sabato 15 luglio 2006

TocqueVille 2.0. Don’t Panic!

“No, il di(b)battito no!”

Nelle ultime settimane, tra i cittadini di TocqueVille, si è sviluppato un dibattito appassionato sul futuro della Città. Anzi, a ben guardare i dibattiti sono stati due. Il primo, quello più visibile ed intenso, riguarda la cosiddetta questione identitaria ed ha incendiato gli animi, provocato scissioni e rotture (all’apparenza) insanabili, ma tutto sommato ha coinvolto un numero assai limitato di cittadini. Senza entrare nel merito, visto che la mia posizione è ben riassunta dalle parole di Ispirati riportate nel post qui sotto, continuo a pensare che il tono della discussione si sia spostato su un piano fondamentalmente inutile ed autoreferenziale.

Come andrà a finire lo sapremo soltanto nei prossimi mesi, ma la speranza è che la consapevolezza di appartenere ad un progetto dalle potenzialità ancora in larga parte inesplorate – e di poter incidere in prima persona sul suo sviluppo - prevalga sulle spinte disgregatrici. In ogni caso, non sarebbe un dramma, perché all’interno di TocqueVille sono in stragrande maggioranza i blogger che non hanno bisogno di etichettarsi vicendevolmente per riconoscersi e continuare a lavorare insieme.

Più di un anno fa, in tempi non sospetti, scrivevo: “Qualcuno se ne andrà, naturalmente, ma qualcuno arriverà a prendere il suo posto. L’equilibrio politico dell’aggregazione è destinato a cambiare nel tempo, con i ritmi dettati dalle idee dei cittadini che compongono questa città virtuale e dagli sviluppi dell’attualità italiana ed internazionale”. I rest my case. E aggiungo un “in bocca al lupo” di cuore a tutti coloro che hanno scelto uscire di TocqueVille per costruire qualcosa di nuovo nella blogosfera italiana, qualcosa di più vicino ai loro sogni, alle loro aspirazioni, alle loro tensioni ideali. Se possiamo dare una mano, la daremo volentieri. Tra le altre cose, TocqueVille ha sempre svolto un ruolo di meta-aggregatore (Rete delle Libertà, B4CdL, Neolib.it) e da liberali siamo convinti sostenitori della concorrenza, non soltanto a casa degli altri.

TocqueVille 2.0

Sottotraccia, intanto, è andato avanti un dibattito assai più importante per il futuro della Città: quello relativo al modello di organizzazione – interno ed esterno – e ai metodi più efficaci per realizzare gli obiettivi, sempre gli stessi, di cui si parlava più di un anno fa su questo speciale di Ideazione.

E’ evidente che, proprio a causa del suo straordinario successo, TocqueVille stia vivendo una crisi di crescita. Un modello editoriale studiato per “reggere” l’impatto di un centinaio di blog o poco più, si è trovato a fare i conti con un numero di iscritti che, anche se depurato dal normale tasso di mortalità della blogosfera (come giustamente ha fatto notare Daverik), resta estremamente alto e difficile da gestire. Lo scorso mese, in un post scritto dopo la splendida esperienza di Sestri Levante, abbiamo accennato a quali saranno gli sviluppi tecnici previsti per TocqueVille dopo la pausa estiva di agosto.

La direzione in cui Ideazione ha deciso di muoversi è chiara: meno confusione e più qualità in homepage; più potere ai cittadini (autoaggregazione parziale, valutazione dei post); più strumenti interattivi per i lettori. A questo va aggiunta (anche se l’argomento tocca direttamente solo qualche decina di volontari) una completa riscrittura del software di aggregazione, che sarà in grado di rendere meno massacrante e ripetitivo il lavoro quotidiano per concentrarsi maggiormente sulla selezione e valorizzazione dei singoli post.

Fino a settembre, naturalmente, c’è il tempo – per tutti i cittadini – di contribuire con idee e proposte alla realizzazione di TocqueVille 2.0. Una sezione del forum verrà aperta proprio allo scopo di stimolare la discussione (tecnica ma non solo) in merito. E a chi ci chiede più democrazia nella scelta dei volontari, rispondiamo semplicemente che un sistema politico in cui “i posti in parlamento” sono superiori al numero dei candidati non si presta granché alle regole classiche della democrazia. La redazione è aperta e di lavoro da fare ce n’è per tutti.

Podcasting

Rispetto a questo “pacchetto”, poi, c’è almeno un’altra novità interessante che si svilupperà nel corso dell’estate per trovare posto in TocqueVille alla riapertura di settembre, o nelle settimane immediatamente successive: il podcasting. In collaborazione con Radio Alzo Zero, nel prossimo autunno TocqueVille avrà a disposizione un canale audio dedicato con 96k di banda (anche musica, quindi) per trasmettere un palinsesto di un paio di ore quotidiane. Approfitto di questa sede per invitare tutti i cittadini interessati al podcasting (non solo politico) – il primo che mi viene in mente è l’ottimo Giuseppe di Neocon Italiani – a scrivermi per stabilire tempi e modalità per una possibile collaborazione. Intanto stiamo lavorando per assicurarci la disponibilità di cittadini (anche illustri) a lavorare sul progetto. Una rassegna stampa/blog quotidiana sarà quasi certamente il punto di partenza del palinsesto, ma siamo davvero aperti a qualsiasi idea. Anche perché, dopo l’audio, il prossimo passo potrebbe essere quello di iniziare a lavorare seriamente anche sulle produzioni video.

Oltre la blogosfera

La quasi totale assenza di solidi punti di riferimento politici per quella che ci piace chiamare Rigth Nation – e la ricerca, dunque, di sbocchi alternativi per una voglia di attivismo politico che non trova soddisfazione nelle sue sedi naturali – non può farci dimenticare che TocqueVille non può e non deve essere un partito politico. La Città dei Liberi è (e deve restare) un’agregazione di blog che, seppure legati da una forte vicinanza politica e culturale, restano soggetti individuali che non vanno costretti a cantare in coro. La forza di TocqueVille è soprattutto quella di offrire ai suoi lettori un panorama di notizie, analisi e commenti alternativo a quello che, giorno dopo giorno, viene offerto a senso unico dai mainstream media, per raggiungere la massa critica sufficiente a scavalcare i confini della blogosfera e incidere direttamente nel mondo dell’informazione e nel dibattito politico-culturale. E’ questa mission principale di TocqueVille. Ed è questa sua caratteristica che ha permesso alla Città di essere oggetto di un livello di attenzione crescente negli ultimi mesi.

Politici, fondazioni e mezzi tradizionali d’informazione, in un numero sempre maggiore, stanno guardando a TocqueVille con interesse, proponendoci forme più o meno organiche di collaborazione. Ma è arrivato il momento di fare un salto di qualità, senza il quale rischiamo di dilapidare un potenziale immenso di risorse e di prospettive.

Ci sarà modo di discutere in dettaglio delle possibilità concrete da vagliare, ma il punto essenziale da comprendere è che in nessuna delle strade che abbiamo di fronte potremo permetterci il lusso di far prevalere personalismi, immaturità e guerra tra bande. Chi vuole divertirsi in questo modo sarà liberissimo di farlo, fuori da TocqueVille. Dentro le mura della Città, ci divertiremo in un altro modo.

Oltre Ideazione

Fino ad oggi, e con ogni probabilità fino al termine del 2006, Ideazione (insieme ad un gruppo di blogger che hanno prestato volontariamente il proprio tempo ed il proprio lavoro) è stata, allo stesso tempo, la forza motrice e la fonte di legittimità che ha permesso a TocqueVille di crescere. Questo stato di cose, naturalmente, non potrà continuare all’infinito. E si avvicina il momento di verificare se TocqueVille sia in grado di procedere con le proprie forze verso gli obiettivi che si vuole prefiggere. Questo, per dirla con Friedrich, è la questione “costituzionale” che deve essere affrontata nei prossimi mesi: stabilire cioè quell’insieme di regole “ che disciplinano la creazione di ogni altra regola”.

Vale la pena di sottolinearlo ancora una volta: questo ha ben poco a che fare con la questione identitaria. Quello di cui TocqueVille ha bisogno non è certo una “costituzione” in cui vengano stabilite le caratteristiche partitico/razziali dei possibili aderenti. Noi sappiamo bene chi siamo, e soprattutto lo sanno bene quelli che ci vogliono male. Siamo nati intorno al (centro)destra e lì moriremo (tra un paio di secoli), sempre cercando di costruire un luogo politico e culturale per la convivenza tra liberali e conservatori. Da qui al legarci mani e piedi ad una CdL che si sta tristemente dissolvendo… ce ne passa.

Quello di cui TocqueVille ha bisogno per il futuro, invece, è quell’insieme di regole costitutive che – chiaramente e pubblicamente – siano in grado di aggregare un insieme, più o meno ristretto, di individui che credono nel progetto e vogliono lavorare per raccogliere le risorse necessarie a farlo vivere e crescere. Questo gruppo di individui potrà scegliere se riunirsi in una società, un’associazione, una cooperativa (non rossa), se e come darsi uno Statuto, quali percorsi (editoriali, culturali, politici) seguire. Non esistono soluzioni buone e soluzioni sbagliate, perché lo spettro di opportunità che ci si presenta davanti è enorme: bisogna analizzarlo, scegliere delle priorità e rimboccarsi le maniche.

TocqueVille Live

Come sa benissimo chi ha partecipato ai due incontri organizzati da TocqueVille a Roma e a Sestri Levante, c’è un milione di anni-luce di differenza tra una discussione online e una dal vivo. Non è un caso, secondo me, che le frizioni o le incomprensioni personali tra cittadini si siano spesso risolte “a tarallucci e vino” una volta misurato l’interlocutore nel mondo reale. E’ mia convinzione che, in un momento cruciale come quello che TocqueVille si prepara ad affrontare, sia fondamentale trovare il tempo e il luogo per proseguire e formalizzare di persona quello che inizieremo a discutere a distanza. Non tutti avranno la possibilità di intervenire, ma se organizziamo un paio di incontri con qualche mese di anticipo, tutti avranno almeno la possibilità di far conoscere la propria posizione o di delegare qualcun altro a rappresentarla. Non prendete troppi impegni per la fine di settembre, dunque, perché ci sono buone probabilità che presto la Città dei Liberi venga a bussare alla vostra porta :)

p.s. Scusatemi per la lunghezza del post. Se qualcuno vuole chiarimenti più dettagliati su qualcuno degli argomenti trattati, sono disponibile all’indirizzo mancia[at]tocque-ville.it o in un thread di discussione che è stato appena aperto sul forum.

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