Se Joe Biden è il simbolo del cambiamento per gli obamisti, McCain ha più chance di quante pensavo fino a qualche ora fa. Come fa notare Jim Geragthy, il senatore del Delaware è stato eletto al Senato quando BHO aveva ancora 11 anni, ha votato per la guerra in Iraq (la più importante decisione politica dalla fine della Guerra Fredda, secondo Obama), sostiene il partial-birth abortion ed è conosciuto soprattutto per le sue gaffe in campagna elettorale. Durante le primarie per le elezioni del 1988, fu costretto a ritirarsi dalla corsa dopo essere stato scoperto a "copiare" un discorso dell'allora leader laburista britannico, Neil Kinnock. K-i-n-n-o-c-k... avete letto bene.
Ieri David Brooks, sul New York Times, scriveva che la sua tendenza a parlare "senza peli sulla lingua" sarà apprezzata dagli elettori americani, ma quando Rush Limbaugh inizierà a trasmettere il the best della sua carriera politica ci sarà da divertirsi.
"Joe's a good guy, we all criticize each other during this time... But for Joe Biden to talk about qualifications — he's never run a city, he's never run a state, he's never run a business." (Rudy Giuliani, 31 ottobre 2007)
UPDATE. O'Biden: Jonah Goldberg su The Corner commenta la scelta di Obama.
UPDATE/2. Jay Nordlinger (caporedattore della National Review e persona - fidatevi - fantastica) rincara la dose, sempre su The Corner.
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