mercoledì 30 aprile 2008

Le solite “regioni rosse”

Nella vulgata che circola dalle parti del loft, è convinzione diffusa che il Partito democratico abbia perso le elezioni al Sud, mantenendo tutto sommato le proprie posizioni al Nord e nelle “regioni rosse”. Analizzando il risultato delle ultime elezioni politiche in parallelo con quelle del 2006, però, emerge un quadro piuttosto diverso. A livello nazionale, il Pd alla Camera ha raggiunto il 33,2% dei voti, contro il 32,6% di due anni fa (insieme al 31,3% dell’Ulivo, abbiamo calcolato la metà dei consensi raccolti dalla Rosa nel Pugno nel 2006). Una crescita, modesta, dello 0,6% che si è distribuita in maniera non troppo omogenea sul territorio.

Le circoscrizioni della Camera in cui il Pd ha migliorato più sensibilmente il risultato dell’Ulivo sono state Lazio 1 (+5.1%), Calabria (+4,2%), Umbria (+3,7%) e Toscana (+2,3%): una regione meridionale, una centrale (anche se più di regione, nel caso di Lazio 1, si dovrebbe parlare dell’area urbana di Roma) e due classiche “regioni rosse” (sempre centrali).

Il Partito democratico è cresciuto più della media nazionale anche in Lombardia 1 (+1,0%), Friuli Venezia-Giulia (+1,0%); Marche (+1,3%), Lazio 2 (+2,3%), Basilicata (+1,4%) e Sicilia 1 (+0,7%). Anche in questo caso, la distribuzione geografica è tutt’altro che omogenea: una circoscrizione settentrionale, due centrali e due meridionali. Riepilogando, il Pd è cresciuto più dello 0,6% in due circoscrizioni settentrionali, cinque circoscrizioni centrali e tre circoscrizioni meridionali (di cui una marginale). Quasi il contrario di quello che affermano dalle parti del Pd.

La sensazione, invece, è che il partito guidato da Walter Veltroni sia riuscito ad attrarre elettori – e soprattutto gli elettori che nel 2006 avevano votato per i partiti della Sinistra Arcobaleno – soprattutto nelle “regioni rosse” in cui, tradizionalmente, il suo apparato di potere è consolidato da decenni. Altrove, le cose sono andate diversamente.

In alcune circoscrizioni il Pd è cresciuto, ma meno dello 0,6% che ha rappresentato la sua performance media nazionale. Da Nord a Sud: Piemonte 1 (+0,2%); Liguria (+0,5%) e Puglia (+0,4%). In Lombardia 2, il Pd ha conservato il (debole) 24,5% conquistato nel 2006. In tutte le altre circoscrizioni, i voti del Pd sono scesi rispetto a quelli dell’Ulivo (più metà RnP) nel 2006. Sempre da Nord a Sud: Piemonte 2 (-0,5%); Lombardia 3 (-0,4%); Veneto 1 (-1,5%); Veneto 2 (-0,7%); Emilia Romagna (-0,2%); Abruzzo (-0,5%); Campania 1 (-0,6%); Campania 2 (-0,8%); Sicilia 2 (-2,3%) e Sardegna (-0,4%). Un discorso a parte lo merita il Molise, dove il Pd ha perso la bellezza del 12,6%, subendo da parte dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro una “cannibalizzazione” in piena regola.

Anche analizzando il risultato della tornata amministrative il risultato non cambia. Alle elezioni provinciali (e alle comunali di Roma), che hanno coinvolto un numero maggiore di elettori, il Pd perde o guadagna “a macchia di leopardo”, senza un trend geografico significativo. A Roma, il Pd perde quasi il 7% (contando anche la lista civica pro-Veltroni del 2006), mentre ad Asti guadagna 2 punti percentuali. A Foggia la perdita è vistosa (-7,1%), ma a Udine la crescita è solida (+4,6%). A Catanzaro il Pd perde il 7,8%, ma anche nella provincia di Massa-Carrara le cose non vanno molto meglio (-6,5%).

Se davvero, dunque, i dirigenti del Pd sono convinti di aver perso le elezioni al Sud, qualcuno li dovrebbe avvertire di rifare i conti. Il Pd, a parte che nelle “regioni rosse”, le elezioni le ha perse in tutta Italia.

(su Liberal di oggi)

Lo "Speciale Ballottaggi" di Rai.it

Online, su Rai.it, il video integrale - più numerosi spezzoni - dello "Speciale Ballottaggi" a cui abbiamo partecipato lunedì sera. Noi ci siamo nell'ultima ora di trasmissione, insieme a Cristina Missiroli e a Mario Adinolfi.

domenica 27 aprile 2008

Ballottaggi (Light) Liveblogging

Liveblogging leggero fino alle 15.00 di domani, quando inizierà lo spoglio delle schede. Ricordiamo che si vota nelle province di Asti, Catanzaro, Foggia, Massa-Carrara e Roma. E in sette comuni capoluoghi di provincia: Roma, Massa-Carrara, Pisa, Sondrio, Udine, Vicenza e Viterbo.

00:20.
I risultati finali sono qui. Buona notte a tutti.

23:25. I'm Back. Da Lorenzo, le immagini (1, 2, 3) e un video della Festa di Roma.

19:24. Io vado qui. Ci sentiamo stanotte.

19:02.
Roma (comune) 2.557 sezioni su 2.600. Alemanno 53,64%, Rutelli 46,36%. 768.931 voti contro 664.649 per Alemanno (+104mila).

18:51. Riepilogo Province. Il centrodestra si conferma in due province (Asti e Catanzaro), il centrosinistra si conferma in due province (Massa-Carrara e Roma), il centrodestra strappa una provincia al centrosinistra (Foggia).

18:49.
Roma (comune) 2.538 sezioni su 2.600. Alemanno 53,64%, Rutelli 46,36%. 762.515 voti contro 658.995 per Alemanno (+103mila). Un massacro.

18:35.
Roma (comune) 2.497 sezioni su 2.600. Alemanno 53,56%, Rutelli 46,44%. 748.761 voti contro 649.233 per Alemanno (+99mila).

18:17.
Roma (comune) 2.415 sezioni su 2.600. Alemanno 53,50%, Rutelli 46,50%. 722.617 voti contro 627.986 per Alemanno (+94mila).

18:12. Roma (provincia) 3.621 sezioni su 3.735. Pd 51,6%, Pd 48,4%.

18:01.
Roma (comune) 2.342 sezioni su 2.600. Alemanno 53,39%, Rutelli 46,61% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,0%, Alemanno 40,4%). 698.856 voti contro 609.988 per Alemanno (+88mila).

17:46.
Calamity Jane (qui il suo blog):
“Il Corriere della Messimpiega, di fronte a un risultato come quello romano non trova di meglio che titolare online «Roma, Alemanno allunga su Rutelli - Udine e Sondrio vanno al centrosinistra», come se la vera notizia fosse nella seconda parte del titolo...”.

17:51. Roma (comune) 2.158 sezioni su 2.600. Alemanno 53,3%, Rutelli 46,6% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,0%, Alemanno 40,4%). 640.934 voti contro 561.225 per Alemanno (+77mila).

17:44.
Roma (comune) 2.082 sezioni su 2.600. Rutelli 46,7%, Alemanno 53,2% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,1%, Alemanno 40,3%). 616.909 voti contro 542.226 per Alemanno (+77mila).

17:41. Roma (provincia) 3.176 sezioni su 3.735. Pd 51,8%, Pd 48,2%.

17:35.
Catanzaro
(provincia) 403 sezioni su 422. PdL 60,0%, Pd 40,0%.

17:33.
Foggia
(provincia) 565 sezioni su 693. PdL 53,8%, Pd 46,2%.

17:31.
Massa-Carrara
(provincia) 267 sezioni su 267. Pd 55,4%, Pd 44,6%.

17:28.
Asti
(provincia) 266 sezioni su 266. PdL 58,0%, Pd 42,0%.

17:25.
Massa-Carrara
(comune) 58 sezioni su 80. Sa 54,1%, Pd 45,1%. Il Pd perde perfino contro la Sinistra Arcobaleno...

17:23.
Pisa
(comune) 86 sezioni su 86. Pd 53,1%, PdL 46,9%.

17:20.
Vicenza
(comune) 112 sezioni su 112. Pd 50,5%, PdL 49,5%.

17:17.
Roma (comune) 1.647 sezioni su 2.600. Rutelli 47,1%, Alemanno 52,8% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,4%, Alemanno 40,0%). 480.315 voti contro 428.185 per Alemanno (+52mila).

17:13.
Viterbo
(comune) 65 sezioni su 66. PdL 62,1%, PdL 37,9%.

17:12.
Roma (comune) 1.446 sezioni su 2.600. Rutelli 47,1%, Alemanno 52,8% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,4%, Alemanno 40,0%). 418.287 voti contro 373.410 per Alemanno (+44mila).

17:10.
Udine
(comune) 100 sezioni su 100. Pd 52,7%, PdL 47,2%.

17:07.
Roma (comune) 1.338 sezioni su 2.600. Rutelli 47,3%, Alemanno 52,6% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,5%, Alemanno 39,9%). 384.971 voti contro 345.632 per Alemanno (+39mila).

17:04.
Roma (comune) 1.231 sezioni su 2.600. Rutelli 47,3%, Alemanno 52,6% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,5%, Alemanno 39,8%). 352.717 voti contro 316.700 per Alemanno (+36mila).

17:03.
Foggia (provincia): 363 sezioni su 693. PdL 51,1%, Pd 48,9%.


17:01.
Catanzaro (provincia): 351 sezioni su 442. PdL 58,9%, Pd 41,1%.


16:59.
Roma (provincia): 2.529 sezioni su 3.735. Pd 52,0%, PdL 48,0%.


16:56.
Roma (comune) 1.035 sezioni su 2.600. Rutelli 47,2%, Alemanno 52,8% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,4%, Alemanno 39,9%). 294.991 voti contro 263.654 per Alemanno. A meno di un cataclisma dell'ultim'ora, il centrodestra strappa Roma al centrosinistra.

16:55.
Vicenza (comune): 110 sezioni su 112. Pd 50,5%, PdL 49,4%.


16:50.
Roma (comune) 878 sezioni su 2.600. Rutelli 47,1%, Alemanno 52,8% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,4%, Alemanno 39,9%). 247.792 voti contro 220.996. Impressionante.

16:45.
Roma (comune) 707 sezioni su 2.600. Rutelli 47,2%, Alemanno 52,7% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,5%, Alemanno 39,7%).

16:43.
Pisa
(comune) 65 sezioni su 86. Pd 52,8%, PdL 47,2%.

16:41.
Massa-Carrara
(comune) 23 sezioni su 80. Pd 52,5%, PdL 47,5%.

16:40.
Viterbo
(comune) 52 sezioni su 66. PdL 62,3%, Pd 37,1%.

16:39.
Roma (provincia): 1.177 sezioni su 3.735. Pd 52,4%, PdL 47,6%.


16:38.
Roma (comune) 486 sezioni su 2.600. Rutelli 47,4%, Alemanno 52,5% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,6%, Alemanno 39,6%).

16:37.
A Vicenza, con 7 sezioni da scrutinare, il Pd ha 500 voti di vantaggio.

16:36.
Udine
(comune) 93 sezioni su 100. Pd 52,8%, PdL 47,1%.

16:34.
Roma (comune) 416 sezioni su 2.600. Rutelli 47,4%, Alemanno 52,5% (stesse sezioni, al primo turno: Rutelli 46,7%, Alemanno 39,5%).

16:31.
Roma (comune) 377 sezioni su 2.600. Rutelli 47,6%, Alemanno 52,3%.

16:21.
Udine
(comune) 73 sezioni su 100. Pd 52,2%, PdL 47,7%.

16:16.
Roma (comune) 230 sezioni su 2.600. Rutelli 47,9%, Alemanno 52,0%.

16:21.
Udine
(comune) 63 sezioni su 100. Pd 52,3%, PdL 47,4%.

16:16.
Roma (comune) 113 sezioni su 2.600. Rutelli 47,2%, Alemanno 52,0%.

16:14.
Affluenza provinciali (398 enti su 400): 46,7% (74,9% al primo turno). Affluenza comunali (42 enti su 43): 61,5% (80,3% al primo turno).


16:12.
Gio:
“Vicenza 104/112 sez. csx- 50.42 cdx - 49.58”

16:08.
Asti (provincia): 105 sezioni su 206. PdL 58,4%, Pd 41,6%.


16:05.
Alex:
“Città Roma. Zingaretti 52, Antoniozzi 48. 387 sezioni”.

16:02.
Vicenza (comune): 92 sezioni su 112. Pd 51,2%, PdL 48,8%.


15:57.
Catanzaro (comune): 35 sezioni su 112. PdL 55,1%, Pd 44,9%.


15:55.
Asti (provincia): 35 sezioni su 206. PdL 60,4%, Pd 39,6%.


15:52.
Vicenza (comune): 53 sezioni su 112. Pd 50,6%, PdL 49,4%.


15:47.
Affluenza provinciali (391 enti su 400): 45,9% (74,9% al primo turno). Affluenza comunali (38 enti su 43): 61,1% (80,3% al primo turno).


15:44.
Vicenza (comune): 30 sezioni su 112. Pd 52,1%, PdL 47,9%.


15:42.
Roma (provincia): 19 sezioni su 3.735. Pd 54,4%, PdL 45,6%.

15:35.
Vicenza (comune): 12 sezioni su 112. Pd 53,9%, PdL 46,1%.

15:33.
Mattacchione: “
primi voti scrutinati, PdL in vantaggio a Catanzaro, Pd a Massa-Carrara”.

15:26.
Chris parla di una “proiezione Lollomedia/Termometro Politico” (uhm...), con una copertura del campione del 6%, secondo cui a Vicenza il candidato del PdL (Sartori) sarebbe in vantaggio su quello del Pd (Variati) 51.8% a 48.2%.

15:18.
Gasparri-show a Sky Tg24: “Ma che mi avete chiamato a fare, se non avete neanche un exit-poll falso da commentare?”.


15:07. Altre previsioni, a urne chiuse. Nem0 (di Profeta in Patria):
Rutelli 51,2% Alemanno 48,8%. Owi: "male che vada, Alemanno secondo e Rutelli penultimo!".

14:51.
Le parole d'ordine di Veltroni, secondo le agenzie di stampa, all'uscita dal loft: “Riflettere, lavorare, comunicare”. Se oggi Cicciobello non vince, a Veltroni potrebbe rimanere solo la seconda che ha detto.


14:34. Diretta video su Sky Tg24. Non stop elettorale su Clandestinoweb.

14:26. Ci siamo quasi. Ecco i siti dove seguire lo spoglio in diretta: Ministero dell'Interno, Rai.it, Corriere.it, Repubblica.it.

13:50.
Pausa pranzo.

13:48. Nick mormora di un house poll: "Alemanno 51,3 - 53,3 Rutelli 46,7 - 48,7. Margine errore 1%". Un margine d'errore piuttosto basso, se si tratta davvero di un sondaggio. Pirata Romano non ci crede neppure un po'.

13:28. Pirata Romano: Rutelli 50,2% Alemanno 49,8%.

13:23. L'analisi dei ballottaggi su Affari Italiani.

13:02. Off Topic, ma neanche troppo. Goffredo Bettini ha invitato il Pd a "tenere botta", ma "il problema è: Veltroni è in grado di tenere botta?'. Il Riformista in un editoriale non firmato (quindi attribuibile al direttore Antonio Polito) che apre la prima pagina del giornale, risponde così alle critiche rivolte dal leader democratico al quotidiano. Un editoriale che al di là della premessa ("Noi vogliamo bene a Walter Veltroni") non risparmia critiche. La prima è sui "numeri" del giornale: "I nostri sono piccoli, si sa; anche se non c'è stato un giorno della nostra pur breve storia, neanche il più cupo, neanche quelli in cui a Veltroni piacevamo, da duemila copie. Anzi, dalla Walterloo elettorale in poi affoghiamo nelle copie vendute il dolore per la sconfitta del Pd e al momento non mettiamo limiti alla provvidenza. Se fossimo così insignificanti, Veltroni non ci degnerebbe di tanta attenzione. E se proprio vuol divertirsi a fare l'editore, può provare a chiudere per la seconda volta l'Unità. I nostri numeri sono fatti nostri; ciò che dovrebbe contare è ciò che diciamo. E ciò che stiamo dicendo è che Veltroni ha perso le elezioni". Il quotidiano fa quindi un po' di conti nelle tasche elettorali del Pd di Veltroni, per arrivare alla conclusione che il leader democratico ha perso 138mila voti e che mai il centrosinistra era stato sconfitto in tale misura da Berlusconi: "Il problema dovrebbe dunque essere che fare per evitare il rischio di default tra un anno alle europee". Invece, per Il Riformista, Veltroni "come le vecchie signore che si tolgono gli anni, si aumenta i voti". Un risultato elettorale che Veltroni si intesta come un "trionfo personale": "Qualcuno - osserva l'editoriale - gli dovrà pur dire di scendere dal pero e tornare tra i mortali". Insomma, Veltroni sa o no "tenere botta" come chiede Bettini al partito? "Al momento - è la conclusione del giornale - vediamo solo una gran confusione". (Ansa)

13.00. Ecco perché non ho votato Pli.

12:57. The Slave's Liveblogging.

12:53. "I romani scopriranno questa sera se la Città Eterna eleggerà il suo primo sindaco di destra dopo la caduta del fascismo". Lo scrive il Times in un articolo nel quale si sottolinea che "la questione chiave nella battaglia per Roma è stata la criminalità. Alemanno ha accusato il centrosinistra di dare la sua attenzione a festival cinematografici e ad altri eventi culturali, trascurando la criminalità legata alla presenza di immigrati dall'Est Europa" mentre Rutelli "ha affermato che Alemanno è simpatico ai gruppi estremisti fascisti e al partito 'anti Roma' della Lega Nord, alleato del Pdl". (9 Colonne)

12:44. Noi stasera siamo ospiti in studio a Rai.it. Se volete intervenire via webcam, potete provare qui. Per chi vuole saperne di più, ecco il testo completo dell'ultimo lancio d'agenzia.

Ballottaggi in diretta web. A partire dalle 17 di oggi, i risultati della nuova tornata elettorale saranno trasmessi live sul portale www.rai.it: la formula è quella già realizzata nell'appuntamento del 13-14 aprile quando, per la prima volta, la Rai ha sperimentato un format di web-tv attraverso l'integrazione tra informazione televisiva e comunicazione online. L'analisi e il commento dei risultati saranno arricchiti da una lettura del voto e della partecipazione politica attraverso il mondo della rete, dai blog indipendenti alle iniziative online dei candidati. Ospiti in studio, coordinati da Paolo Corsini di Gr Parlamento, esponenti del mondo dell'informazione e di internet come Mario Adinolfi, Andrea Mancia, Cristina Missiroli, Pierluigi Regoli, Bruno Pellegrini, Andrea Piersanti, Marco Taradash, Luca Tremolada. In collegamento i direttori di Tg1 e Tg2, Gianni Riotta e Mauro Mazza. La redazione di RaiNet News, che coordina l'evento, interverrà per l'aggiornamento dei risultati e per introdurre nel dibattito i commenti dal forum e dai blog. Inoltre, curerà una serie di collegamenti video dai comitati elettorali dei candidati a sindaco di Roma, Francesco Rutelli e Gianni Alemanno. Via webcam parteciperanno anche i blogger dei comuni e delle province coinvolti nei ballottaggi. (Agi)

12:34. Ancora previsioni. Lo Schiavo di Tqv (che blogga qui): "Con affluenza al 65% Fan Idole du Retour 53% - Varenne du Littoire 47% ; al 70% Fan Idole du Retour 51,5% - Varenne du Littoire 48,5% ; al 73% Fan Idole du Retour 49,7% - Varenne du Littoire 50,3%". Osservatore Politico (che scrive su Notizia Politica): Rutelli 51,5% Alemanno 48,5%. Pro Alemao: "Vince Rutelli per 13.000 voti pari al 0,7% e ciò mi dispiace, ma certo che fino alle 18 se la farà sotto Cicciobello". Per la "pancia" di D.K., Alemanno non ce la farà. Ottavio dice Alemanno, con il 52,71%. Antonio Gurrado (visitate il suo blog), dice "sostanziale parità, 50% e 50%, con lo spoglio che va a oltranza, polemiche infinite, notte bianca davanti alla tv e conclusiva vittoria dubbia di Rutelli".

12:17. Altre previsioni. Diego: Rutelli 52,4%, Alemanno 47,6%. Se: Rutelli 48%, Alemanno 51% (e l'altro 1%?) Daniele: Rutelli 55%, Alemanno 45%.

12:15. L'Ing. Rizzo vede davanti Rutelli di una decina di punti. E questo mette di buon uomore Bralic ;)

12:14. Per Nunzio, "quelli dell'Udc se ne sono fregati ed anche gli storaciani non hanno votato come un sol uomo. A meno di vedere un'ondata di abbronzati in Suv ai seggi stamattina lo scenario è pro cicciobello".

12:12. Secondo Shadang, Radio America vede in vantaggio Alemanno (50,3% a 49,7%). Se finisce così, mi porto Shadang in viaggio premio negli Stati Uniti a novembre. (Scherzo!)

12:09. Buona giornata a tutti!

01:07. Wizard: "la diminuzione di affluenza, nei municipi dove Rutelli ha vinto al primo turno con un margine superiore al 10% è stata mediamente del 9,66 %.Dove il margine era compreso fra il 5 e il 10%, la diminuzione è stata del 10,06%; infine dove lo scarto è stato inferiore al 5% o dove addirittura ha vinto Alemanno la diminuzione di affluenza è stata del 10,77%. Naturalmente il calcolo tiene conto solo dei voti di Alemanno e Rutelli e trascura le altre liste". E adesso, buonanotte davvero :)

00:32. Per stanotte chiudiamo qui. Arrivederci a domani, in tarda mattinata.

00:24. L'affluenza a Roma (comune), municipio per municipio. Nelle parentesi, la prima percentuale è quella ottenuta da Rutelli al primo turno, la seconda è quella di Alemanno.

I - 43,07 (48,1 - 38,9)
II - 47,13 (44,4 - 45,0)
III - 44,13 (48,7 - 38,9)
IV - 47,15 (46,1 - 41,0)
V - 48,70 (49,7 - 36,8)
VI - 47,16 (49,7 - 36,0)
VII - 46,90 (46,2 - 38,9)
VIII - 45,03 (42,1 - 42,7)
IX - 48,53 (49,0 - 38,4)
X - 47,79 (48,4 - 37,4)
XI - 47,84 (50,2 - 36,4)
XII - 50,46 (43,4 - 42,6)
XIII - 44,98 (44,4 - 41,1)
XV - 46,63 (45,7 - 40,5)
XVI - 46,19 (48,0 - 39,1)
XVII - 48,65 (46,0 - 42,1)
XVIII - 49,21 (41,9 - 44,0)
XIX - 46,93 (43,6 - 42,1)
XX - 45,27 (36,8 - 50,8)

00:08. Altre previsioni in ordine sparso. Per Bralic vince Rutelli di poco; per Mauro anche (53 a 47), "con molti di estrema sinistra che lo voteranno per la paura del ritorno dei missini!"; Graym vede Alemanno davanti (52 a 48); Anonymous vede favorito Varenne du Littoire; per black&white alla fine Rutelli la spunterà di 20-30mila voti; la previsione di Pitt il Maggiore è più complessa ("Alla fine dico ancora Rutelli.... ma se dei quasi 100mila voti presi da partiti di estrema sinistra, l'astensione anzichè il 6% dovesse essere un 25/30%, cosa non impossibile... ne vedremo delle belle"); secondo Mimmez, "per Alemanno è più sì che no".

23:55. Anda non vuole fare prigionieri. Per Bingo, vince Cicciobello 54 a 46.

23:50. L'astensione colpisce di più il centrodestra o il centrosinistra? Secondo Pitt il Maggiore, nei commenti al post precedente, "l'astensionismo colpisce sicuramente la sinistra radicale, ma probabilmente anche una parte di elettori del centrodestra cui le comunali interessano relativamente".

23:46. Giovanni, nei commenti, nota che a Roma "i numeri dell'affluenza ricalcano alla lettera, quelli del primo turno del 2006, poi arrivò al 66%".

23:38. "Il senatore "umbro" Francesco Rutelli avrebbe dovuto informarsi sul fatto che Radio Radicale, organo di partito, per altro della sua coalizione, ha mandato in onda sia nella giornata di ieri che in quella di oggi diversi suoi interventi pronunciati in campagna elettorale. Se poi lo stesso Rutelli per sua volontà non è intervenuto in diretta, forse sarà stato per una forma di stanchezza o di nervosismo". E' quanto afferma in una nota l'ufficio stampa del candidato del Pdl a sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Esprimere dei giudizi - continua la nota - senza conoscere la realtà dei fatti, è il modo migliore per cadere in imbarazzanti errori. Ma il candidato del centrosinistra avrà tutto il tempo per rifarsi, magari tra il verde della regione in cui è stato eletto". (Ansa)

23:37. Il candidato a sindaco di Roma per il centrosinistra Francesco Rutelli ha chiamato questa sera la redazione di Radio Radicale, ringraziandola per l'esercizio del loro diritto di informazione, che, ha detto in un comunicato, "è un patrimonio di tutti". Rutelli ha, tuttavia, declinato l'invito a intervenire in diretta. "Giudico del tutto inopportuno - ha spiegato il candidato sindaco - l'intervento dei candidati nel giorno del silenzio elettorale e se Alemanno lo ha fatto ha sbagliato". (Ansa)

23:34. "Affluenza ancora in calo in tutta Italia nei ballottaggi per i sette comuni capoluogo. Alle 22 il ministero dell'Interno informa che si sono recati alle urne per il secondo turno delle comunali il 46,258% degli aventi diritto contro il 58,744% del primo turno. Una flessione di circa 11 punti. Queste le affluenze rilevate dal Viminale nei 7 comuni capoluogo: Sondrio 51,702% contro il 63,836% di due settimane fa. Massa 43,727% (61,118%), Pisa 40,944% (64,206%), Vicenza 48,37,231% (54,703%), Viterbo 49,598% (66,385%), Roma 46,880%, (57,451%)". (Apcom)

23:31. "Affluenza ancora in calo alle 22 per i ballottaggi delle elezioni provinciali. Secondo il ministero dell'Interno alle 22 si è recato a votare oltre il 16% in meno degli elettori che hanno votato nel primo turno: il 39,824% contro il 56,517%. Queste le affluenze del Viminale riferite ai ballottaggi per le elezioni amministrative nelle 5 province oggi e domani al voto: Roma 43,178%, due settimane fa era del 58,281%, Asti 34,650% (59,057%), Massa Carrara 35,790% (57,075%), Foggia 29,363% (49,410%), Catanzaro 29,129% (49,476%)". (Apcom)

23:26. Viterbo (comune). Affluenza alle 22.00: 49,5% (66,3% al primo turno).

23:25. Udine (comune). Affluenza alle 22.00: 42,9% (60,7% al primo turno).

23:22. Roma (provincia). L'affluenza, comune per comune.

23:20. Roma (provincia). Affluenza alle 22.00: 43,1% (58,2% al primo turno).

23:16. L'affluenza a Roma, municipio per municipio.

23:11. Roma (comune). Affluenza alle 22.00: 46,9% (57,1% al primo turno).

23:10. Comunali. Affluenza alle 22.00: 46,2% (58,7% al primo turno).

23:07. Provinciali. Affluenza alle 22.00: 39,8% (56,5% al primo turno).

venerdì 25 aprile 2008

Rimonte e maggioranze (strutturali)

«Se fra uno o due anni si tornasse a votare, non mi stupirei che l’Udc sparisse, la sinistra estrema tornasse in Parlamento, e il Pd perdesse fra il 5 e il 10% dei suoi consensi attuali. Sto scherzando, naturalmente, perché chissà quante cose saranno successe nel frattempo. Ma queste tre finte profezie mi aiutano a dire che cosa, secondo me, si nasconde negli ultimi risultati elettorali».
Dell'editoriale scritto oggi da Luca Ricolfi per La Stampa andrebbe vietata la lettura ai quadri dirigenziali del Pd. Prima di tutto per ragioni umanitarie, perché non è simpatico indurre nel prossimo profondi stati di depressione esistenziale. Poi perché sarebbe estremamente più comodo, per i simpatizzanti del centrodestra, che a sinistra continuassero a non avere la più pallida idea di cosa sta accadendo in Italia da ormai un decennio abbondante. Invece Ricolfi, con colpevole ostinazione, continua a voler mettere i “suoi” di fronte alla dura realtà. E a lungo andare si rischia che qualcuno, dalle parti del loft, se ne accorga e prenda le adeguate contromisure. Resta comunque il fatto che il sociologo torinese si conferma essere l'unico analista vicino alla sinistra con la lucidità (e l'onestà intellettuale) necessaria per non restare irretito dalla narrativa fantasy veltroniana. Forse perché, invece che di cinematografia, si occupa di numeri.
«Capisco che i suoi dirigenti non possano che ripetere quel che ripetono: il Pd ha suscitato entusiasmo e speranze, la nostra rimonta è stata formidabile, il risultato finale è buono, in così poco tempo non si poteva fare di più, eccetera eccetera (curioso, comunque, dopo mesi di slogan come «yes we can», o «si può fare»). Però ora abbiamo i dati delle elezioni politiche, i risultati di alcune consultazioni amministrative, le stime dei flussi elettorali. Ebbene, se analizzati con cura quei dati tracciano un quadro un po’ diverso da quello ottimistico che molti vi hanno voluto vedere (eccezione importante, un articolo di Roberto Gualtieri sul Riformista). Primo. L’arretramento della sinistra nel suo insieme è drammatico. Il distacco fra destra e sinistra, che era pari a zero nel 2006, in soli due anni è salito a quasi 11 punti, ed è oggi molto maggiore di quello del 2001, quando Berlusconi stravinse le elezioni (allora il distacco era dell’ordine di 2-5 punti, a seconda del metodo di calcolo). Tanti elettori di sinistra hanno votato a destra, pochi elettori di destra hanno votato a sinistra».
Arretramento drammatico? Distacco superiore a quello del 2001? Flussi elettorali univoci da sinistra verso destra? Gìà, ma non solo...
«Secondo. Della famosa super-rimonta di Veltroni non c’è traccia nei sondaggi della campagna elettorale, che talora segnalano un piccolo recupero, talaltra segnalano addirittura un lieve arretramento. Terzo. Secondo le analisi di flusso, che misurano gli spostamenti effettivi (fra 2006 e 2008), il Pd è riuscito ad attirare da destra a sinistra solo l’1,5% dei voti, per lo più sottraendoli ad An, mentre è parzialmente riuscito nell’opera di “cannibalizzazione” delle altre formazioni di sinistra, estrema e non. Quarto. Se si tiene conto che il Pd, oltre a Ds e Margherita, ha incorporato sotto il proprio simbolo i radicali, i voti del Pd nel 2008 sono di pochi decimali al di sopra di quelli del 2006. Quinto. Sottraendo i voti presi in prestito alla Sinistra Arcobaleno, il risultato del Pd nel 2008 risulta decisamente peggiore di quello del 2006 (-2,8), e ciò vale sia al Nord, sia al Centro, sia al Sud: al netto del «soccorso rosso», il «valore aggiunto» del Pd pare dunque negativo (con tre eccezioni: la circoscrizione Lazio 1, la Basilicata, la Puglia). Ecco perché penso che, se si votasse oggi, il Pd perderebbe colpi e si attesterebbe intorno al 30% (il valore storico del vecchio Pci), mentre la Sinistra Arcobaleno potrebbe anche tornare in Parlamento: per determinare questo esito, infatti, basterebbe che la metà di quanti hanno prestato il loro voto per «fermare Berlusconi» ritirassero il prestito, e decidessero di impiegarlo per garantire la sopravvivenza di una lista di estrema sinistra».
Ricolfi prosegue poi il suo editoriale con un'avvertenza di cui i “berlusconiani” dovrebbero tenere conto:
«(...) la fiducia dell’elettorato di centro-destra in Berlusconi è sempre rimasta decisamente bassa, più o meno ai livelli cui era scesa alla fine del quinquennio 2001-2006. Ciò significa che il repentino e massiccio «spostamento a destra» che appare dai risultati elettorali (oltre 10 punti rispetto al 2006) non è il frutto dell’ennesimo innamoramento degli italiani per Berlusconi, bensì del fatto che il messaggio di Veltroni è risultato ancora meno credibile di quello del suo “principale competitore”».
Ma la conclusione, come è naturale, è riservata alla sinistra:
«Ci sarà tutto il tempo per capire come mai un popolo non certo entusiasta di Berlusconi ha preferito affidarsi per la terza volta a lui piuttosto che mettersi nelle mani di Veltroni. Per riuscire nell’intento, tuttavia, occorrerà dismettere del tutto la retorica dell’autoconsolazione, e cominciare a guardare in faccia i due dati fondamentali del voto del 13 aprile: il risultato della sinistra è stato un disastro, il “valore aggiunto del Pd” resta un teorema in attesa di dimostrazione».
Ineccepibile. Anche se, a voler cercare il più classico dei peli nell'uovo, l'analisi di Ricolfi è un po' carente su almeno un punto: la superiorità strutturale del centrodestra (inteso nel senso più largo possibile) nelle dinamiche elettorali recenti del nostro paese. Chi scrive, aveva sostenuto questa tesi esattamente due anni fa, in un articolo pubblicato da Ideazione dopo la “sconfitta” della CdL alle politiche del 2006. L'articolo si intitolava, significativamente, “Anatomia di una maggioranza”. Si tratta della stessa maggioranza strutturale di cui, nel 2006, molti avevano celebrato una prematura dipartita. Per poi, appena due anni dopo, tornare precipitosamente sui propri passi.

giovedì 24 aprile 2008

Democrats

Hillary vince, ma non ha i numeri

Poco meno di nove punti percentuali di vantaggio (54,3 contro 45,7); poco meno di 200mila voti di distacco; poco meno di quanto sarebbe servito, a Hilllary Rodham Clinton, per riaprire definitivamente la corsa per la nomination democratica. È questo, in estrema sintesi, il verdetto delle elezioni primarie in Pennsylvania. Un verdetto non conclusivo, che rischia di trascinare la “guerra civile” tra Barack Obama e Hillary Clinton fino alla convention di fine agosto che si terrà a Denver, a tutto vantaggio del “terzo incomodo”, John McCain.
Accolta dalle note rock di “I Won’t Back Down” di Tom Petty, Hillary ha spiegato ai suoi sostenitori, nel comizio post-elettorale, che la vittoria è stata «very big» e «very sweet». Ma la larghezza e la dolcezza di questo successo potrebbero non bastarle, visto che Obama è ancora in testa in tutti i “fondamentali” che contano: ha più denaro a disposizione, ha vinto più stati, ha conquistato più voti e conserva ancora un buon vantaggio nel numero dei delegati (pledged e non).

Eppure, considerando che Obama nelle ultime settimane ha speso in Pennsylvania più del doppio della rivale, i numeri di Hillary nel Keystone State non sono affatto da sottovalutare. La Clinton ha, in pratica, ripetuto l’ottima performance di marzo in Ohio: ha dominato tra le donne bianche (+32%), gli over-65 (+26%) e i cattolici bianchi (+42%); è andata molto bene tra gli uomini bianchi (+12%), i protestanti bianchi (+16%), le persone con reddito inferiore ai 50mila dollari annui (+8%) e quelle senza diploma di laurea (+16%); ha confermato la propria superiorità rispetto a Obama tra gli elettori che si autodefiniscono “democratici” (+12%) e gli iscritti ai sindacati (+18%). Negli altri segmenti demografici - primi tra tutti i non iscritti ai sindacati, i laureati, i giovani e i benestanti - Obama si è difeso con onore. Riuscendo a vincere, come spesso gli è accaduto in questo ciclo elettorale, tra gli indipendenti (+10%) e tra gli afroamericani (+78%).

Presa coscienza del fatto che, con ogni probabilità, le sarà impossibile conquistare la maggioranza dei delegati per la convention di agosto (il “numero magico” sarebbe 2.025, e per ora Obama conduce 1.713 a 1.586), Hillary ha da tempo deciso di concentrarsi sui “superdelegati” espressi non tramite le primarie ma direttamente dal partito. Per tirarne dalla propria parte un numero sufficiente, però, deve convincerli di essere più “eleggibile” del rivale alle elezioni di novembre. E non sarà un compito facile, visto l’hype quasi messianico che circonda ormai la figura di Obama. Per riuscire nel suo intento, Hillary deve necessariamente demolire questa “narrativa” obamiama. E si spiega così, più che con il tentativo (fallito) di vincere in Pennsylvania con un margine ancora più largo, l’accelerazione impressa dalla sua campagna alle pubblicità negative contro il senatore junior dell’Illinois.

Un’accelerazione che ha scandalizzato gli editorialisti del New York Times (oltre alla solita Maureen Dowd), che temono come questa escalation dello scontro possa rivelarsi un prezioso regalo per le ambizioni presidenziali di John McCain. Ma Hillary non ha altra scelta (a parte quella, fantascientifica visto il suo carattere, di ritirarsi in buon ordine). Quella che il New York Times chiama «the low road to victory», però, qualche risultato lo sta ottenendo. John B. Judis, sul settimanale The New Republic, bibbia dell’Intellighenzia liberal statunitense, paragona Obama a George McGovern, simbolo della deriva sinistrorsa che condannò alla sconfitta i democratici nel 1972 contro Richard Nixon. Contemporaneamente, E.J. Dionne, sul Washington Post, si chiede se il senatore dell’Illinois sia più somigliante ai Kennedy (John F. o Robert, a scelta) oppure ad Adlai Stevenson, un altro “perdente di successo” che nel 1952 e nel 1956 uscì con le ossa rotte dai confronti con Dwight Eisenhower. Questi paralleli storici, oltre ad essere vagamente iettatori (per la sinistra americana) sono indicativi di un trend negativo d’immagine che non può non preoccupare per Obama.

Hillary, sia chiaro, non è ancora riuscita ad invertire la dinamica della corsa, che resta largamente favorevole a Obama. Ma può guardare con rinnovata fiducia alle prossime elezioni primarie in programma. In North Carolina (6 maggio) la folta comunità afroamericana dello stato garantirà senz’altro una larga vittoria ad Obama, ma la composizione demografica di Indiana (sempre il 6 maggio) e West Virginia (13 maggio) sembra invece molto più favorevole alla Clinton. Senza contare che, rispetto ai primi mesi di primarie, lo stesso elettorato di Obama sta - lentamente ma inesorabilmente - scivolando verso sinistra. In Wisconsin e Virginia, tanto per fare un esempio, il senatore dell’Illinois aveva battuto la Clinton tra gli elettori che si consideravano “moderati” o “abbastanza conservatori”. In Pennsylvania, invece, è stata l’ex First Lady a dominare in questi segmenti, mentre Obama ha ricevuto la quantità maggiore di voti tra i “very liberal”. Stessa dinamica per quanto riguarda gli elettori democratici più religiosi. I casi sono due. O Obama ha bruscamente cambiato il proprio profilo politico nelle ultime settimane. Oppure, ed è assai più probabile, gli elettori si sono gradualmente accorti di quali siano le reali posizioni di questo “Kennedy del XXI secolo”.

(oggi su Liberal quotidiano)

martedì 22 aprile 2008

Tra i due litiganti, McCain gode

Barack Obama e Hillary Rodham Clinton continuano a darsele di santa ragione. John McCain ringrazia e si augura che la “guerra civile” interna alla sinistra americana continui per tutta l’estate. E’ questo lo “stato dell’arte” delle elezioni presidenziali statunitensi nel giorno delle primarie democratiche in Pennsylvania. Primarie che, secondo gli istituti di ricerca, dovrebbero vedere l’affermazione dell’ex First Lady, in vantaggio di circa 6 punti percentuali nella media degli ultimi sondaggi. In questa media, però, convivono risultati assai diversi tra loro, perché si oscilla dai 3 punti di distacco registrati da Public Policy Polling ai 10 di Zogby e Suffolk, passando per i 5 di Rasmussen Reports e Mason-Dixon, i 6 di Survey Usa e i 7 di Strategic Vision.

Come ha spiegato bene John McIntyre su Real Clear Politics, non si tratta di semplici bizantinismi numerici, ma di percentuali che possono fare la differenza per il futuro della campagna elettorale democratica. McIntyre ipotizza cinque diversi scenari. 1) Obama vince in Pennsylvania: la corsa è definitivamente chiusa. 2) La Clinton vince in Pennsylvania, ma con meno di 5 punti percentuali di scarto: la corsa non è formalmente chiusa, ma di fatto è ormai segnata a favore di Obama. 3) Hillary vince con uno scarto tra i 6 e i 9 punti: rimane lo status quo, che naturalmente favorisce il front-runner Obama, soprattutto con la convention democratica che continua ad avvicinarsi inesorabilmente. 4) Hillary vince con 10-13 punti di vantaggio: la Clinton rimane l’underdog, ma le sue chance di vincere la nomination crescono considerevolmente. 5) Hillary vince con più di 14 punti di vantaggio: la corsa si trasforma radicalmente, con la Clinton che può iniziare a puntare ad una vittoria nel computo del voto popolare; in questo scenario, secondo McIntyre, può accadere di tutto. Anche che né Hillary né Obama riescano a conquistare la nomination del partito.

L’esatta proporzione della probabile vittoria di Hillary in Pennsylvania, insomma, potrebbe incidere – pesantemente – sui prossimi mesi della corsa verso la Casa Bianca. Anche perché, sullo sfondo del duello democratico, si staglia il profilo sempre più minaccioso di John McCain. Mentre Hillary e Obama continuano a scambiarsi reciprocamente accuse violentissime, in quello che somiglia sempre di più ad un incontro di wrestling non truccato, McCain cresce costantemente in tutti i sondaggi nazionali. Secondo il tracking quotidiano di Rasmussen Reports, McCain ieri aveva 5 punti percentuali di vantaggio su entrambi i candidati democratici. Ma, in ogni caso, non c’è più un istituto di ricerca in tutti gli Stati Uniti pronto a scommettere, come due o tre mesi fa, in una tranquilla passeggiata dei democratici alle elezioni di novembre. Come spiega il direttore di Roll Call, Stuart Rothenberg, su The Rothenberg Political Report, il senatore repubblicano dell’Arizona “sta diventando progressivamente più competitivo ogni giorno che passa”. “E per i Repubblicani – scrive Rothenberg – una gara competitiva per la Casa Bianca è molto di più di quanto si aspettassero fino a qualche settimana fa, visto che tutti prevedevano una vittoria di proporzioni colossali per i democratici. Oggi, invece, un numero sempre maggiore di repubblicani (e anche qualche democratico) inizia addirittura a pensare che McCain possa vincere in novembre, attraendo una quantità sufficiente di democratici bianchi e giocando sull’inesperienza e sulle posizioni troppo di sinistra del senatore dell’Illinois”.

Questo non significa, naturalmente, che la corsa per McCain sia ormai in discesa. Prima o poi, lo scambio di cortesie tra Hillary e Obama è destinato a finire, per lasciare spazio al fuoco di fila “unificato” dei democratici nei confronti del senatore dell’Arizona. Allo stato attuale, siamo davanti ad una sorta di “corsa a tre”, in cui due candidati si insultano quotidianamente a tutto beneficio del terzo. Dopo la Pennsylvania, tra un mese, o addirittura dopo la convention di Denver di fine agosto, il partito democratico ritroverà magicamente la propria unità d’intenti nel fronteggiare la minaccia repubblicana (anche se “moderata” come quella rappresentata da McCain). E la dinamica della corsa potrebbe cambiare precipitosamente. Intanto, però, l’eroe della Guerra in Vietnam può approfittare del tempo che gli stanno graziosamente concedendo i suoi avversari democratici. Per evitare gli scontri da pollaio (si può dire “pollaio”, o è razzista/sessista?) delle ultime settimane. E per consolidare la propria immagine di leader e il proprio status “presidenziale”. McCain, insomma, può decidere il proprio ritmo preferito senza essere trascinato in dispute scelte da altri. Proprio quello che, per ora, Hillary e Obama non possono permettersi.

(domani su Liberal quotidiano)

Grand Prix du Ballotage/2

Ci riferiscono dal Dipartimento Ippico di Varenne che Fan Idole du Retour sarebbe in testa nel Grand Prix du Ballotage di Roma. I suoi 40mila spettatori di vantaggio su Varenne du Littoire (che equivalgono a un paio di secondi di distacco) sarebbero, dunque, circa la metà di quelli accumulati durante il primo turno del Grand Prix. Ma l'aspetto più singolare di tutta la corsa è che la scuderia di Varenne vede in vantaggio Fan Idole du Retour, mentre quella di Fan Idole vede in vantaggio Varenne du Littoire. Tutti parlano di due secondi di vantaggio, insomma, ma non è chiaro chi sia in testa.

lunedì 21 aprile 2008

Grand Prix du Ballotage

Pare, si dice, si mormora, che nel Grand Prix du Ballotage che si svolgerà a Roma nel weekend i due cavalli rimasti in gara - Varenne du Littoire e Fan Idole du Retour - siano molto, molto vicini. Qualcuno, addirittura, vede in leggero vantaggio Varenne du Littoire (il distacco sarebbe di un paio di secondi, secondo un organizzatore vicino alla scuderia Fan Idole): un risultato francamente impensabile soltanto una settimana fa.

giovedì 17 aprile 2008

Flussi

Su Popolari Liberali, l'analisi dei flussi elettorali di Poggi & Partners pubblicata (parzialmente) oggi da Libero. Qui il documento completo, con i dati regione per regione, nel quale tra l'altro si scopre che "l’Udc ha ottenuto alle elezioni politiche del 2006 2.580.190 voti (pari al 6.8% dei voti). Di questi 1.006.231 (pari al 39.0%) ha votato nel 2008 per la PdL. Di conseguenza, dei 2.050.319 voti ottenuti dal partito di Casini alle elezioni politiche del 2008 ve ne sono 453.284 di nuovi elettori (pari al 22.1% dell’elettorato Udc)". In pratica, se questi numeri si avvicinano alla realtà, l'Udc ha perso un milione di elettori storici per guadagnarne mezzo milione di nuovi (e probabilmente più "volatili"). Se Casini non gioca bene le (poche) carte che gli sono rimaste in mano, nei prossimi anni il Centro rischia di scomparire dalla geografia del sistema politico italiano.

Swg, Varenne e Varenne du Nord


Nel suo instant-poll realizzato immediatamente dopo il voto, i numeri di Swg erano molto simili a quelli reali usciti dalle urne. Con una sola, pesante, eccezione. Il PdL, che l'istituto di ricerca diretto da Roberto Weber vedeva intorno al 33%, in realtà ha conquistato oltre il 4% in più dei consensi. Molto buona, invece, soprattutto se comparata con le analisi degli altri istituti, la performance di Swg rispetto alla Lega Nord. Del resto, il nostro amico Jim Ryun lo aveva previsto anche prima del voto. Clicca sull'immagine per scaricare il file powerpoint completo con i commenti di Weber.

Sondaggio Digis: le priorità del governo


Sondaggio post-elezioni di Digis (per Sky Tg24) sulle priorità del governo. Clicca sull'immagine per scaricare il pdf completo.

martedì 15 aprile 2008

Amministrative

23:59. Mannheimer, a Porta a Porta, fa finta di aver già studiato i flussi elettorali della Sinistra Arcobaleno. Forse farebbe meglio a ripassare le addizioni, perché non azzecca un risultato dal 25 ottobre 1854. (buona notte a tutti)

23:47. Pitt il maggiore nei commenti: "Per le amministrative faccio notare che dopo un turno di stop, Brescia sta tornando al PdL. Non è ancora sicura: a circa 66% dello spoglio, il candidato PdL Paroli è al 51,12%". Interviene Snorri: "Brescia non 'torna' al centrodestra. Ha avuto Corsini (1992-1994), Martinazzoli (1994-199, nuovamente Corsini (1998-200, entrambi del centrosinistra. E' una nuova conquista".

23:43. Provincia di Roma. Dati ufficiali (3339 sezioni su 3735): Zingaretti (Pd-Sa-Idv-Bonino-Cons.-Civiche) 47,00%; Antoniozzi (PdL-Mpa-Civiche) 37,05%; Bontempo (Destra) 4,69%. Nota. Con Antoniozzi, al primo turno, ci vincevo pure io.

23:38. Comune di Roma. Dati ufficiali (807 sezioni su 2600): Rutelli (Pd-Sa-Idv-Bonino-Cons.-Civiche) 46,01%; Alemanno (PdL-Mpa-Civiche) 40,27%; Storace (Destra) 3,39%; Ciocchetti (Udc) 3,17%. Nota. Domanda: più sconfitto Storace o Ciocchetti? Risposta: il più sconfitto è Cicciobello. Ballottaggio insidioso (secondo le proiezioni il distacco sarebbe addirittura inferiore a quello dei dati reali scrutinati finora).

23:35. Regione Sicilia. Dati ufficiali (5299 sezioni su 5300): Lombardo (PdL-Mpa-Udc) 65,35%; Finocchiaro (Pd-Idv-Sa) 30,38%; Alfano (Amici di Grillo) 2,43%; Razza (Destra) 1,60%. Nota. Un milione di voti di vantaggio su un totale di meno di tre milioni di voti scrutinati. Imbarazzante.

23:31. Regionali Friuli. Dati ufficiali (1371 sezioni su 1378): Tondo (PdL) 53,83%; Illy (Pd) 46,17%. La accendiamo. Nota. Stratosferica prestazione di Tondo contro l'apparenetemente imbattibile Illy: quasi 60mila voti di vantaggio. Un massacro che va oltre ogni previsione.

18:40.
Regionali Friuli.
Dati ufficiali (1118 sezioni su 1378): Tondo (PdL) 53,38%; Illy (Pd) 46,62%.

16:41.
Regionali Friuli.
Proiezioni Consortium per SkyTg24: Tondo (PdL) 51,9%; Illy (Pd) 48,1%.
Regionali Sicilia. Dati ufficiali (5130 sezioni su 5300): Lombardo (PdL-Mpa-Udc) 65,5%; Finocchiaro (Pd-Idv-Sa) 30,3%; Alfano (Grillo) 2,4%; Razza (Destra) 1,6%.

Varenne!

lunedì 14 aprile 2008

Elezioni Politiche 2008. Liveblogging finale

Liveblogging leggero fino alle 15.00. Poi tutti i numeri dello spoglio delle schede in tempo reale. Segnalate notizie, curiosità, corse ippiche e tentativi di doping nei commenti. I più interessanti verranno pubblicati nel post, che sarà aggiornato in senso cronologico inverso (gli aggiornamenti più recenti in alto).

02:45.
Liveblogging chiuso. La discussione prosegue qui (non per me, perché vado a nanna!) :) Arrivederci a domani. E grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questa splendida cavalcata.

02:40. CAMERA. Risultati quasi definitivi (60.787 sezioni su 61.062)
PDL 37,3%
LEGA NORD 8,3%
MPA 1,1%
TOTALE BERLUSCONI 46,7%
PD 33,2%
IDV 4,3%
TOTALE VELTRONI 37,5%
UDC 5,6%
SA 3,0%
DESTRA 2,4%
SOC. 0,9%
PCL 0,5%
SC 0,4
SVP 0,4%
FERRARA 0,3%
B.COMUNE 0,3%
FN 0,2%
PLI 0,2%
CONS. 0,2%

02:34. SENATO. Risultati quasi definitivi
(59.832 sezioni su 60.048)
PDL 38,1%
LEGA NORD 8,0%
MPA 1,0%
TOTALE BERLUSCONI 47,2%
PD 33,7%
IDV 4,3%
TOTALE VELTRONI 38,0%
UDC 5,6%
SA 3,2%
DESTRA 2,0%
SOC. 0,8%
PCL 0,5%
SC 0,4
B.COMUNE 0,3%
PLI 0,3%
FN 0,2%
CONS. 0,2%

02:31.
Riepilogo del Senato, da Snorri nei commenti: "Il Viminale dà 141 seggi già assegnati al cdx. Mancano Lazio e Sicilia, che, nelle peggiori ipotesi, dovrebbero dare 29 seggi. Quindi siamo già a 170. In più in Sicilia c'è odore di extraseggio, e un paio di seggi esteri li assegnerei al cdx...".

02:16. God Bless Israel (h/t: Gio).

02:09.
Camera Nazionale: 60.735 sezioni su 61.062. PdL+Lega 46,758%; Pd+Idv 37,602%; Udc 5,603%; Sa 3,086%; Destra 2,432%, Socialisti 0,980%.

02:07. Senato Nazionale: 59.816 sezioni su 60.048. PdL+Lega 47,297%; Pd+Idv 38,042%; Udc 5,676%; Sa 3,214%; Destra 2,099%, Socialisti 0,870%.

02:02. Senato Lazio (5.221 sezioni su 5.235): PdL 44,2%; Pd 41,3%; Udc 4,8%; Destra 3,1%; Sa 3,2%, Socialisti 0,7%. Cappotto.

01:29. Senato Lazio (5.194 sezioni su 5.235): PdL 44,2%; Pd 41,4%; Udc 4,7%; Destra 3,1%; Sa 3,2%, Socialisti 0,7%.

01:27. Camera Nazionale: 60.351 sezioni su 61.062. PdL+Lega 46,7%; Pd+Idv 37,6%; Udc 5,5%; Sa 3,0%; Destra 2,4%, Socialisti 0,9%.

01:25. Senato Nazionale: 59.712 sezioni su 60.048. PdL+Lega 47,2%; Pd+Idv 38,0%; Udc 5,6%; Sa 3,2%; Destra 2,0%, Socialisti 0,8%.

01:24. Scusate l'interruzione.

22.58. Senato Lazio (4.777 sezioni su 5.235): PdL 44,3%; Pd 41,3%; Udc 4,7%; Destra 3,1%; Sa 3,2%, Socialisti 0,7%.

22:25.
Senato Lazio (4.145 sezioni su 5.235): PdL 44,0%; Pd 41,4%; Udc 4,8%; Destra 3,1%; Sa 3,2%, Socialisti 0,7%.

22:23.
Senato Liguria (definitivo): PdL 44,1%; Pd 43,o%.

22:06. Camera Nazionale: 46.868 sezioni su 61.062. PdL+Lega 46,3%; Pd+Idv 37,9%; Udc 5,4%; Sa 3,0%; Destra 2,4%, Socialisti 0,9%.

22:02.
Senato Nazionale: 55.222 sezioni su 60.048. PdL+Lega 47,1%; Pd+Idv 38,1%; Udc 5,6%; Sa 3,2%; Destra 2,0%, Socialisti 0,8%.

21:55.
La proiezione di Pitt il Maggiore per il Senato nei commenti: “PdL+Lega+Mpa = 171; Pd+IdV+Svp+Uv = 134; Udc = 4. Manca il voto estero che direi 2/3 PdL; 2/3 Pd; 1 Pallaro. Casini sono incerto, ma credo che prenda il 3° seggio in Sicilia; e gli dò un seggio anche in Calabria. In caso contrario ne avrebbe 2 in più il Pd. In Campania ho osato dare un extra seggio al PdL... è incerto, ma si può prendere”. Qui la tabella completa.

21:50. Mancano due sezioni in Liguria, con quasi 10mila voti di vantaggio per PdL+Lega. La accendiamo?

21:45. Senato Lazio (4.145 sezioni su 5.235): PdL 44,0%; Pd 41,4%; Udc 4,8%; Destra 3,1%; Sa 3,2%, Socialisti 0,7%.

21:30.
Da Chris, nei commenti, il vantaggio attuale del Pdl al Senato, regione per regione: Lombardia: +24% Piemonte: +10% Veneto: +23% Liguria: +1% Friuli: +12% Emilia: -13% Toscana: -16% Marche: -8% Umbria: -11% Lazio: +2.5% Abruzzo: +3% Basilicata: -7% Calabria: +7.5% Campania: +17% Molise: -3% Puglia: +12% Sardegna: +3% Sicilia: +24.5%.

21:28. Senato Lazio (4.044 sezioni su 5.235): PdL 43,9%; Pd 41,6%; Udc 4,8%; Destra 3,1%; Sa 3,1%, Socialisti 0,7%.

21:26.
Senato Nazionale: 52.952 sezioni su 60.048. PdL+Lega 47,1%; Pd+Idv 38,2%; Udc 5,6%; Sa 3,2%; Destra 2,0%, Socialisti 0,8%.

20:56.
Senato Liguria (1.793 sezioni su 1.799): PdL 44,1%; Pd 43,1%.

20:54.
Senato Lazio (3.704 sezioni su 5.235): PdL 43,9%; Pd 41,5%; Udc 4,8%; Destra 3,1%; Sa 3,3%, Socialisti 0,7%.

20:31. Senato Lazio (3.340 sezioni su 5.235): PdL 43,9%; Pd 41,6%; Udc 4,8%; Destra 3,2%; Sa 3,3%, Socialisti 0,7%.

20:30.
Senato Liguria (1.766 sezioni su 1.799): PdL 44,1%; Pd 43,0%.

20:16.
Senato Lazio (3.121 sezioni su 5.235): PdL 43,8%; Pd 41,7%; Udc 4,8%; Destra 3,1%; Sa 3,3%, Socialisti 0,7%.

20:03. Senato Lazio (2.934 sezioni su 5.235): PdL 43,8%; Pd 41,7%; Udc 4,8%; Destra 3,2%; Sa 3,3%, Socialisti 0,7%.

20:01. Senato Liguria (1.726 sezioni su 1.799): PdL 43,9%; Pd 43,2%.

19:38. Senato Lazio (2.736 sezioni su 5.235): PdL 44,0%; Pd 41,5%; Udc 4,8%; Destra 3,2%; Sa 3,3%, Socialisti 0,7%.

19:26. Senato Liguria (1.688 sezioni su 1.799): PdL 43,9%; Pd 43,2%.

19:38.
Senato Lazio (2.309 sezioni su 5.235): PdL 44,2%; Pd 41,4%; Udc 4,8%; Destra 3,2%; Sa 3,2%, Socialisti 0,7%.

19:37. Senato: 39.383 sezioni su 60.048. PdL+Lega 46,5%; Pd+Idv 38,7%; Udc 5,6%; Sa 3,2%; Destra 2,0%, Socialisti 0,9%.

19:26. Senato Liguria (1.628 sezioni su 1.799): PdL 43,7%; Pd 43,5%.

19:23.
Senato Lazio (2.212 sezioni su 5.235): PdL 44,2%; Pd 41,4%.

19:20.
Senato: 34.340 sezioni su 60.048. PdL+Lega 46,6%; Pd+Idv 38,7%; Udc 5,6%; Sa 3,3%; Destra 2,1%, Socialisti 0,9%.

19:17. Ultima proiezione Consortium per la Camera: PdL+Lega 45,2%; Pd+Idv 39,1; Udc 5,3%; Sa 3,4%; Destra 2,8%; Socialisti 0,8%.

19:12.
Camera: 10.239 sezioni su 61.062. PdL+Lega 44,2%; Pd+Idv 39,9%; Udc 5,0%; Sa 3,2%; Destra 2.4%; Socialisti 0,8%.

19:10. Senato: 32.744 sezioni su 60.048. PdL+Lega 46,5%; Pd+Idv 38,9%; Udc 5,6%; Sa 3,3%; Destra 2,1%, Socialisti 0,9%.

18:56. Proiezioni Ipsos sulla Camera prima della pausa. PdL+Lega 46,4%; Pd 38%; Udc 5,6%; Sa 3,1%; Destra 2,5%; Socialisti 0,9%; Altri 3,5%.

18:51. Mi prendo una mezz'oretta di fiato. Ci vediamo dopo :)

18:47. 1.446 sezioni su 5.235 al Senato nel Lazio: PdL 45,8%; Pd 39,7%.

18:44. Senato: 26.519 sezioni su 60.048. PdL+Lega 46,3%; Pd+Idv 39,2%; Udc 5,5%; Sa 3,3%; Destra 2,1%, Socialisti 0,9%.

18:34. Senato: 24.047 sezioni su 60.048. PdL+Lega 46,1%; Pd+Idv 39,3%; Udc 5,5%; Sa 3,3%; Destra 2,1%, Socialisti 0,8%.

18:31.
Camera: 4.028 sezioni du 61.062. PdL+Lega 42,2%; Pd+Idv 41,2%; Udc 4,9%; Sa 3,4%; Destra 2,4%; Socialisti 0,8%.

18:21.
Senato: 20.789 sezioni su 60.048. PdL+Lega 45,9%; Pd+Idv 39,4%; Udc 5,4%; Sa 3,2%.

18:17. Senato: 18.045 sezioni su 60.048. PdL+Lega 45,9%; Pd+Idv 39,5%; Udc 5,4%; Sa 3,3%; Destra 2,1%, Socialisti 0,8%.

18:14. Secondo le proiezioni regionali Consortium, Varenne vince tutti i Grand Prix in bilico ad eccezione della Liguria.

18:11. Nuova proiezioni Senato di Consortium per Sky Tg24 (copertura 62%): PdL+Lega 46,4%; Pd+Idv 37,9%; Udc 5,7%, Sinistra arcobaleno 4,7%; Destra 2,4%; Ps 0,7%, Sinistra critica 0,4%.

17:55. Senato: 11.165 sezioni su 60.048. PdL+Lega 45,5%; Pd+Idv 40,0%; Udc 5,2%; Sa 3,3%; Destra 2,0%, Socialisti 0,8%. (dal sito di Repubblica)

17:51. Seconda proiezione Ipsos per le reti Mediaset. Senato: PdL+Lega 47,0%; Pd+Idv 38,5%; Udc 5,7%; Sa 3,1%; Destra 2,1%; Socialisti 0,8%.


17:20. Le proiezioni consolidano il vantaggio del centrodestra. Il sito del Ministero dell'Interno è down.

17:13. Seconda proiezione Consortium per Sky Tg24: PdL+Lega 44,9%; Pd+Idv 38,1%; Udc 5,7%.; Sa 4,8%.

17.10. Proiezione Ipsos per le reti Mediaset. Senato: PdL+Lega 47,2% Pd+Idv 38,1% Udc 5,6% Sa 3,3% Destra 2,1% Socialisti 0,8%.

17:01. Senato: 4.096 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,6%; Pd+Idv 42,0%; Udc 5,0%; Sa 3,5%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

17:01. Senato: 3.310 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,6%; Pd+Idv 42,1%; Udc 5,0%; Sa 3,5%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

16:58. Senato: 2.808 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,3%; Pd+Idv 42,4%; Udc 4,9%; Sa 3,5%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

16:56. A una prima, superficiale, analisi dei dati disaggregati per regione, mi sembra che il crollo della Sinistra Arcobaleno sia ditribuito in maniera abbastanza uniforme su tutto il territorio nazionale. Buone notizie per il PdL.

16:50. Senato: 2.317 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,2%; Pd+Idv 42,4%; Udc 5,0%; Sa 3,5%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

16:48. Prime proiezioni Consortium per Sky Tg24. Senato: PdL+Lega 43,7%; Pd+Idv 39,1%; Udc 5,8%, Sa 4,9%.

16:45. Senato: 1.629 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,5%; Pd+Idv 42,2%; Udc 4,9%; Sa 3,4%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

16:38. Senato: 1.237 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,0%; Pd+Idv 42,8%; Udc 4,9%; Sa 3,5%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

16:36. Con quasi mille sezioni scrutinate (poche, ma non pochissime), il Pcl di Ferrando e Sinistra Critica prendono, insieme, più dell'1%. Mi sa che Bertinotti non ha fatto un grande affare a buttar via la falce e martello. Colgo l'occasione per ammettere, in anticipo, di aver toppato alla grande la previsione su General du Pommeau. E non avete idea di quanto sia contento ad aver toppato :)

16:35. Senato: 951 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,9%; Pd+Idv 41,6%; Udc 5,1%; Sa 3,4%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

16:31. Senato: 703 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,1%; Pd+Idv 41,9%; Udc 5,0%; Sa 3,5%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

16:30. Seguite lo speciale elezioni su Ideazione.com.

16:28. Senato: 498 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 42,9%; Pd+Idv 43,0%; Udc 4,8%; Sa 3,5%; Destra 2,0%, Socialisti 0,7%.

16:21. Senato: 371 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 43,0%; Pd+Idv 42,7%; Udc 4,8%; Sa 3,6%; Destra 2,0%, Socialisti 0,8%.

16:19. Liveblogging di Giuseppe Lombardo su Neocon Italiani.

16:18. Senato: 242 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 42,2%; Pd+Idv 44,0%; Udc 4,3%; Sa 3,7%; Destra 1,9%, Socialisti 0,8%.

16:16. "Gli exit poll sono un ottimo strumento per fare il gioco del “fumo e specchi”, cioè creano una gran confusione. Cerchiamo di emergere dal polverone e fissare alcuni punti". Mario Sechi, da leggere.

16:11. Senato: 77 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 48,5%; Pd+Idv 37,6%; Udc 5,0%; Sa 3,0%; Destra 2,0%, Socialisti 0,8%, Pli 0,5%.

16:08. Senato: 50 sezioni (su 60mila): PdL+Lega 48,6%; Pd+Idv 37,6%; Udc 5,1%; Sa 3,0%; Destra 1,9%, Socialisti 0,8%, Pli 0,5%.

16:02. Senato: 27 sezioni su 60mila! PdL+Lega 45,8 Pd+Idv 40,1.

15:54. Previsione Lorien per il Senato (non confermata): PdL 167 seggi al Senato.

15:48. Una domanda: ma secondo voi qualcuno (anche nel centrodestra) ha capito che i simpattizzanti di Varenne dovrebbero firmare con il sangue per la conferma di questi exit poll?

15:46. Affluenza al Senato 82,1%. Dato positivo per il Pd.

15:32. Recuperiamo le previsioni dei lettori di The Right Nation sui seggi PdL al Senato, preparatevi a una serata di sfottimenti :) Magnifico 181 Emiliano dal Friuli 179 Ottavio 174 Vindago 174 Shadang 173 Fabri 172 artigliere 172 iJack 171 krentak 170 laveraverità 170 Loca 170 Angel 169 Lele 169 Graym 168 Esteban 167 Evaristo 167 Claudio 166 maggie 166 Gurrado 165 Alex 165 Generale Franco 164 Ismael 164 Promano Rodi 164 ciccio 163 -jm- 163 axx 162 captain dyce 161 jeanguzo 160 max 159 andreino 158 grifone 153 Giangi 151 antoniodapadova 147.

15:13. Facciamo finta che questi exit-poll siano veri. Se il 5% della Sa è distribuito in maniera abbastanza uniforme sul territorio nazionale, Berlusconi governa per 5 anni (se vuole).

15:10. Grandi urla di giubilo dei sinistri nei commenti. Fossi in loro, aspetterei almeno i primi dati reali.

15:04. Secondo questi exit poll (Consortium per Sky Tg24), il Pd sarebbe il primo partito italiano. Exploit della Lega (7%) e dell'Idv (4,5%).

15:02. Camera: PdL+Lega 42; Pd+Idv 40; Udc 5,5; Sa 4,5.

15:00. Primi exit poll del Corriere. Senato: PdL+Lega 42,5; Pd+Idv 39,5; Udc 5,5; Sa 5.

14:58. Siamo tornati online con mezzi di fortuna (pcanywhere e il server di un amico). Via alla giostra dei numeri!

14:29. Altri numeri nei commenti, sempre dall'uscita degli ippodromi. Fan Idole 37% Fan Idole delle Procure 4/5% Varenne 35% Varenne du Nord 8% General du Pommeau 4-5% Ipson de Mormal 5% Igor Brick 3-4%.

14:05. Perdonatemi, ma in redazione ho grossi problemi con l'adsl Telecom (che credo siano diffusi su buona parte del territorio nazionale). Cercheremo di riprendere il liveblogging prima possibile.

13:34. Scusate il ritardo (riunione di redazione più lunga del previsto). Girano numeri come un in un frullatore impazzito. Gli ultimi (in teoria raccolti all'uscita degli ippodromi), darebbero una forchetta del 40/44 per Varenne e una del 38/42 per Fan Idole. Varenne du Nord intorno al 7, Fan Idole delle Procure al 4, crollo di General du Pommeau, prestazione decorosa di Ipson de Mormal. Sapete tutti quanto siano inaffidabili i dati raccolti all'uscita dagli ippodromi, ma questo si mormora.

11:10. Le previsioni dei lettori di The Right Nation sui kg di biada conquistati da Varenne al Grand Prix di Miss Palace: Ottavio 174 - captain dyce 161- Claudio 166 - andreino 158 - artigliere 172 - laveraverità 315 (!) - maggie 166 - Alex 165 - Vindago 174 - axx 162 - Promano Rodi 164 - Giangi 151 - Angel 169 - Gurrado 165 - max 159 - magnifico 181. Il prossimo update verso le 12.30 (adesso scappo in redazione): seguite la biada-mania nei commenti.

11:03. Situazione stabile secondo i bookmaker inglesi e i mercati virtuali di InTrade. Varenne stabilmente oltre l'80%, Fan Idole appena sopra il 10%.

10:59. Qualche minuto fa mi ha telefonato Simone per segnalarmi un fenomeno strano in Friuli. Pare che il dato dell'affluenza alle Regionali sia molto più basso di quello per Camera e Senato. Come se il 4-5% dei cittadini friulani si fosse rifiutato di ritirare la scheda per le Regionali. Mi sembra un numero davvero troppo alto. Cosa sta accadendo?

10:57. Buon giorno a tutti! :) Dalle mie parti il cielo è di un azzurro intenso. Sembra il colore della scuderia di Varenne.

00:49. Magari sono falsi (anche se sembrano "costruiti" bene), però un tale dal nome "Nick" ha pubblicato qui (in fondo agli oltre 1000 commenti) una serie di presunti ordini d'arrivo nazionali e regionali, secondo cui la "forchetta" di Varenne a Mount Citor oscilla tra il 44,2 e il 45,7, mentre Fan Idole balla tra il 38,3e il 39,8 (75% di copertura del campione). Questo distacco garantirebbe a Varenne 167/173 sacchi di biada a Miss Palace. Nei Grand Prix regionali più incerti, invece, Varenne sarebbe davanti di pochissimo in Basilicata, di poco in Liguria e Sardegna, di parecchio in Calabria. Mentre Fan Idole sarebbe davanti di un crine di cavallo nel Lazio (0,2) e di pochissimo nelle Marche e negli Abruzzi. Per i dettagli, scavate qui e qui. E non credeteci troppo :) Buonanotte a tutti. A domani.

00:41. Da Gino, il link all'intercettazione della telecronaca del Grand Prix d'Amerique.

00:34. Grazie a Ottavio, le differenze nell'affluenza alle 22.00 tra il 2008 e il 2006, regione per regione, provincia per provincia.

Piemonte -4,75 Torino -5,92 Biella -5,15 Vercelli -3,81 Cuneo -3,56 Alessandria -3,48 Verbano-Cusio-Ossola -3,45 Novara -2,91 Asti -2,74 Valle d'Aosta -3,62 Aosta -3,62 Lombardia -3,12 Mantova -4,72 Varese -3,82 Cremona -3,55 Lecco -3,48 Como -3,37 Milano -3,21 Pavia -3,11 Lodi -3,06 Monza e della brianza -2,96 Brescia -2,59 Sondrio -2,23 Bergamo -2,2 Trentino Alto Adige -3,83 Trento -4,45 Bolzano -3,17 Veneto -3,98 Vicenza -4,82 Belluno -4,79 Venezia -4,49 Rovigo -4,19 Treviso -3,76 Verona -3,59 Padova -3,07 Friuli Venezia Giulia -5,36 Gorizia -6,86 Trieste -6,66 Pordenone -4,82 Udine -4,68 Liguria -6,01 Genova -7,11 La Spezia -5,37 Imperia -5,3 Savona -3,64 Emilia Romagna -4,85 Ravenna -5,61 Bologna -5,21 Parma -5,11 Rimini -5,1 Piacenza -4,86 Reggio nell'Emilia -4,65 Modena -4,41 Forlì-Cesena -4,31 Ferrara -4,23 Toscana -4,74 Lucca -5,92 Livorno -5,31 Pistoia -4,96 Prato -4,59 Massa-Carrara -4,58 Grosseto -4,53 Firenze -4,39 Siena -4,19 Pisa -4,13 Umbria -3,96 Terni -3,97 Perugia -3,96 Marche -4,85 Ancona -6,13 Ascoli Piceno -4,8 Macerata -4,64 Pesaro e Urbino -4,37 Fermo -2,88 Lazio -5,1 Roma -5,54 Rieti -5,12 Frosinone -3,83 Latina -3,82 Viterbo -3,72 Abruzzo -4,22 Teramo -4,73 Chieti -4,69 L'Aquila -4,03 Pescara -3,36 Molise -5,94 Campobasso -5,98 Isernia -5,84 Campania -3,65 Napoli -4,28 Salerno -3,48 Caserta -3,23 Avellino -2,52 Benevento -0,85 Puglia -3,34 Barletta-Andria-Trani -5,32 Brindisi -4,82 Taranto -4,74 Lecce -4,72 Foggia -2,44 Bari -1,17 Basilicata -5,29 Matera -6,53 Potenza -4,65 Calabria -4,29 Reggio calabria -6,77 Cosenza -5,52 Crotone -3,34 Catanzaro -0,68 Vibo Valentia 0,62 Sicilia -1,12 Ragusa -5,81 Trapani -3,81 Caltanissetta -3,72 Enna -3,24 Siracusa -2,58 Catania -0,97 Agrigento -0,88 Messina 0,06 Palermo 1,4 Sardegna -5,48 Nuoro -7,12 Oristano -6,37 Medio Campidano -5,51 Sassari -5,42 Cagliari -5,34 Carbonia-Iglesias -4,8 Olbia-Tempio -4,74 Ogliastra -3,42

00:17. 17mila visitatori unici, 24mila pagine viste, più di mille commenti nell'ultimo post. Forse è il caso di cambiare di aprire un liveblogging nuovo :)

domenica 13 aprile 2008

Elezioni Politiche 2008. Liveblogging domenica

Liveblogging leggero per questa prima giornata di voto. Segnalate notizie, curiosità e misfatti nei commenti. I più interessanti verranno pubblicati nel post, che sarà aggiornato in senso cronologico inverso (gli aggiornamenti più recenti in alto).

23:51. "Le 10 province con la peggiore affluenza rispetto al 2006: Nuoro (Unione), Genova (Unione), Gorizia (Unione), Reggio Calabria (Unione), Trieste (CdL), Matera (Unione), Oristano (CdL), Ancona (Unione), Campobasso (Unione), Torino (Unione)Le 10 province con la migliore affluenza rispetto al 2006: Palermo (CdL), Vibo Valentia (Unione), Messina (CdL), Catanzaro (Unione), Benevento (Unione), Agrigento (CdL), Catania (CdL), Bari (CdL), Bergamo (CdL), Sondrio (CdL). Mi sembra abbastanza evidente, da questi ed altri dati, che l'astensionismo sia tendenzialmente più marcato nelle aree che nel 2006 votarono Unione, rispetto a quelle che votarono CdL". Krentak, nei commenti.

23:38. "Agenti della Digos hanno denunciato un 23enne di Siracusa che aveva fotografato la scheda nella cabina elettorale. Il giovane ha usato un cellulare che ha richiamato l'attenzione dei presenti al seggio. Il 23enne è stato denunciato per inosservanza delle norme sulla segretezza della espressione del voto nelle consultazioni elettorali". (Italpress)

23:28. Differenza affluenze regionali rispetto alle Politiche 2006 (in ordine decrescente): Liguria -6,01 Molise -5,94 Sardegna -5,48 Friuli -5,36 Basilicata -5,29 Lazio -5,14 Marche -4,85 Emilia Romagna -4,86 Piemonte -4,75 Toscana -4,74 Calabria -4,28 Abruzzo -4,22 Veneto -3,98 Umbria -3,96 Trentino -3,83 Campania -3,65 Valle d'Aosta -3,62 Puglia -3,34 Lombardia -3,12 Sicilia -1,12. (h/t: Ottavio)

23:21. "In un seggio di Barra una elettrice si è vista rispondere da un presidente di seggio che aveva già votato. La donna, che ha sporto regolare denuncia alla locale stazione dei carabinieri, ha dovuto insistere ripetutamente per esercitare il proprio diritto". Lo rende noto il parlamentare e commissario di Forza Italia a Napoli, Paolo Russo". (Italpress, via GM)

23:02. Bralic, nei commenti: "Le roccaforti del PdL tengono meglio di quelle del Pd come affluenza. Le favorevoli al PdL hanno affluenza in linea con quella nazionale, in particolare il Piemonte, ha nella provincia di Torino un picco di astensioni. Incerte: piuttosto alti i valori di astensione. punterei lo sguardo su Liguria -6,1 con Genova a -7,2 e soprattutto le Marche -4,9 con Ancona (sx) a -6,1 e Fermo (dx) a -2,9. Nel Lazio (-4,2) questa differenza è lieve, Roma (sx) -4,5, Latina (dx) -3,7. Roccaforti Pd: mi verrebbe da dire che tengono. In realtà l'impressione delle 22 è che in umbria anche siamo a -4 e questo porta 3 valori su 4 sopra la media nazionale. fa eccezione l'Emilia Romagna a -3,2. In particolare la Toscana scivola a -4,7. Ribadisco la mia impressione: defezioni ovunque ma più a sinistra". UPDATE. Corretto il dato di Ravenna, la media emiliana reale è -4,8% (h/t: Chris)

22:58. Sul sito del Ministero degli Interni il dato, quasi definitivo (8081/8101), dell'affluenza alle 22.00: 62,7% (contro il 66,5% del 2006). Nota: il dato del 2006 di Ravenna è sbagliato (dovrebbe essere 72% non 62%)

22:38. "Nella scuola elementare di via Foscolo a Rozzano, comune al confine con Milano, si sta votando dalle 20.30 con l'illuminazione delle torce a causa della mancanza di energia elettrica. Lo ha affermato, via telefono all'Ansa, l'europarlamentare Mario Borghezio. 'Il segretario provinciale della Martesana Marco Rondini - ha spiegato Borghezio - ci ha comunicato questo problema. C'è qualcosa di sospetto o di strano perché è una zona dove la Lega prende tanti voti'. Lo stesso Rondini, raggiunto via cellulare, ha detto che 'la cosa strana e' che la luce manca solo nell'istituto e certamente così è un problema soprattutto per gli anziani". (Ansa). In America fanno i brogli elettronici, noi siamo ancora a quelli elettrici...

22:34. Con i dati di 7.458 su 8.101 comuni, l'affluenza alle 22.00 è del
63,089% (conto il 67,062% del 2006).

22:19. Liveblogging di Antonio Gurrado su Scribacchiature.

21:50. Pausa bimbi. Ci vediamo tra una mezz'ora.

21:48. Liveblogging anche da Daw.

21:33. "Ci giungono notizie che in alcuni comuni i sindaci del Pd, con la scusa di essere rappresentanti di lista, si fanno trovare all'ingresso dei seggi, con ben in evidenza il simbolo del Partito democratico". Lo denuncia la Lega in un comunicato. "Non è dato sapere - si legge nella nota - cosa dicono alle persone che accolgono. Ricordiamo che fare campagna elettorale a liste aperte è reato e che stare fuori dal seggio è una grave scorrettezza. Prendiamo atto che gli esponenti del Pd, anche quelli istituzionali, non sono capaci di essere corretti.Il ministro Amato intervenga immediatamente". (Apcom)

20:51. Pausa cena.

20:44. "Per le elezioni della Camera dei Deputati, alle ore 19 ha votato il 48,68% degli aventi diritto, contro il 52,16% delle precedenti consultazioni del 2006". (Italpress)

20:25. "L'arcobaleno tracciato su un disegno dalla mano ingenua di un bambino, e rimasto affisso in un'aula adibita a seggio, richiama il simbolo di un partito e per questo deve essere rimosso. Lo ha preteso un rappresentante di lista del Pdl. L' episodio è avvenuto a San Giuliano, frazione del comune di Arezzo. Il rappresentante di lista ha fatto notare il disegno al presidente di seggio che lo ha fatto togliere". (Ansa). Ovvero, i cretini non hanno colore politico.

19:58. Dati dell'affluenza alle 19.00, regione per regione, provincia per provincia. Il primo numero è la percentuale del 2008, il secondo è la percentuale del 2006.

ITALIA
48,914
52,269

PIEMONTE
50,070
54,661
ALESSANDRIA
49,344
52,806
ASTI
47,345
51,239
CUNEO
50,980
54,427
NOVARA
54,082
56,261
TORINO
49,078
54,640
VERCELLI
51,446
55,657
BIELLA
53,434
58,514
VERBANO-CUSIO-OSSOLA
51,784
56,123

VALLE D'AOSTA
48,104
51,877
AOSTA
48,104
51,877

LOMBARDIA
56,854
59,766
BERGAMO
61,335
63,136
BRESCIA
59,132
61,531
COMO
55,721
59,190
CREMONA
59,633
62,131
MANTOVA
54,510
58,744
MILANO
55,222
58,182
PAVIA
52,006
54,718
SONDRIO
53,597
56,324
VARESE
54,837
59,172
LECCO
58,978
61,903
LODI
59,280
61,552
MONZA E DELLA BRIANZA
59,056
62,021

TRENTINO ALTO ADIGE
55,230
57,881
BOLZANO
58,400
60,471
TRENTO
52,240
55,447

VENETO
55,406
58,676
BELLUNO
50,280
52,483
PADOVA
56,830
59,856
ROVIGO
53,419
57,082
TREVISO
55,141
57,863
VENEZIA
54,473
58,071
VERONA
55,775
58,828
VICENZA
56,714
60,883

FRIULI VENEZIA GIULIA
50,785
55,250
GORIZIA
52,098
57,614
UDINE
50,198
54,054
TRIESTE
48,417
53,817
PORDENONE
53,208
57,504

LIGURIA
49,674
55,581
GENOVA
48,814
56,035
IMPERIA
48,405
52,971
LA SPEZIA
50,003
55,109
SAVONA
53,035
56,483

EMILIA ROMAGNA
58,044
62,089
BOLOGNA
59,954
64,579
FERRARA
59,400
62,654
FORLI'-CESENA
58,803
62,262
MODENA
59,605
62,591
PARMA
54,093
57,707
PIACENZA
55,817
59,806
RAVENNA
56,528
62,053
REGGIO NELL'EMILIA
59,242
63,281
RIMINI
53,301
58,288

TOSCANA
54,436
58,277
AREZZO
55,034
58,599
FIRENZE
58,153
61,541
GROSSETO
51,272
54,553
LIVORNO
53,783
59,027
LUCCA
49,845
55,015
MASSA-CARRARA
47,102
51,957
PISA
54,199
57,491
PISTOIA
53,521
57,517
SIENA
56,143
58,728
PRATO
56,318
59,834

UMBRIA
53,823
55,783
PERUGIA
54,307
56,424
TERNI
52,495
54,038

MARCHE
51,067
55,146
ANCONA
49,007
54,982
ASCOLI PICENO
50,709
55,148
MACERATA
50,754
54,431
PESARO E URBINO
53,752
56,828
FERMO
51,907
53,297

LAZIO
48,288
51,401
FROSINONE
47,950
50,321
LATINA
48,886
51,559
RIETI
47,958
52,025
ROMA
48,023
51,521
VITERBO
49,084
52,151

ABRUZZO
45,508
50,204
CHIETI
41,329
48,238
L'AQUILA
47,009
49,688
PESCARA
47,043
50,706
TERAMO
47,899
52,850

MOLISE
42,326
47,991
CAMPOBASSO
42,517
47,836
ISERNIA
41,836
48,388

CAMPANIA
40,217
42,854
AVELLINO
42,981
44,228
BENEVENTO
45,772
45,425
CASERTA
39,867
42,258
NAPOLI
38,927
42,255
SALERNO
41,440
43,735

PUGLIA
40,012
42,710
BARI
41,800
42,483
BRINDISI
39,872
44,176
FOGGIA
35,297
36,444
LECCE
44,046
48,470
TARANTO
37,815
41,608
BARLETTA-ANDRIA-TRANI
34,671
38,793

BASILICATA
39,181
42,264
MATERA
37,548
41,278
POTENZA
40,017
42,772

CALABRIA
36,845
39,565
CATANZARO
40,439
42,302
COSENZA
37,836
41,320
REGGIO CALABRIA
32,066
35,884
CROTONE
35,248
36,967
VIBO VALENTIA
42,144
40,784

SICILIA
38,574
40,231
AGRIGENTO
35,384
35,648
CALTANISSETTA
33,696
36,283
CATANIA
39,723
40,876
ENNA
32,576
34,444
MESSINA
41,868
42,409
PALERMO
40,472
40,509
RAGUSA
38,176
44,484
SIRACUSA
38,090
40,047
TRAPANI
39,826
43,100

SARDEGNA
38,706
43,109
CAGLIARI
40,103
45,057
NUORO
37,897
42,897
SASSARI
37,220
40,196
ORISTANO
38,041
43,898
CARBONIA-IGLESIAS
37,522
41,670
MEDIO CAMPIDANO
39,877
44,837
OGLIASTRA
36,597
39,870
OLBIA-TEMPIO
39,550
43,103

19:52. Scusate il ritardo, ma per dare il mio etto di biada a Varenne ho dovuto fare la fila (perché le sezioni erano distribuite male, non per l'alta affluenza...).

18:17. Berlusconi +8 (e Veltroni -8) su InTrade (politics/italian politics).

18:11. Liveblogging anche da Stefano "Free 9" Scardovi (e Manteblog).

18.00. Oltre a mettere insieme il solito paio d'etti di luoghi comuni su Berlusconi, il Los Angeles Times descrive Veltroni, nel suo articolo di oggi sulle elezioni italiane, come un "ex comunista che ha cercato di lanciarsi come un agente di cambiamento, malgrado sia da decenni in politica". Qualcuno faccia sapere al LAT (il peggior quotidiano degli Stati Uniti) che si tratta di un grave errore! Uòlter non è mai stato comunista! O no?

17:45. Sunday Surprise. "Anche gli imprenditori del settore turistico italiano sono pronti a scendere in campo per salvare Alitalia. Lo ha annunciato a 'Domenica In Attualità' - riferisce un comunicato stampa del programma di Raiuno - il presidente di Confturismo e Federalberghi, Bernabò Bocca. Nel corso di un'intervista rilasciata a Monica Setta, il presidente del gruppo Sina Hotel (oltre 100 milioni di euro di fatturato) ha spiegato: 'Qualora la trattativa con Air France non dovesse andare in porto, credo che da parte degli operatori del turismo sia un dovere valutare Alitalia anche da un punto di vista commerciale'.'Sono pronto ad impegnarmi come imprenditore con il mio gruppo - assicura Bocca - e spero ci si siano molti colleghi interessati ad investire in un piano industriale serio che salvaguardi l'italianità della compagnia aerea".

17:36. "Momenti di concitazione nel seggio elettorale di San Giovanni, a Ceppaloni (Benevento), durante il voto di Sandra Lonardo Mastella: il cellulare del presidente del Consiglio della Regione Campania ha infatti squillato proprio in quel momento. Un rappresentante di lista del centro destra, a questo punto, ha fatto mettere a verbale l'episodio. Sul posto è intervenuta la Digos, che ha accertato però che si trattava di un telefonino privo di fotocamera, e quindi di quelli non vietati dalla legge. 'E' un telefonino di servizio e privo di fotocamera così come è stato ufficialmente accertato', ha spiegato all'Ansa la Lonardo". (Ansa)

17:21. Odore di rimonta.






17:11. "E' gravissimo che per tutta la notte ed anche questa mattina siano stati inviati degli sms di propaganda elettorale dal numero di centralino 45454 che invitavano al voto per il Partito democratico". A denunciarlo è Loredana De Petris senatrice dei Verdi ed esponente della Sinistra l'Arcobaleno. "Anche a me - riferisce in una nota Loredana De Petris - sono arrivati diversi messaggi in cui si leggeva 'Loredana, è indispensabile vincere nel Lazio al Senato, pertanto ti chiedo il voto al Partito democratico su tutte e 5 le schede. (firmato) Nicola Galloro' oppure 'nel Lazio ce la possiamo veramente fare, soprattutto al Senato. Convinci un indeciso. Vota e fai votare Partito Democratico. (firmato) Daniela Valentini' ed ancora 'E' indispensabile vincere nel Lazio al Senato. Passaparola a tutti via sms: vota e fai votare Partito Democratico. (firmato) Michele Meta'. 'Si tratta - osserva la senatrice dei Verdi - di gravissime violazioni del silenzio elettorale imposto dalla legge. Le autorità competenti intervengano immediatamente per evitare che queste violazioni proseguano e per impedire che la serenita' dei cittadini venga continuamente turbata in un momento cosi' delicato come quello delle elezioni". Morale: le leggi valgono solo per i "moralmente inferiori".

17:02. "Cappuccino elettorale, domani a Washington, per gli esperti americani che vogliono seguire in diretta i risultati del voto in Italia.L'ambasciatore d'Italia a Washington, Gianni Castellaneta, ha organizzato per domani mattina, nella sede della rappresentanza diplomatica, un 'Italian Election Day Cappuccino', che vedrà esperti americani e italiani dibattere in presa diretta l'andamento dei primi risultati e delle proiezioni di voto. Il mattino di Washington corrisponde infatti al pomeriggio di Roma, quando si avranno le prime indicazioni all'andamento del voto. Al dibattito parteciperanno politologi americani come Michael Barone (American Enterprise Institute), E.J. Dionne (Brookings Institution) ed Edward Luttwak (Csis). E' previsto un collegamento in diretta con la Rai. All'iniziativa parteciperanno numerosi esponenti della Casa Bianca, del Dipartimento di Stato e di altre istituzioni americane interessati per necessità di lavoro ad avere un immediato panorama dell'andamento delle elezioni". (Ansa)

16:58. Il calcio è uno sport sopravvalutato.

16:04. Ci vediamo alla fine delle partite.

16:02. I sondaggisti mettono le mani avanti sugli exit-poll. "No al toto risultati e a cronache dove gli exit poll sono trattati come l'arrivo dei cento metri in atletica: queste elezioni sono troppo delicate e il numero di indecisi è troppo alto per poter giocare con i numeri. Serve un atto di responsabilità da parte di tutti per tutelare gli elettori e per evitare inutili e dannose polemiche". Questo l'appello che Assirm, l'associazione che rappresenta attualmente 47 fra i maggiori Istituti italiani di ricerche di mercato, sondaggi di opinione, ricerca sociale lancia all'alba dell'apertura delle urne. "La bandierina sulla cima della montagna la si pianta solo quando la si è effettivamente raggiunta - sottolinea Cecilia Gobbi, Direttore Generale di Assirm - e lo stesso vale per queste elezioni: non si sa quale sarà l'effettiva affluenza alle urne, ci si trova di fronte alla presenza di elettori reticenti, per non parlare del fatto che vi è un numero elevato di liste e molti partiti che si presentanoin modo nuovo all'elettorato o per la prima volta". Date queste premesse, Assirm invita ''alla cautela nella lettura dei dati degli exit poll che sono, cosa che va spiegata con chiarezza all'opinione pubblica, dei dati di tendenza e non il risultato finale del voto. Quello si avrà solo quando arriverà la comunicazione ufficiale da parte del Mistero degli Interni''. (Adnkronos)

15:57. "Non sappiamo ancora quale sarà il risultato finale, ma sicuramente non vi sarà quel crollo di affluenza alle urne che i più avevano pronosticato. La frusta dell'antipolitica da una parte e la non entusiasmante offerta politica dall'altra, a cui va aggiunta una campagna elettorale che quando non è stata noiosa è stata disgustosa, dove ha prevalso un messaggio propagandistico a discapito dell'informazione, non ha piegato il senso civico ed il forte legame che gli italiani hanno con il voto. (...) In questo caso sarà interessante vedere quante saranno le schede bianche e nulle e sono pronto a scommettere che saranno di più di quelle del 2006. D'altronde è giusto così, la giornata elettorale è la festa della democrazia, e questo impegno degli italiani mi mette grande allegria, vedere che un paese si mette in fila ordinatamente ed esprime la propria opinione civilmente è la cifra del livello di civiltà di una nazione". (Luigi Crespi, Clandestinoweb)

15:56. Massimo Mutarelli ne segna uno per Varenne! :)

15:04. E' iniziata Lazio-Siena. Ci vediamo alla fine del primo tempo.

15:03. Dopo aver votato, il candidato sindaco a Roma del centrosinistra, Francesco Rutelli, "si è recato a fare la spesa al supermarket di via Beethoven e successivamente, insieme alla moglie e alle figlie Monica e Serena, si è recato a messa nella sua parrocchia dell'Eur". (Agi) I numeri dei sondaggi sono vietati, i numeri dell'Auditel li vieteranno presto. L'informazione in Italia si è ridotta a questo: farci sapere in quale supermercato va a fare la spesa Cicciobello.

15:00. "Lunedì alle 15 in punto, orario di chiusura dei seggi, il quotidiano online Affaritaliani.it fornirà gli instant poll realizzati dalla Swg. Un'ora dopo, alle 16, Affaritaliani.it diffonderà nuovi instant poll, questa volta sia per la Camera sia per il Senato, con l'indicazione dei seggi a Palazzo Madama per le due principali coalizioni. I dati verranno divulgati sul sito all'indirizzo www.affaritaliani.it anche attraverso una diretta web - la prima del genere in Italia - guidata dal direttore Angelo Maria Perrino, che fornirà l'aggiornamento degli instant poll in collegamento con l'Swg di Trieste.Verranno comunicati in tempo reale anche i dati ufficiali dello spoglio delle schede provenienti dal Viminale. Previsti anche commenti e interviste, nonché interventi di esponenti politici, i commenti dei lettori di Affaritaliani.it che potranno intervenire attraverso appositi blog". (9 Colonne)

14:52. "Tutti a ridere per il manager Telecom convinto che a Waterloo Napoleone abbia vinto. Ieri su Repubblica il teorico della superiorità della razza di sinistra sul resto del mondo, cioè Michele Serra, ha scritto che "il cristiano energumeno e razzista sogna la rivincita di Lepanto". Peccato che, come fa notare oggi Andrea Marcenaro sul Foglio, a Lepanto, i cristiani agli islamisti "fecero un culo tanto". (Camillo, via Gio)

14:49. "Forte calo dell'affluenza a Roma per il voto alla Camera. Alle 12, in base ai dati diffusi dal Viminale, nella capitale si era recato alle urne il 16,012%, oltre 3 punti e mezzo in meno rispetto al 19,616% registrato nel 2006. Da segnalare, al contrario, il boom di votanti a Trieste, dove è già andato ai seggi il 18,366%, quasi 7 punti in più dell'11,749% delle precedenti politiche. E anche a Bari la percentuale di votanti risulta più elevata: 15,076% contro il precedente 13,130%. In tutte le altri grandi città prevale il segno meno: a Milano ha votato alle 12 il 17,888% (19,113% nel 2006), a Torino il 16,020% (17,826%), a Venezia il 18,474% (19,715%), a Genova il 19,690% (22,116%), a Bologna il 23,505% (25,917%), a Firenze il 20,061% (22,766%), a Napoli il 14,182% (15,437%), a Palermo il 12,679% (13,966%) e a Cagliari il 15,630% (17,836%)". (Agi)

14:42. "Per le elezioni provinciali, alle ore 12 ha votato il 14,286 per cento degli aventi diritto, contro l'11,309 per cento degli elettori registrato nelle precedenti elezioni". (Ansa).

14:33. "In segno di protesta contro il sistema politico un imprenditore di Sorrento (Napoli) ha tagliato in piccoli pezzi la scheda rosa per esprimere il suo voto alla Camera e l'ha mangiata all'interno del seggio. E' accaduto poco dopo le 13 presso l'Istituto Veneto nel cuore di Sorrento.L'uomo, 41 anni e imprenditore di un'azienda che produce limoncello, è stato denunciato in stato di libertà, ai sensi dell'articolo 100 della legge elettorale - Dpr 361, del 1957. L'elettore, dopo che il presidente di seggio gli ha consegnato la scheda rosa, con molta calma ha iniziato a strapparla in piccoli pezzi e li ha poi messi in bocca per mangiarli. I poliziotti, presenti all'interno della scuola, hanno avvisato il personale del commissariato di Sorrento che ha provveduto a condurre l'uomo in ufficio per poi denunciarlo in stato di libertà". (Apcom)