Dopo una decina di giorni di "stonewalling", Dan Rather e la Cbs fanno finalmente marcia indietro sul colossale falso anti-Bush trasmesso da "60 minutes". Rather ammette di essere stato fuorviato dalla sua "incontestabile" fonte: l'ex colonnello della Guardia Nazionale, Bill Burkett, già protagonista in passato di campagne diffamatorie contro la famiglia Bush. Il dietro-front della Cbs ratifica, con colpevole ritardo, la prima, clamorosa vittoria della blogosphere nei confronti dei media tradizionali. [Link] John Lockart, consigliere strategico per campagna elettorale di John F. Kerry e figura di spicco del partito democratico, ha ammesso di aver parlato con Bill Burkett poche ore prima della trasmissione "60 minutes" durante la quale Dan Rather ha diffuso una serie di documenti falsi che avrebbero dovuto, in teorie, screditare il curriculum militare del presidente Bush. Lockhart, naturalmente, esclude un coinvolgimento diretto di Kerry nella vicenda. E dichiara che Burkett, l'autore della truffa, si è limitato a dargli qualche consiglio su come reagire agli attacchi degli "Swift Veterans for Truth" contro il senatore democratico. [Link] Il Drudge Report svela che alcuni consiglieri della campagna elettorale di Bush si stanno opponendo all'ipotesi che Bob Schieffer, corrispondente-capo da Washington della Cbs, possa essere il moderatore del dibattito tra Bush e Kerry previsto per il 13 ottobre alla Arizona State University. "Considerando le circostanze - avrebbe dichiarato il consigliere di Bush - penso proprio che chiederemo la sostituzione di Schieffer con un altro giornalista". [Link]
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