sabato 2 luglio 2005

Neolibertarian.

I neolibertarian non convincono troppo Stefano Magni (del blog Oggettivista). Secondo lui, non c'era bisogno - negli Stati Uniti - di un movimento come quello neolibertarian, con "un approccio più realistico e meno dogmatico rispetto ai paleolibertari e ai libertari del Libertarian Party", perché una corrente di pensiero molto simile, e cioè una "filosofia politica libertaria realista, gradualista e contraria all’isolazionismo" già esiste da più di mezzo secolo, ha forti fondamenta filosofiche e si chiama, appunto, Oggettivismo. Noi, che fino a ieri non conoscevamo Rudolph J. Rummel o la rivista The New Libertarian, ma che avevamo iniziato a dubitare dei seguaci di Ayn Rand da quando abbiamo letto Intellectual Morons (How Ideology Makes Smart People Fall for Stupid Ideas) di Daniel J. Flynn, ci siamo invece entusiasmati all'idea di un manipolo di big-tent libertarian, falchi in politica estera e pragmatici in politica interna, che non hanno nessuna intenzione di auto-condannarsi alla marginalità eterna come stanno facendo i libertarian duri&puri statunitensi. Da oggi, The Right Nation aderisce al Neolibertarian Network. Don't Tread on me!

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