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Sfumature numeriche a parte, insomma, gli istituti di ricerca francesi (i cui sondaggi, almeno al primo turno, si sono rivelati essere abbastanza precisi) sono unanimi nel considerare Sarkozy in testa, con un vantaggio che sembra cresciuto negli ultimi giorni. In più, il margine che la Royal sembrava aver raccolto tra gli elettori di François Bayrou si è dissolto piuttosto rapidamente, malgrado le piroette tattiche del candidato centrista. Eppure la stampa italiana continua a puntare sulla candidata socialista. Ieri l'inviato del Corrierino (che pure, soltanto ieri, aveva pubblicato questo splendido commento di André Glucksmann), Aldo Cazzullo, ha preferito seguire come un cagnolino la Royal nel suo tour ferroviario a Lille, piuttosto che mettersi sulle tracce del prossimo, probabile, presidente francese. Questioni di scelte editoriali, naturalmente, come quelle che spinsero quasi tutti i media italiani a dipingere una campagna elettorale per le presidenziali americane del 2004 che non aveva niente a che fare con la realtà.
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