamare il vincitore?" (Peppino Calderisi, RiformatoriLiberali.org, 14 aprile)

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