martedì 14 ottobre 2008

USA 2008 - 34. North Dakota


NORTH DAKOTA (3)
Popolazione: 639.715 (48°)
Capitale: Bismark (103.242)
Città più grande: Fargo (192.779)
Governatore: John Hoeven (R)
Senato: Kent Conrad (D); Byron Dorgan (D)
Camera: Earl Pomeroy (D)

Il North Dakota è il 6° stato più conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004, il voto per il candidato repubblicano è stato del 24.9% superiore alla media nazionale e negli ultimi anni il trend è favorevole al GOP. Il Peace Garden State è un esempio macroscopico di schizofrenia politica (o di forte spirito d'indipendenza dai partiti, se si preferisce). Dal 1982, i democratici non perdono un'elezione né alla Camera né al Senato. E dal 1986 controllano l'intera delegazione dello stato al Congresso. I repubblicani, però, vincono sempre (o quasi) alle presidenziali e nelle elezioni per il governatore. E controllano entrambi i rami del parlamento locale. Nella corsa alla Casa Bianca, in ogni caso, è difficile trovare uno stato strutturalmente più favorevole al GOP. Dopo un esordio "populista" nel 1892 (Weaver di misura su Harrison), il North Dakota ha votato repubblicano in 7 tornate elettorali su 9 fino all'era Roosevelt, con il solo Woodrow Wilson, nel 1912 e nel 1916, a spezzare (in due elezioni vinte sul filo di lana), la serie di McKinley (1896, 1900), Theodore Roosevelt (1904), Taft (1908), Harding (1920), Coolidge (1924) e Hoover (1928). Anche l'infatuazione per FDR, però, è durata meno che nel resto della nazione. E il North Dakota è tornato a votare repubblicano già nel 1940 (Wilkie +11%) e nel 1944 (Dewey +8%). Nel Dopoguerra, il dominio del GOP è diventato inarrestabile. Solo nel 1964 (Johnson +16%), i democratici hanno scalfito una serie repubblicana di 15 vittorie su 16: Dewey nel 1948 (+9%); Eisenhower nel 1952 (+42%) e nel 1956 (+23%); Nixon nel 1960 (+11%), nel 1968 (+17%) e nel 1972 (+27%); Ford nel 1976 (+6%); Reagan nel 1980 (+38%) e nel 1984 (+31%); Bush Sr. nel 1988 (+14%) e nel 1992 (+12%); Dole nel 1996 (+6%); Bush Jr. nel 2000 (+27%) e nel 2004 (+27%).

Nel ciclo elettorale del 2008, sono stati condotti pochi sondaggi nel Peace Garden State. In tutti, a parte l'ultimo (condotto dal poco conosciuto Fargo Forum all'inizio di ottobre), McCain è in testa, anche se il suo vantaggio oscilla dal +14% di Rasmussen (settembre) al pericoloso +1% (sempre di Rasmussen, ma a luglio). In assenza di una quantità di sondaggi sufficiente ad individuare, con ragionevole approssimazione, un qualsiasi trend, più che alle rilevazioni statistiche tocca affidarsi alla storia e al buon senso. Ed è estremamente probabile che gli elettori del North Dakota, come sempre, voteranno per mandare i democratici al Congresso e i repubblicani alla Casa Bianca. Un ruolo molto importante, in questo stato, potrebbe averlo l'endorsement del ticket McCain/Palin da parte della National Rifle Association.


Delle 53 contee del North Dakota, soltanto due hanno votato ininterrottamente democratico dal 1984 ad oggi. Si tratta di Rolette County (4000 elettori), al confine settentrionale con il Canada, e di Sioux County (un migliaio di elettori), al confine meridionale con il South Dakota. In tutto il resto dello stato (a parte un pugno di swing counties intorno a Devils Lake), il GOP viaggia abbondantemente al di sopra del 60%, con punte vicine all'80% al confine sud-occidentale con il Montana (Bowman, Adams) e al confine meridionale con il South Dakota (McIntosh, Logan). E' interessante notare come il partito repubblicano sia generalmente più forte anche nelle contee che contengono le poche aree urbane del Peace Garden State: Williams all'ovest; Morton e Burleigh al centro; Cass, Barnes, Stutsman e Grand Forks all'est.

Di fronte allo scetticismo di maggior parte degli analisti, la campagna di Obama ha cercato di mettere in difficoltà quella di McCain anche in zone considerate irraggiungibili per i democratici. Nei Great Plains, i target obamiani sono stati soprattutto Montana e North Dakota. E, almeno stando ai risultati dei pochi sondaggi disponibili, non si può certo dire che siano stati dollari buttati. Da qui a far scivolare uno stato come il North Dakota nella colonna blu, però, ce ne passa. Il tentativo è stato buono, oltre che coraggioso, ma il Peace Garden State resta GOP Solid. Altri 3 (miseri) electoral votes per il partito repubblicano.

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