domenica 24 agosto 2008

USA 2008 - 19. Maine


MAINE (4)
Popolazione: 1.317.207 (40°)
Capitale: Augusta (18.560)
Città più grande: Portland (64.250 - metro area: 513.102)
Governatore: John Baldacci (D)
Senato: Olympia Snowe (R); Susan Collins (R)
Camera: GOP 0 DEM 2. Tom Allen (D); Michael Michaud (D)

Il Maine è il 9° stato meno conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004, il voto per il candidato repubblicano è stato dell'11,5% inferiore alla media nazionale. E il trend degli ultimi anni è favorevole al partito democratico. Il Maine è, per il partito repubblicano, quello che sono gli stati della Bible Belt per il partito democratico: una ex roccaforte che ultimamente è stata capace di regalare solo grandi dispiaceri. Tra il 1916 e il 1988, il Pine Tree State ha votato soltanto due volte per i democratici: nella vittoria landslide di Johnson contro Goldwater nel 1964 e nel 1968, quando nel ticket con Humphrey c'era l'home-stater Edmund Muskie. Il Maine è riuscito a resistere perfino al fascino di F.D.Roosevelt, che ha perso quattro volte di fila, dal 1932 al 1944. Nel 1936, FDR ha conquistato gli electoral votes di tutti gli stati dell'Unione, ad eccezione di quelli di Maine e Vermont. Dopo la parentesi degli anni Sessanta, a cui abbiamo già accennato, il Maine è tornato in linea con le proprie tradizioni nei due decenni successivi, ma negli anni Novanta lo stato è diventato definitivamente (almeno per ora) democratico, votando per Clinton nel 1992 e nel 1996 (nel '92 Ross Perot arrivò davanti a Bush Sr e nel '96 il Maine fu lo stato in cui il miliardario texano si comportò meglio), per Gore nel 2000 e per Kerry nel 2004, con distacchi percentuali crescenti nei confronti dei candidati repubblicani.

Anche se - alle elezioni presidenziali - la superiorità dei democratici sembra ormai allineata con quella degli altri stati più popolosi del nord-est, il Maine resta uno stato con un forte spirito "indipendente". Indipendenti sono stati due governatori della sua storia recente (James B. Longley dal 1975 al 1979 e Angus King dal 1995 al 2003). E i due senatori in carica appartengono entrambi al partito repubblicano (le posizioni di Olimpia Snowe sono, però, indistinguibili da quelle di un qualsiasi democratico moderato). Il Maine è, insieme al Nebraska, uno dei due stati che assegna "proporzionalmente" i suoi electoral votes: il vincitore di ogni distretto congressuale conquista un voto; chi raccoglie più voti nello stato ne conquista altri due. Il distretto più "conservatore" è il 2°, quello che raccoglie i sobborghi di Portland e Augusta (e in cui sono ambientati moltissimi romanzi di Stephen King). Ma nel ciclo elettorale del 2008 i sondaggi hanno sempre registrato un vantaggio così consistente a favore di Barack Obama che sembra davvero improbabile che i repubblicani riescano a conquistare anche un solo EV (come ha provato a fare Bush jr., senza riuscirci, sia nel 2000 che nel 2004). Il distacco da febbraio ad oggi, per i democratici, è oscillato tra il 10 e il 22%, con un timido barlume di speranza per il GOP che si era aperto a luglio (+8% per Obama, secondo Rasmussen Reports) ma che si è subito chiuso ad agosto (+14%, sempre secondo Rasmussen).


A resistere all'invasione democratica, nella storica roccaforte repubblicana sono ormai rimaste un paio di contee (Washington and Piscataquis), mentre nel 2004 sono "crollate" anche Waldo e Knox, che pure nel 2000 era state portate a casa da George W. Bush. Nelle altre contee, comunque, il partito democratico (anche se più forte) non riesce mai ad ottenere percentuali superiori al 55-56%. Segno che forse, in un decennio non troppo lontano, il Pine Tree State potrebbe nuovamente iniziare a regalarci qualche sopresa.

E' estremamente improbabile, però, che queste sorprese arrivino già nel 2008. Il trend storico a favore dei democratici è evidente e, anche se il Maine ha dimostrato di gradire i candidati "maverick", per McCain è più conveniente continuare a ricucire i rapporti con la base conservatrice piuttosto che amplificare le sue caratteristiche di "indipendente" alla ricerca di stati molto difficili da conquistare. Obama, da parte sua, può contare sul fatto che negli ultimi anni il Maine è diventato uno stato nettamente più liberal rispetto alla media nazionale (è 4° nel numero di "same-sex households" ed è molto in basso nella classifica dei "white evangelicals"). In più, la quasi totale assenza di una comunità afro-americana - che a prima vista potrebbe sembrare un problema - lo garantisce anche dalla possibilità di qualsiasi racial backlash. Da queste parti non abbiamo dubbi: il Maine è DEM Solid. Altri 4 electoral votes per il partito democratico.

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