RightNation
lunedì 31 ottobre 2005
Al fianco di Israele, per la libertà e la democrazia
"Tocqueville sottoscrive e partecipa alla fiaccolata che testimonierà, sotto la sede dell’ambasciata iraniana di Roma, la volontà di combattere contro ogni forma di razzismo, di democidio, di totalitarismo. Tocqueville riunisce più di 500 blog di area liberale, conservatrice e riformatrice. La community è nata grazie al supporto della rivista Ideazione. Siamo sinceramente lieti della partecipazione del segretario DS on. Piero Fassino, ma nello stesso tempo esprimiamo gravi preoccupazioni per l’ondata neorazzista anti-israeliana e anti-americana che infanga da troppo tempo molte testate giornalistiche e molti movimenti sedicenti “progressisti” e “pacifisti” di tutto il mondo e dell’Italia. Non abbiamo dimenticato che, al tempo delle stragi della seconda Intifada, c’era chi scriveva sul secondo quotidiano italiano che la “questione ebraica” si sarebbe meglio risolta col “trasferimento degli ebrei” in Africa o Argentina, e disprezziamo il razzismo antiamericano che si respira in ogni articolo di troppa stampa. Ci sentiamo tutti israeliani e siamo al fianco di quel popolo che è stato martoriato in Europa e dall’Europa solo pochi decenni fa, e che oggi vive sotto minacce verbali gravissime e minacce nucleari ancora peggiori. La difesa, la liberazione, la tutela del popolo iraniano e dei cittadini del sud del Mediterraneo, devono passare attraverso la diffusione dei princìpi democratici liberali; la crescita economica di quelle popolazioni sarà possibile solo con una netta cesura delle relazioni pericolose con i loro leader aguzzini".
venerdì 28 ottobre 2005
Best Steyn Ever
Mark Steyn is the best columnist on Earth. And this, published on the Spectator, is the best article written in the last months (non only by him). Here the comments on FreeRepublic. A short excerpt follows: "[...] I enjoy the politics of personal destruction as much as the next chap, and one appreciates that it’s been a long time since the heady days when Dems managed to collect the scalps of both Newt Gingrich and his short-lived successor within a few short weeks. But, as I’ve said before, one reason that the Democratic party is such a bunch of losers is because they’re all tactics and no strategy. Let’s suppose they succeed in destroying DeLay, Frist, Libby and a bunch of other names the majority of Americans aren’t familiar with. Then what? Several analysts are suggesting that the 2006 elections are shaping up like 1994, when Newt’s revolution swept the Democratic old guard from power. It’s a bit early for my reckless election predictions, but I’d bet on the Republicans holding both the House and Senate. Though the electorate was disgusted by the sheer arrogance of Democrat corruption, 1994 wasn’t just a throw-the-bums-out spasm [...]. Au contraire, it was also a throw-the-bums-in election. Voters liked the alternative — a coherent conservative agenda. It’s quite possible that the electorate will have a throw-the-bums-out attitude to the Republicans in 12 months’ time, but I’d say it’s almost completely unfeasible that they’ll be in a mood to throw the Dems in. There are not a lot of competitive Congressional districts and those that are are mostly in Democrat blue states that, if not yet red, are turning distinctly purple. The Dems’ big immovable obstacle remains their inability to articulate a set of ideas that connects with the electorate".
Corte Suprema: tutto da rifare
Harriet Miers gives up and (almost every) Conservative breathes a sigh of relief. Now we'll see if Bush understands how dangerous is it to go against his own electoral base. In RealClearPolitics' short-list, Camillo chooses Michael McConnell. We don't dislike also Michael Luttig. While Nickie Goomba bets on Janice Rogers Brown. In any case, these are three excellent candidates.
MSM: National Review, Washington Post, Fox News, New York Times, The Times, USA Today, Tech Central Station.
Blogosphere: Michelle Malkin, Hugh Hewitt, Instapundit, Patterico's Pontifications, ScotusBlog, Captain's Quarters, The Volokh Conspiracy, The Jawa Report, Newsbusters, Musing Minds, Cao's Blog, Stop the ACLU, Wizbang, The Political Teen, ProfessorBainbridge, Poliblog, Confirm Them, Rhymes with Right, Shot in the Dark, La Shawn Barber, Polipundit, Ankle Biting Pundits, Below the Beltway, Decision '08, California Conservative, Right Wing Nut House, Outside the Beltway, Gall&Wormwood, Conservative Outpost, Point Five, All Things Beautiful, Donkey Stomp.
LuttazziGate/3. The Best of
"Luttazzi ha creduto di spaventare i suoi oppositori con una campagna aerea e dall'alto [...] ma ha fallito: [...] perchè i suoi oppositori, che per caratteristiche operano una sorta di guerriglia (pochi, nascosti, efficaci, intervengono solo quando le condizioni li favoriscono, etc.), non soffrono questo genere di incursioni". (2twins)
"Il famoso comico [...] ha appena aperto un blog; ma guai a dirgli che le cose che scrive non piacciono e sopratutto guai a firmare i post con l'indirizzo del proprio blog. Zut, via, i commenti vengono velocemente cancellati dallo staff del blog (un blog ha uno staff? Bah!). [...] ecco il peggior aspetto della censura: i censurati l'imparano subito". (Francesco Nardi)
"I Troll hanno un nuovo leader [...] E’ sbarcato da poco sulla Rete e crede di essere ancora in televisione, libero di fare il diffamatore senza contraddittorio" (Robinik)
"Mai mettersi contro i gemelli. Mai." (Walking Class)
"Se a Daniele Luttazzi piace la merda sono semplicemente affari suoi, ma se vuole darla a mangiare anche a noi, allora la cosa mi riguarda eccome". (Zigurrat)
"Sorpreso a censurare i commenti dei lettori del suo blog alla sua balzana ricostruzione del Cia-gate, Luttazzi ha accampato più scuse di Kate Moss beccata a sniffare la coca". (No Way)
"Di questo scivolone di Luttazzi temo si sia sentito il botto". (Il blog di Federico)"Tutto intento a dimostrare gli inciuci americani e i tentativi di coprire gli errori fatti lui censura, fa l'errore, e poi tenta di coprire il maltolto con smentite che non reggono alla prova dei fatti.
Questo si che è giornalismo serio". (L'angolo della politica di JJ)
"Luttazzi ci lancia contro violente invettive del tipo 'Così giovani, già complici dei crimini di Bush'.
Domanda ai lettori: e invece lui che è comunista, quanti crimini ha sulla coscienza?". (Italian Libertarians)
"[...] Resta il fatto che sul tuo post i lettori devono riscostruire i commenti cancellati dalla cache di Google. Forse, le scuse, prima, avresti dovuto farle tu". (Aghenor)
"Luttazzi, comico militante, coprofago per esigenze di scena, presunto martire dell’infame regime berlusconiano, ha indossato i panni dell’agit-prop, nonché – lui sì – del censuratore. Ma non fateglielo mai notare: potrebbe rispondervi, indignato, che siete dei neo-con". (Dall'altra parte)
"Stasera va in onda Rockpolitik, di Adriano Celentano, il difensore di tutti i censurati. KrilliX [...]è certa che tra gli ospiti ci sarà aa, uno dei titolari del blog 2twins, recentemente censurato da Luttazzi. O no?". (Krillix)
"(dalle 10 scuse di Luttazzi per i commenti cancellati sul suo blog) Il mio blog ha le stesse regole del blog di Costa & Ale, basta informarsi prima di commentare". (Watergate2000)"Evito ulteriori parole, Luttazzi si commenta da solo". (Ingegnerblog)
giovedì 27 ottobre 2005
LuttazziGate/2
Dettagli e commenti su: 2twins, Robinik, Ingegnerblog, Gino, No Way, Italian Libertarians, Aghenor, Kagliostro, Parbleu!, Oggi, Alef, Dall'altra parte, Il Giulivo (dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei).
*English translation will be available soon*
mercoledì 26 ottobre 2005
Funny Troll
*English translation will be available soon*
LuttazziGate
*English translation will be available soon*
Double Standard [reloaded]
Geoffrey Dickens is right. As he writes on Newsbusters (the fantastic Media Research Center's blog), when Pat Robertson asked for the United States to think about assassinating the Venezuelan dictator Hugo Chavez, media chased him like a pack of rabid wolves, but when Al Franken "jokes" about the execution of Bush, Rove and Libby (he did it again yesterday on NBC, after Letterman), nobody says anything. That's weird, because Robertson and Franken do the same job: both are low-level comedians.
martedì 25 ottobre 2005
La rivoluzione è online
*English translation will be available soon*
Mezzo garofano per due
"The symbol goes to the new secretary, which is me, and through me to its members". Bobo Craxi has no doubts about the future of the New Socialist Party. But Gianni De Michelis has a different point of view: "We think that there hasn't ever been a conference, and so everything remains as it was". One percent (barely) of the votes and two parties. Only in Italy socialists are more pathetic than communists.
lunedì 24 ottobre 2005
Quick Sunday Night Round-Up
►Al Franken, guest of David Letterman’s Late Show, avoids answering the questions on Air America’s scandal (video from Political Teen via The Radio Equalizer) and asks for death penalty for Bush, Rove and Libby. Joking, but not that much. ►According to The Washington Times (via QandO), White House is weighing an exit-strategy to withdraw the nomination of Harriet Miers to the Supreme Court. Meanwhile, on The Truth Laid Bear, there is a page to discover the bloggers that are publicly against the nomination (and the few ones that support it). For Byron York on NRO (via Nickie Goomba), Miers’ support team is by now "demoralized". Hugh Hewitt doesn’t share this opinion at all. ►London’s Times (via Independent Sources and Ace of Spades) investigates on the mystery about UN charges to Syria after the assassination of Rafik Hariri. ► New York ‘s public schools don’t like Jesus: the details of an unbelievable story of liberal intolerance on Hyscience. ►Reportage by Michael Yon (from Weekly Standard via Jawa Report) on constitutional referendum in Iraq. ►The Washington Post (via Captain's Quarters) gets rid of one more urban legend on hurricane Katrina. ►Thousands of Bolivian workers march in front of American embassy in La Paz: they ask less socialism and more free market (via Publius Pundit). Meanwhile, in Paris, Chavez says that United States are in the verge of invading Venezuela (via California Conservative). Bush could kill two birds with a stone. ►On My Vast Right Wing Conspiracy, Beth has a wonderful list of open trackback: Adam’s Blog, Basil’s Blog, Big Dog, Blue State Conservatives, Cafe Oregano, Cao’s Blog, Jo’s Cafe, MacStansbury, Mudville Gazette, Oblogatory Anecdotes, Outside the Beltway, Publius Rendezvous, Soldiers’ Angel, Stop the ACLU, The Indepundit, The Political Teen, Two Babes and a Brain, Mad Dog Vinnie, Point Five.
domenica 23 ottobre 2005
Election Mode/3
Special thanks to Rachel Jurado (who blogs at A Commonplace Blog), for writing about The Right Nation on AI cont'd, The American Interest's blog. We are really honored, thanks Rachel!
Caretto, l'incompreso
So the Corriere della Sera in today’s front page (lower part): "The Ciagate is putting at risk the credibility of both the White House and The New York Times. The scandal, after obliging to resign the two strategists of Bush, could cost the job to Judith Miller, the daily’s journalist that spent 85 days in jail for not having disclosed the name of her informer...". This, on the contrary, the start of the inside article on the event, signed by the correspondent Ennio Caretto: "Suddenly, the Ciagate is putting at risk not only the credibility of the White House, but also that one of The New York Times. In addition to Karl Rove and Lewis Libby, the two strategists of President Bush and Vice-President Cheney, the scandal could cost the job also to Judith Miller, the daily’s journalist that...". For the staff of Corriere della Sera, in short, Rove e Libby resigned without even waiting for the conclusion of the investigation run by attorney Patrick Fitzgerald. A huge scoop, as Camillo, defines it, considering that no other paper in the world gives that sensational news. Or maybe, more simply, even his colleagues in Via Solferino (the street in Milan where Corriere’s headquarters are) gave up trying to give a sense to the Caretto’s reporting from Washington. And now they draft headlines and summaries without reading (with care) his articles.
giovedì 20 ottobre 2005
Coprofilia
"Whereof one cannot speak, thereof one must be silent", said the philosopher of language Ludwig Wittgenstein. But Daniele Luttazzi crossed the frontier of ridiculous since too long a time to care and think about such trifles. So, he decided to explain to the readers of his blog the Plame’s Case. For his disgrace, however, Christian Rocca met with this fancy reconstruction, sold as a sort of journalistic investigation. And he discovered that Luttazzi "doesn’t make a single guess. I swear, read it, not a single one, not even by a mere chance, absolute zero. Obviously, I am not talking about his witty remarks (which, apart from the latest one, produce no laughs), neither about his political evaluations (phenomenal that one according to which Rove sent to all the evangelists the documentary "Faith"), but I am talking about the facts he brings as an evidence". Follows, in Camillo, a pitiless list of his nonsense. Poor Luzzatti. Once he ate shit in television. Now he shit-talks on the Internet. From coprophagia to coprophilia. *Note for American Readers: Luttazzi really ate (fake) shit on public television. It's not a manner of speaking.
mercoledì 19 ottobre 2005
America, mercato, individuo
They couldn’t have chosen a better headline for their first public performance. The Riformatori Liberali (Free-Market Reformers*) of Benedetto Della Vedova and Marco Taradash, the “right-wing” of the Radical Party, will meet on Saturday in Milan for the rally "America, mercato, individuo" (America, Market, Individual), in which will be debated the “free-market and civil liberties reform" necessary to the government of the CdL (Casa delle Libertà = Home of Freedoms: the name of the center-right coalition). An engaging program, but really very stimulating. Among the spokesmen, in addition to Della Vedova and Taradash, we point out the presence of Peppino Calderisi, Carmelo Palma, Raimondo Cubeddu and Arturo Diaconale. Among other expected speeches, those of Alfredo Biondi, Sandro Bondi, Antonio Del Pennino, Dario Fertilio, Ignazio La Russa, Tiziana Maiolo, Cristiana Muscardini, Iuri Maria Prado and Dario Rivolta. For further informations just check the website www.riformatoriliberali.org. (*) "Liberale" (not Liberal) is roughly translated with "Free-Market" but a better definition would probably be "Classical Liberal". More on this subject in the next days.
Election Mode/2
Many thanks (and welcome to their readers) to Richard at Hyscience (and Freedom's Zone), Nickie Goomba and Wesley at Independent Sources.
martedì 18 ottobre 2005
Il gioco delle aspettative
Kagliostro, on Blogs 4 Cdl, is right to complain about the way many people - within the center-right coalition - underestimated the potential outcome of so-called center-left's primaries. Indeed, in cases like this one the trick is always the same: lower as much as possible the level of expectations among the public opinion, and then shout "miracle!" when you reach a barely normal result. Before Bush-Kerry television debates in 2004, democrat spin-doctors (in trouble with polls) did the same thing. And a substantial draw between the two candidates was magically transformed in a 3-0 win for Kerry. To complete the operation, of course, US Democrats and Italian lefties needed the media echo chamber, to pander the low expectations game and amplify the enthusiastic statements after the event. There is no need to imagine an obscure conspiration to realize that, in both cases, mainstream media were accomplices to a partisan strategy. But we can't hide the fact that in the United States the Republican Party was able, after few hours, to organize an effective counteroffensive (on talk radios, the Internet and alternative media), while in Italy the center-right coalition doesn't have the necessary tools to counter the leftist hegemony on the media. Nevertheless, this time, the stuff to work with was excellent and ample - Berlusconi's immediate reaction ("the only way they can win is when only their voters are allowed to vote"), the Mastella's detailed charges of fraud, Prodi's psychedelic statements about American primaries. It's absolutely necessary to learn from this experience, to be less unprepared next time.
lunedì 17 ottobre 2005
Election Mode
In the next six months this blog will switch to "election mode" and will deal nearly exclusively with the electoral campaign for 2006 italian general elections. In the next days, and in particular for our American readers, we will prepare a series of short profiles - both in Italian and English - to explain Italian politics (people, parties, electoral system) to those who never followed it accurately, both on this and on the other side of the Atlantic. As usual, you won't get a neutral point of view. The Right Nation supports initiatives such as Blogs for CdL or Rete delle libertà, which openly side with the center-right coalition. We don't think we need to explain the reasons of this choice. We only need to look at Prodi's face for a few seconds. And in the following months, we will ignore the enormous gap between the center-right we want and the one we (unfortunately) have. We deeply believe that the majority of Italian citizens do not want to be governed by this left. These next six months will be devoted to them.
La figuraccia di Prodi
Quattro milioni [errata corrige]
Quattro milioni di occupati con l'alfabetizzazione informatica
Pakistan: quattro milioni di senzatetto
Quattro milioni di vite salvate se l'Africa...
Quattro milioni di mele contro la sclerosi
Sono più di quattro milioni gli utenti dell'home banking
Affaroni! Quattro milioni per un corano e due ingrate
Patentino: tagliati oltre quattro milioni di punti
Quattro milioni di persone sieropositive in Sudafrica
Palazzetto da quattro milioni
Quattro milioni per la televisione digitale
Quattro milioni per gli occhiali di Verdi
1796: Genova pagò quattro milioni di lire alla Francia
Lineamenti di filosofia politica
Tre milioni
Peugeot 206: tre milioni di successi
Alpi: tre milioni di peppole tutte assieme
Tre milioni di canzoni?
Guatemala, tre milioni di persone colpite da Stan
Etiopia: malnutriti tre milioni di bambini
La malaria fa ancora tre milioni di morti l'anno
Tre: superati i tre milioni di clienti
Se tre milioni vi sembran pochi
A Roma tre milioni di padri e di figli
Carestia minaccia tre milioni di camerunensi
Tre milioni di ore a settimana donate dal volontariato
sabato 15 ottobre 2005
Quel lungo spot per il centrodestra
giovedì 13 ottobre 2005
Happy Birthday, Maggie
mercoledì 12 ottobre 2005
L'influenza del pollo
Reduce dal Seminario Mises di Sestri Levante, organizzato superbamente dagli amici dell'Istituto Bruno Leoni, il titolare del blog si è preso un'influenza da pollo. Del resto me lo avevano detto che conoscere José Piñera sarebbe stata un'esperienza devastante. Nei prossimi giorni, su questi schermi, un'anticipazione dell'intervista all'economista cileno che sarà pubblicata sul numero di gennaio-febbraio di Ideazione.
venerdì 7 ottobre 2005
Rudy 2008
giovedì 6 ottobre 2005
La sfida della Libertà
martedì 4 ottobre 2005
Conspiracy Theories for Dummies.
TocqueVille tra mito e realtà
Ieri Enzo Reale, di 1972, ha toccato un nervo scoperto. Criticando uno psichedelico thread di commenti a questo post sul blog di Rolli, Enzo ha scritto: "Rolli è brava ma di TocqueVille non ha capito molto. Di solito lei si documenta ma stavolta ha deciso di fidarsi ad occhi chiusi. E ha preso una cantonata". Il post di 1972 ha provocato una reazione durissima da parte dell'interessata, che in pratica gli ha dato del mafioso ("baciamo le mani a vossia"), dell'appartenente a un "branco" e dell'intellettualmente disonesto. Ma cos'era accaduto prima? Cosa aveva scatenato questo botta-e-risposta tra due blog che a prima vista sembrano amici e che si scambiano i link in bella evidenza nei loro blogroll? Facciamo un passo indietro.
Una decina di giorni fa Dacia Valent, ex parlamentare europea e titolare di un interessante blog che ondeggia tra il fiancheggiamento del terrorismo islamico e il cabaret surrealista (il link ve lo trovate da soli, se proprio vi interessa), ha pubblicato alcuni stralci delle email che quotidianamente i volontari che si occupano dell'aggregazione dei post per TocqueVille si scambiano via mailing-list, per organizzare i turni di lavoro e chiacchierare (tra le giustificate proteste di chi odia lo spam) della vita, l'universo e tutto quanto. La suddetta ex parlamentare aveva avuto accesso alle mail grazie ad un fastidioso bug del nostro software di webmail, che le ha permesso di risalire al testo delle missive dai referral del proprio blog. La signora ha fatto un paio di copia&incolla, scegliendo le parti della conversazione che le sembravano più inquietanti (dal suo punto di vista, naturalmente) e concentrandosi su uno scambio di opinioni, con annessa votazione interna, che si occupava di una questione vecchia come TocqueVille e che è stata affrontata più volte, in pubblico e in privato, nella mailing-list e nei blog dei nostri cittadini: quali sono i confini della Città dei Liberi? O, per dirla più chiaramente: quali sono i criteri da utilizzare per stabilire se accettare (o meno) l'iscrizione di un blog a TocqueVille?
Ai cittadini della prima ora di TocqueVille non va certo spiegato niente. Questo speciale di Ideazione.com è online da più di sei mesi, segnalato sulla homepage di TV fin dal giorno della sua nascita ufficiale. TocqueVille è un progetto di lungo periodo, non legato a nessun partito o coalizione di partiti, che si propone di dare forza, massa critica e visibilità a blog politici e d'informazione che, a spanne, vanno dalla destra (esclusa quella neo(?)fascista) alla sinistra riformista, passando per tutto quello che c'è in mezzo: liberali, neocon, theocon, paleocon, liberisti, libertari, cat-lib, radicali, centristi e, appunto, un manipolo di riformisti che non ha paura del diavolo americano. Il riferimento culturale, esplicito, è al fusionismo statunitense post-Goldwater, che riuscì ad ospitare sotto la sua big-tent una varietà impressionante di posizioni (social conservatives, fiscal conservatives, libertarians, foreign-policy hawks, ecc.) apparentemente inconciliabili tra di loro. E il fatto che l'aggregazione sia stata promossa e realizzata da Ideazione, una "rivista di cultura politica di area liberale e conservatrice", non dovrebbe lasciare alcuno spazio per gli equivoci. Almeno a chi è in buona fede.
Con il passare del tempo, però, e la sempre maggiore visibilità ottenuta nella blogosfera, sono arrivati alle porte di TocqueVille anche blog che con questo progetto non avevano niente a che fare. Qualcuno in malafede, nel più lineare troll-style che contraddistingue sempre più spesso la blogosfera. Qualcun altro semplicemente per disattenzione, poca informazione o desiderio di aumentare la propria base di lettori. Per questo motivo, da un paio di settimane, sulla homepage di TocqueVille campeggia un disclaimer inequivocabile, che nessuno può far finta di ignorare. I nostri confini sono larghi ma non infiniti. Per chi predica l'odio razziale o chi pensa che l'11 settembre sia stata una montatura degli americani, nella nostra Città non c'è spazio.
Ora, le "intercettazioni" della signora Valent nella mailing list degli aggregatori sono arrivate proprio mentre si discuteva della necessità di inserire il disclaimer in homepage e di iniziare a rifiutare l'iscrizione di blog palesemente incompatibili con lo spirito che ha dato vita a TocqueVille. E magari iniziare a cancellare qualcuno degli iscritti più imbarazzanti, anche per rispondere alle numerose richieste arrivate in merito dai cittadini stessi. Immaginate un gruppo di amici che lavorano insieme da alcuni mesi, esplorando più di 400 blog ogni giorno per garantire (spesso con successo) una homepage all'altezza e una visibilità distribuita uniformemente a tutti gli iscritti. Immaginate che questa decina abbondante di "redattori" sia una sorta di riproduzione in scala della Città dei Liberi, con il liberale-e-basta, il filoamericano duro e puro, il destrorso law&order, il radicale anti-clericale schifato dalla CdL, il radicale che non vuole finire con Bertinotti, il cattolico liberale pro-life, l'attivista per l'esportazione della democrazia, il neocone, il teocone, il cone-a-tutti-i-costi e il riformista di sinistra che appoggia la war on terror. Immaginate il tenore delle mail che questi redattori possono scambiarsi e la miriade di doppi-sensi, battute e frecciatine che scivolano placidamente nel Cyberspazio, pur discutendo di un argomento serio, anzi serissimo, come quello dei confini di TocqueVille. Immaginate il cattolico che sfotte il radicale sugli ultimi referendum e per ritorsione viene tacciato di essere un chierichetto. Immaginate tutto questo e avrete una rappresentazione verosimile del tono con cui questo dibattito è stato condotto nella mailing-list dagli aggregatori.
Con uno sforzo ulteriore, immaginate una brigadiera della IADL (la signora Valent) che legge queste "intercettazioni" e si costruisce un mondo immaginario fatto di "epurazioni staliniste" e "angherie fasciste", in cui un "auto-eletto gruppo dirigente" si diverte a far "rotolare teste" a casaccio, tanto per ammazzare il tempo. Lo "scoop" dà vita ad un lunghissimo thread di commenti (il link cercatevelo da soli), in cui i diretti interessati, chiamati in causa con nome e cognome, cercano di ristabilire la realtà dei fatti in mezzo a tanta letteratura fantastica. Naturalmente la discussione degenera presto, anche se vengono alla luce bizzarre affinità elettive tra una parte degli aggregatori e la suddetta brigadiera. Misteri della Rete :)
Intanto, un soldato semplice della IADL, tra l'altro collaboratore del Nazifesto, si getta a capofitto sulla vicenda e, non essendo stato dotato dalla natura dello strampalato sense of humour della signora Valent, parla degli aggregatori di TocqueVille come dei componenti di una "setta", che si sono assegnati "titoli riconducibili alla tradizione religiosa o templare, che confidano nella magia bianca e nera" e che "stavano tramando per costituire dei Comitati di Epurazione degli Indesiderabili". All'improvviso, insomma, i "simpatici ed agghiaccianti rimbambiti" di cui parla la Valent si trasformano in una struttura segreta che si ispira "alla peggiore tradizione stalinista-kimilsunguista-polpotista, gettando di fatto le basi per un clima simile a quello che regnò in Francia negli anni del Terrore e a Saigon dopo l'ingresso dei Khmer Rossi". Un capolavoro di comicità dadaista che resterà per sempre nei nostri cuori.
Ma cosa c'entra Rolli, direte voi? E la sua risposta acida alle osservazioni di 1972? Qui le cose si fanno più complicate. Perché se certe cose uno se le aspetta, anzi quasi le pretende, da persone che vivono in un altro pianeta, quando le stesse incredibili accuse ti vengono rivolte dai tuoi "vicini", da chi spesso ha condotto le tue stesse battaglie, allora la faccenda diventa più triste. E l'incomprensione più dolorosa. Nei commenti di un post che dava del "talebano" a Giuliano Ferrara, Rolli ha risposto ad un suo lettore (cittadino di TocqueVille) che gli chiedeva come mai il nick di uno degli aggregatori di TocqueVille fosse considerato "questionable content" sul suo blog. Da quel momento in poi, con una dimostrazione feroce di "geometrica potenza", Rolli ha prima apostrofato l'aggregatore in questione con espressioni come "bifolco", "cafone" e "neocon asservito alla Chiesa e alla Cdl". Poi ha citato lo "scoop" della Valent come prova inequivocabile che "in TocqueVille si epurano le persone con sistemi da santa inquisizione", parlando di "magnifica attività maccartista" e compiacendosi di non aver aderito al progetto nei giorni della sua nascita, quando aveva - cortesemente ma fermamente - rifiutato di essere coinvolta in prima persona.
La fonte delle affermazioni di Rolli, è bene ricordarlo, era ed è unicamente il blog di Dacia Valent. Non c'è stato alcun tentativo di verifica, controllo o richiesta di spiegazioni, malgrado i nomi chiamati in causa fossero pubblici e riportati integralmente nello "scoop" della brigadiera. Eppure Rolli, di fronte alle rimostranze di chi (come il sottoscritto) cercava di riportare la discussione sul terreno della realtà, abbandonando quello della fiction da quattro soldi, ha proseguito imperterrita come un panzer tedesco davanti al Belgio. E ha tirato dritto. In rapida successione ha accusato TocqueVille (aggregatori, cittadini e semplici passanti, lei non fa troppe distinzioni) delle attività più nefande. Ecco una piccola selezione del Rolli-pensiero: "chi non contesta [questi metodi è da] assimilare al giudizio su chi li utilizza", "e quando avevano aggregato cani e porci senza nemmeno chiedere il permesso?", "roba da stalinisti-nazisti", "sottospecie di polizia maccartista", "sono stupita che nessuno abbia alzato la voce per protestare pubblicamente", "loro che sottobanco complottano su blog non abbastanza neoconi","sistemi illiberali e schifosetti", "manipolo di bugiardelli che giocano al piccolo massone", "nelle dittature [...] le critiche dell'avversario vengono sotterrate con la scusa che l'avversario è stronzo", "inquisizione sotterranea", "è inutile che io sprechi parole, il concetto vedo che vi è totalmente astruso", "avendo a mio tempo difeso TV mettendoci la mia faccia, intendo oggi prenderne le distanze, visti gli sviluppi summenzionati", "io continuo a fare l'educata, per l'ultima volta, poi ve ne filate affan...", "sono fiera di non aver aderito al progetto, vista la situazione", "consiglierei di lavare il cappuccio bianco per la prossima cerimonia", " i magnifici dieci giocano agli epuratori contro i loro stessi iscritti", "roba degna da ghenga del Circeo", "dimostrazione della falsità e della pretestuosità vile degli argomenti", "il picciotto del post qui sopra", "prassi censoria che io definirei anche un tantinello paranoica di una manciata di velleitari con manie di grandezza preoccupanti", "dieci piccoli indiani che vogliono imitare i massoni", "questi geni che hanno mentito pubblicamente", "'ste schifezze non le ho mai viste". Il tutto in rigoroso ordine cronologico, interrotto solamente dalle reazioni sdegnate di alcuni aggregatori di TocqueVille, dallo sbigottimento generale di cittadini e passanti e da una comparsata occasionale, ma gustosa, della brigadiera Valent (che intanto nel suo blog definisce Rolli "una con le ovaie"). A questa interminabile serie di insulti, basata sul nulla cosmico, Enzo ha risposto con educazione. E Rolli ha ribattuto come sappiamo.
Questo, né più né meno, è quello che è successo negli ultimi giorni. E questo post vuole essere un contributo, rivolto ai cittadini e ai lettori di TocqueVille, che non hanno il carattere, il tempo o la voglia di perdersi tra le interminabili guerre tra bande che pullulano nella blogosfera, leggendo milioni di parole inutili per scovare un brandello di verità. Guerre che a volte producono alleanze insospettabili e la fine di rapporti di amicizia (anche se virtuale). Ma questa è la vita, soprattutto su Internet, e tutti - prima o poi - dobbiamo farcene una ragione.
Passata la bufera, ma che dico... la fastidiosa pioggerellina, la Città dei Liberi si troverà - nei prossimi giorni - di fronte ad alcune novità formali e sostanziali. Disegnate per rispondere con più efficacia alle sfide che ci attendono. Un forum aperto a tutti gli iscritti verrà presto messo online, allo scopo di favorire, anche al di fuori dei commenti nei singoli blog, la discussione tra i cittadini per le scelte che riguardano l'intera comunità. Verranno anche rese pubbliche le esatte modalità di selezione ed aggregazione dei post (soprattutto nella homepage) e il nome dei volontari che cedono, a turno, una parte del loro tempo per dare vita alla nostra splendida Città. Si tratta di un lavoro oscuro, e non sempre gratificante (specialmente in giorni come questi), ma senza il quale TocqueVille si limiterebbe ad essere il solito aggregatore senz'anima destinato a durare lo spazio di uno starnuto. Saranno anche ampliati i suggerimenti già dati qui, per facilitare il compito degli aggregatori e ridurre i margini di errore umano. Infine, tanto per non farci mancare niente, la redazione di TocqueVille provvederà ad un necessario lavoro di sfoltimento della lista dei cittadini, eliminando i "non-blog" (la maggior parte di essi, almeno), i blog inesistenti o abbandonati e quelli che si richiamano a valori e metodi incompatibili con lo spirito del nostro progetto. Non c'è nessuna volontà di censurare alcunché, e la comunicazione della cancellazione dalla lista dei cittadini sarà pubblica e motivata. La blogosfera è grande e c'è spazio per tutti, ma TocqueVille ha una sua origine e una sua storia che vanno rispettate e difese.
La strada davanti a noi è ancora lunga. E non sarà qualche cacca pestata durante il tragitto a fermarci. Scusate per l'enormità del post. Un abbraccio sincero :)
Andrea Mancia
(mancia@ideazione.com)
lunedì 3 ottobre 2005
Elezioni: l'arma segreta della destra
Non sappiamo se l'iniziativa editoriale stia avendo il successo che merita, ma il libro andrebbe distribuito obbligatoriamente nei licei e nelle università, mentre il dvd andrebbe trasmesso in prima serata sulle reti pubbliche e private controllate da Berlusconi. Se un fantomatico Karl Rove della CdL riuscisse a ridurre ad un format digeribile (anche dalle persone senza disturbi mentali) le due ore abbondanti di frenetici balbettamenti, insulti gratuiti e recriminazioni personali che lo compongono, lo show di Luttazzi potrebbe diventare un formidabile strumento di propaganda elettorale per il centrodestra. Vedere (o leggere) Luttazzi che minimizza l'11 settembre raccontando una fellatio immaginaria o che sintetizza secoli di dibattito politologico con un peto ("per la sinistra, la politica è partecipazione; per la destra, la politica è controllo"), potrebbe diventare un manifesto permanente per ritrovare l'unità tra tutte le componenti della CdL, far tornare a casa i radicali di Pannella, puntare al voto dei centristi, dei rutelliani, dei riformisti diessini e perfino di qualche comunista o disobbediente non lobotomizzato (va bene, questo è un paradosso). Per raggiungere più pubblico possibile, le parti in cui Luttazzi parla di politica internazionale scavalcando a sinistra Michael Moore, girandogli intorno e riscavalcandolo a destra andrebbero sintetizzate e stampate in una serie di volantini, da diffondere a tappeto in tutti i collegi in bilico fino all'ultimo giorno utile di campagna elettorale. Se la CdL avesse un database di potenziali swing-voter, questi elettori ancora incerti andrebbero perseguitati per mesi e bombardati 24 ore su 24 con gli spezzoni dello spettacolo che commentano gli ultimi episodi della vita parlamentare italiana con uno stile che è un misto tra Dan Rather e Maurizia Paradiso.
Altro che censura! Sarebbe nell'interesse generale del paese elaborare una manovra-bis (e tris) solo per recuperare i fondi sufficienti per garantire una copertura totale del territorio nazionale e poi scaricare tonnellate di carta e dvd sulle popolazioni inermi. Sei mesi di Luttazzi, in dosi massicce, garantirebbero alla destra italiana il controllo del paese per almeno un paio di legislature. Dieci lunghi anni di governo senza opposizione, per fare la rivoluzione liberale, riscrivere la Costituzione sotto la dettatura della Mont Pelerin Society e mettere fuori legge coop rosse, sindacati e magistratura inquirente. Il tutto fra ali di folla festante. Leggete, guardate e poi fotocopiate, videoregistrate, scaricate e diffondete su Internet anche voi Luttazzi. In gioco c'è il futuro della nazione.
sabato 1 ottobre 2005
Townhall 2.0
It's restyling-time (and not only an exterior one) for Townhall.com: since 1995, the home of American Conservatives on the Web. First reactions from the blogosphere (all positive ones) arrived at The Corner, Wizbang!, The Club for Growth and Polipundit. Born more than a decade ago, thanks to a Heritage Foundation's intuition, Townhall is the most authoritative and largest website in the world for conservative news and opinion. In 1998, the organizations virtually hosted by Townhall were around thirty. Nowadays they're well above one hundred. And if it's not enough for you to have two blogs (the legendary C-Log and the newborn Capitol Report), an incredibile amount of news arranged by issue and the "action" section, there are over 170 contributors choosen by Townhall among the best columnists of the Right Nation. Just to mention some of the most renowned ones: Ann Coulter, Brent Bozell, Charles Krauthammer, David Horowitz, Debra Saunders, Edwin J. Feulner, George Will, Jack Kemp, Joe Scarborough, Jonah Goldberg, Kathleen Parker, Marvin Olasky, Michael Barone, Michelle Malkin, Oliver North, Rebecca Hagelin, Rich Lowry, Robert Novak, William F. Buckley. If you find something better around, you're probably reading this blog by accident.