giovedì 10 gennaio 2008

Norquist, le tasse e Rudy

"Il taglio alle tasse proposto da Giuliani rappresenterebbe un gigantesco salto in avanti per i contribuenti americani e per l'economia degli Stati Uniti. In particolare, il taglio della corporate income tax e dei capital gain sarebbe esattamente quello di cui abbiamo bisogno per evitare una fase di recessione. In più, il piano di tagli alle tasse proposto da Giuliani porterebbe alla creazione di un sistema alternativo (FAST: Fair and Simple Tax) che potrebbe, di anno in anno, essere scelto dalle famiglie americane e dai piccoli imprenditori; un sistema a tre aliquote (con quella massima al 30%) basato soltanto sulle deduzioni più utilizzate. La maggior parte degli americani, se liberi di scegliere questo sistema semplificato, opterebbero per esso senza più tornare indietro. Per anni Hong Kong ha utilizzato un sistema fiscale alternativo di questo tipo e la maggioranza dei cittadini lo ha utilizzato con soddisfazione".


Il presidente e fondatore degli Americans for Tax Reform, Grover Norquist (*), commenta entusiasticamente il piano di riforma fiscale presentato, qualche giorno fa, da Rudy Giuliani. E, sul sito di ATR, comunica che Giuliani (a differenza di John McCain, Fred Thompson e di tutti i candidati democratici) ha firmato il pledge con cui si impegna ad opporsi a qualsiasi aumento delle tasse se eletto presidente. Secondo Norquist, il piano di Rudy porterebbe "al più grande taglio delle tasse nella storia americana" ed è il progetto "pro-growth" più convincente tra tutti quelli presentati dai candidati repubblicani alla presidenza.

Insieme al giudizio estremamente positivo degli Americans for Tax Reform, è arrivato anche l'appoggio del Club for Growth. Il presidente del think-tank liberista di Washington, Pat Toomey, ha diffuso un comunicato ufficiale in cui definisce il piano di Giuliani "una proposta coraggiosa ed innovativa che ricompensa il lavoro e il merito, incoraggia gli investimenti e promuove la crescita ecomomica degli Stati Uniti".

(*) Per chi non avesse idea di chi sia Grover Norquist e di quale sia stata la sua influenza nella crescita, politica e culturale, della destra americana, vi invitiamo a leggere un nostro articolo, dal titolo "A lezione di fusionismo", pubblicato circa un anno fa su Ideazione in occasione di una visita del presidente di ATR a Roma.

UPDATE. Ottimo round-up di Robert B. Bluey.

cross-posted @ Italian Bloggers for Giuliani 2008

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