Siamo tornati dalla Versilia, ospiti di una tre-giorni di formazione organizzata da Azione Universitaria (su invito del nostro giovane dirigente preferito di AN, Gianmario Mariniello, purtroppo assente per impegni di studio), con qualche dubbio e molte certezze in più. I dubbi, neanche a farlo apposta, riguardano le manovre tattiche in corso per il controllo di Alleanza Nazionale. Harry riassume molto bene il dualismo Fini-Alemanno serpeggiante nella platea, ma i lettori di questo blog ci scuseranno se preferiamo evitare accuratamente argomento. La nostra posizione in merito è chiara: “sì” (malgrado tutto) alla linea seguita da Gianfranco Fini; “no” (malgrado le indubbie capacità politico-organizzative) a quella di Gianni Alemanno. Ma di strappi, accelerazioni, piroette e ripensamenti ne vedremo, nei prossimi mesi, in abbondanza. Dentro AN e non solo. E ci sarà modo di riparlarne.
Quello che ci ha colpito nella kermesse versiliana, invece, è stato altro. E non ha alcun rapporto con gli interventi dei “big” presenti al convegno. Ha molto a che fare, invece, con la passione politica, la lucidità e l’intelligenza di alcuni dei giovani (dirigenti e non) di Azione Universitaria con i quali abbiamo avuto l’occasione di scambiare qualche idea e condividere qualche esperienza. Pensiamo a Luigi Di Gennaro, della direzione di AU, responsabile della “commissione comunicazione” che ha organizzato l’incontro su “siti, blog, chat e forum” a cui abbiamo partecipato giovedì 20. Oppure a Roberto Chibaro, responsabile di http://www.unimagazine.it/ (per saperne di più leggete questo post di FreedomLand), l’unico “portale” dedicato al mondo dell’università che tenta di opporsi allo strapotere della sinistra sul web (e sui forum). Pensiamo a Gianluca Petrillo, ex responsabile Internet del ministero delle Comunicazioni e “veterano” di mille battaglie virtuali combattute fin dagli albori del web nel nostro paese. Ma anche, e soprattutto, alle decine di giovani universitari di destra che ci hanno dimostrato – in presa diretta – di non avere alcuna intenzione di rinunciare, senza opporre resistenza, alla possibilità di diffondere le loro idee sfruttando le enormi potenzialità dei new media.
Il “popolo della destra” che abbiamo conosciuto in Versilia è uno splendido esempio, anche se limitato ad una delle anime politiche che la compongono, di quanto – malgrado l’inconsistenza e gli errori della sua classe dirigente – la Right Nation italiana sia viva e pronta ad affrontare il difficile cammino di rinascita culturale e politica che la attende. La forza dei blog, o di aggregazioni come TocqueVille, del resto, è proprio la capacità di parlare direttamente alla “base”, scavalcando (quando è possibile) le barriere che impediscono alle buone idee di circolare liberamente ed imporsi sulle idee “perdenti”. E’ proprio questa una delle certezze che ci hanno accompagnato nel nostro viaggio di ritorno dalla Versilia e che ci rende ancora più ottimisti per il futuro della Right Nation.
p.s. In una nota strettamente personale, volevo salutare gli splendidi amici che hanno diviso con me un caldissimo ma accogliente bungalow a Torre del Lago - FreedomLand, Harry, Il Megafono, Krillix e StarSailor (in rigoroso ordine alfabetico) – e gli altri cittadini di TocqueVille che abbiamo conosciuto al convegno (Blacknights, Non porgiamo l’altra guancia e i ragazzi di Ultima Thule). Grazie di tutto e arrivederci a presto! :)
Round-Up: Harry, Krillix (anche qui), Il Megafono, FreedomLand, Blacknights, Non porgiamo l’altra guancia.
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