Straparlare del Papa e tentare l’offesa, dobbiamo abituarci, diventerà, è già diventato, uno sport. Di altre conseguenze dell’anticlericalismo becero abbiamo già parlato con orrore, e lì bisogna provvedere. Ma secondo me a provocazioni di questo tipo il Vaticano dovrebbe rispondere con l’indifferenza dei sovrani, la sovrana indifferenza. Il tono asperrimo dell’Osservatore romano nella replica a un cantantista, comprensibile nella logica di amore che circonda la figura del pontefice e i suoi carismi, non è invece compatibile con la funzione libera e l’impatto pubblico della predicazione civile della chiesa, che non è agente politico ma ormai rivendica giustamente un luogo pubblico per le sue idee: e in luogo pubblico si sconta il dissenso, anche brutale.Giuliano Ferrara, nella rubrica delle lettere su Il Foglio di oggi.
RightNation
giovedì 3 maggio 2007
E' la politica, bellezza!
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