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martedì 27 ottobre 2009
Conservative Breakdown/3
Bill Kristol, sul Washington Post (h/t: Alessandro Tapparini) scrive che il «futuro del GOP» sarà una «conservative mind con un mood populista». E se la prende con le «élite conservatrici benpensanti e i grossi calibri repubblicani amici dell'establishment» che vorrebbero un partito «più moderato, temperato e sofisticato». Il riferimento alle elezioni per il 23° distretto di New York è esplicito. Intanto, il giorno dopo l'endorsement (un po' tardivo) del governatore del Minnesota, Tim Pawlenty, e quello che ormai può essere considerato come un goffo tentativo di suicidio politico da parte di Newt Gingrich, Doug Hoffmann è in testa nel secondo sondaggio effettuato in due giorni. Anche in questo caso si tratta di un committente “amico”, ma il candidato del Conservative Party, secondo Neighborhood Research, raccoglierebbe il 35% dei consensi: 5 punti in più del democratico Bill Owens e ben 20 in più della “repubblicana” Dede Scozzafava.
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