"Lavorerò per ricostruire l'armonia tra i poteri dello Stato, con l'obiettivo di segnare la fine della guerra fredda tra magistratura e politica. L'unico punto fermo è il superamento dell'incomunicabilità. Da uomo di centro mi adopererò per la riconciliazione". (Clemente Mastella, ministro della Giustizia, 18 maggio)
"Destano perplessità alcune dichiarazioni passate e presenti del neoministro che rischiano di tramutare la capacità di mediazione in un intendere la giustizia all'acqua di rose, e il rispetto per la magistratura solo in un fatto di bon ton istituzionale che poi si ferma davanti alle sentenze non condivise. (...) Proprio sul tipo di cultura che viene fuori dalle antiche parole del neoministro si fonda infatti la mentalità italiana (e tutta la deriva che ne consegue) della legge interpretata per l'amico e applicata per il nemico, delle leggi draconiane temperate dalla generale inosservanza e delle conseguenti mafie e clientele di ogni grado e colore. (...) Meno male che Mastella è un politico, ma che sia troppo politico per assicurarci il rispetto generale della legalità e una giustizia giusta e uguale per tutti?". (Rita Guma, Osservatorio sulla Legalità, 18 maggio)
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