Il New York Times analizza il pool di strateghi messo in piedi da John McCain per puntare alla Casa Bianca nel 2008. Si tratta di una squadra di tutto rispetto, con pezzi da novanta come Mark McKinnon, Nicolle Wallace, Gerard L. Parsky, John A. Thain, Terry Nelson, Mike Murphy e molti altri, provenienti sia dal team di McCain del 2000 che da quello della doppia elezione di George W. Bush. Le perplessità maggiori, però, come nota Gregory Djerejian su Belgravia Dispatch, arrivano proprio dal settore in cui McCain sta accumulando la maggior quantità di nomi noti. Sarà difficile, infatti, elaborare un piano di politica estera coerente quando nella stessa organizzazione dovranno convivere personaggi distanti anni-luce, per formazione e carattere, come Colin L. Powell, Brent Scowcroft, Bill Kristol e Robert Kagan.
DIGG This / del.icio.us
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