Secondo gli opinionisti italiani, Ségolène Royal ha distrutto Nicolas Sarkozy nel faccia-a-faccia televisivo di mercoledì. Secondo gli elettori francesi, Nicolas Sarkozy è a un passo dalla conquista dell'Eliseo. Per il tracking-poll quotidiano di IPSOS, il vantaggio di Sarkozy è tornato all'8% (54% contro 46%). Un vantaggio, quello del candidato del centrodestra, che - da gennaio ad oggi - non è mai sceso sotto al 4%. Secondo TNS-Sofres, che immediatamente dopo il primo turno elettorale vedeva i due candidati quasi alla pari (51%-49% per Sarkozy), il leader dell'Ump ha addirittura un distacco del 9% (54,5% contro 45,5%). CSA, infine, rileva un vantaggio di Sarkozy intorno al 6% (53% contro 47%).
Sfumature numeriche a parte, insomma, gli istituti di ricerca francesi (i cui sondaggi, almeno al primo turno, si sono rivelati essere abbastanza precisi) sono unanimi nel considerare Sarkozy in testa, con un vantaggio che sembra cresciuto negli ultimi giorni. In più, il margine che la Royal sembrava aver raccolto tra gli elettori di François Bayrou si è dissolto piuttosto rapidamente, malgrado le piroette tattiche del candidato centrista. Eppure la stampa italiana continua a puntare sulla candidata socialista. Ieri l'inviato del Corrierino (che pure, soltanto ieri, aveva pubblicato questo splendido commento di André Glucksmann), Aldo Cazzullo, ha preferito seguire come un cagnolino la Royal nel suo tour ferroviario a Lille, piuttosto che mettersi sulle tracce del prossimo, probabile, presidente francese. Questioni di scelte editoriali, naturalmente, come quelle che spinsero quasi tutti i media italiani a dipingere una campagna elettorale per le presidenziali americane del 2004 che non aveva niente a che fare con la realtà.
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