martedì 2 ottobre 2007

The Jesus-Hillary Machine

(...) Il gran capo della Jesus Machine, James Dobson, è irremovibile. Non si è mai trattenuto dal giudicare irricevibile la candidatura di Giuliani, così come quella di John McCain. I dubbi sul mormonismo di Mitt Romney e sulla sua recente, e sospetta, conversione ai temi sociali, portano a diffidare anche dell’ex governatore del Massachusetts. Non convince nemmeno Fred Thompson.
La "conferenza a porte chiuse del Council for National Policy" di cui ha scritto oggi Christian Rocca su Il Foglio (qui il link all'articolo su Camillo) sulla scia delle rivelazioni di WordNetDaily e Salon.com, fa senza dubbio riflettere chi ha a cuore le sorti della Right Nation. La destra religiosa, in sostanza, avrebbe deciso di "scomunicare" Rudolph Giuliani, minacciando addirittura la creazione di un terzo partito nel caso in cui Rudy riuscisse a conquistare la nomination per il GOP. Ora, che i social conservatives siano insoddisfatti delle candidature espresse, fino ad oggi, dal campo repubblicano è perfettamente legittimo (anche se, a nostro avviso, nel caso dell'America's Mayor si tratta di una presa di posizione ideologica poco ancorata alla realtà dei fatti). Sempre legittimo, ma assai più incomprensibile e ai limiti del masochismo, invece, è che alcuni "portavoce" di una delle fazioni che compongono la big tent del GOP si prendano la responsabilità di spianare la strada alla candidatura di Hillary-pure-evil-Rodham-Clinton alla Casa Bianca soltanto perché gli attuali front-runner repubblicani, a loro giudizio, soddisfano soltanto "due requisiti su tre" della piattaforma classica del partito.

Qualcuno dovrebbe insegnare a questi signori (e magari anche a qualche figuro di casa nostra) che la politica è sempre una "scelta del male minore". E che in un mondo perfetto potremmo avere la soddisfazione di disegnare un candidato ideale ed accompagnarlo per mano nelle sue mirabolanti e fantastiche avventure, mentre in questo mondo imperfetto in cui ci ritroviamo a vivere, l'obiettivo deve essere quello di cercare il candidato-meno-imperfetto con le maggiori chance di vittoria.

Chi scrive, sostiene ferocemente la candidatura di Giuliani alle primarie del GOP, malgrado alcuni punti di contrasto con la sua storia politica e la sua piattaforma elettorale (soprattutto sull'interpretazione del secondo emendamento e parzialmente sull'aborto). Ma, parliamoci chiaro, mi basta sentire l'odore di Hillary per iniziare a sentire l'irrefrenabile impulso di fornicare con Rudy. Alla francese.

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