mercoledì 5 settembre 2007

Primarie USA: il punto della situazione

Anche se qualcuno (come noi) ha preferito dedicare agosto all'ozio, la corsa verso la Casa Bianca non si è certo fermata per il caldo. E i sondaggi in vista delle primarie sono continuati ad uscire per tutta l'estate, regalando agli osservatori qualche elemento interessante d'analisi. Facciamo il punto della situazione a pochi mesi dalle prime tornate elettorali.

Il bluff Obama
Poche novità in campo democratico. Nei sondaggi usciti dalla fine di luglio in poi, Hillary Rodham Clinton è sempre in vantaggio su Barack Obama con un distacco superiore al 15%, dimostrando - se ce ne fosse stato ancora bisogno - come il fenomeno Obama sia soprattutto un caso di innamoramento collettivo da parte dei mainstream media, piuttosto che un fenomeno con solide radici nell'elettorato statunitense. Secondo Rasmussen Reports (che però non misura il grado di consenso per Al Gore), Obama sta addirittura per essere raggiunto da John Edwards. Negli ultimi sei sondaggi, Hillary ha un vantaggio che oscilla tra il +15% di American Research Group e il +21% di Gallup.

Media RCP: Clinton 37.4% Obama 21.4% Gore 13.3%, Edwards 11.6%.

Rudy davanti a tutti
Il candidato-che-non-può-vincere-le-primarie-repubblicane continua a dominare il campo repubblicano. Prima di agosto, soltanto Rasmussen vedeva in vantaggio Fred Thompson (che a giorni, finalmente, dovrebbe annunciare la sua candidatura) sull'ex sindaco di New York, mentre Hotline/FD registrava un sostanziale pareggio tra i due candidati. Secondo tutti gli altri sondaggisti Giuliani godeva di un vantaggio piuttosto netto. Oggi anche Rasmussen (+5%) e Hotline (+10%) sembrano essersi arresi all'evidenza. Alle spalle dei due front-runner, sta lentamente acquistando peso la candidatura di Mitt Romney (un potenziale suicidio per il GOP), che secondo Quinnipiac avrebbe addirittura scavalcato Thompson, mentre John McCain non sembra poter riuscire ad invertire la tendenza che lo vede in caduta libera da qualche mese. Negli ultimi sei sondaggi, il vantaggio di Giuliani oscilla tra il 5% di Rasmussen e il 15% di Fox News.

Media RCP: Giuliani 28.0% Thompson 16.3% Romney 14.0% McCain 10.8%.

Match-Up
Nei sondaggi sui potenziali scontri tra candidati repubblicani e democratici, il difficile stato di salute del GOP emerge vistosamente. I repubblicani perdono sistematicamente ogni testa-a-testa, con una sola - notevolissima - eccezione: Rudy Giuliani. L'America's Mayor, a differenza dei suoi colleghi di partito, riesce a contenere lo svantaggio entro i limiti del margine d'errore statistico con tutti i concorrenti democratici e si comporta particolarmente bene contro Hillary, con la quale è addirittura in vantaggio secondo Rasmussen, Battleground e Gallup.

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