E' istruttivo leggere questa "lettera aperta" di Marco Pannella a Daniele Capezzone. Si può capire qualcosa su come funzionano le dinamiche sociali interne ad una setta religiosa. E capire che troppi scioperi della fame (e della sete) possono provocare danni irreversibili alla sintassi e alla punteggiatura.
UPDATE. "Entro breve, di questo passo, temo che possano essermi addebitati anche il programma nucleare iraniano, la violazione del trattato di Kyoto, il rischio-Vesuvio e i fatti di Rignano Flaminio. E apposito dossier (si capisce: con documenti inediti e prove schiaccianti!) vi sarà tempestivamente inviato via email". La risposta di Capezzone (via Italian Libertarians).
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