In molti, anche in Italia, considerano Barack Obama come la stella nascente del partito democratico statunitense. Su Il Foglio oggi, Christian Rocca descrive il suo tentativo di creare una sorta di "progressismo compassionevole" sulla scia di quanto fatto a destra da Marvin Olasky e George W. Bush. Secondo l'ex leader repubblicano alla Camera, Tom DeLay (che ieri ha lanciato il suo nuovo blog), Obama sarà il vice di Hillary Rodham Clinton alla Casa Bianca dopo le presidenziali del 2008. Da queste parti, invece, non siamo ancora troppo convinti della ineluttabilità del destino di Obama sulla scena nazionale americana. Anche perché, almeno a giudicare dal suo passato, ha probabilmente ragione Amanda B. Carpenter di Human Events quando scrive che Obama non è molto diverso dai suoi compagni di partito. E' solo "just another liberal".
Round-Up: Carol Platt Liebau, Independent Conservative, JeffreyMark, Don Surber, Random Thoughts.
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