giovedì 11 maggio 2006

Ferrara e la Right Nation

"(...) In attesa della linea, il gruppo di “Ideazione” ha ripreso la nostra trama analitica sull’America come Right Nation, dal titolo del libro che ha spiegato la nascita oltre Atlantico di una forte nazione moderata e conservatrice, ma sempre in movimento e con il cervello che funziona, e l’ha adattata a un primo interessante bilancio post elettorale. Il senso del loro ragionamento è che, certo, le battaglie che conteranno saranno innanzitutto sul fronte del governo e del Parlamento, le leggi e le tasse, le finanziarie e la politica estera, ma c’è il referendum costituzionale e prima le battaglie di Milano, Napoli e Palermo, però tutto questo non basta. C’è da consolidare, fare esprimere e guidare una “maggioranza strutturale” (così la chiamano) che è stata messa sotto da una minoranza sociale con il collante dell’antiberlusconismo. (...) Il Nord sarà la bestia nera del governo Prodi, e deve essere il drago dalle narici fumanti di un’opposizione che si attrezzi per sondarlo, capirlo, interpretarlo, e dare voce alla sua voglia di afferrare la ripresa, di cambiare la politica, di tornare a un buon livello di azione significativa dopo tanta inconcludenza interrotta da una buona campagna elettorale, che ovviamente non poteva bastare e non è bastata. La scheda bianca è un buon inizio per restare immobili. Per muoversi ci vuol altro". Un'editoriale de Il Foglio (ripubblicato anche su Ideazione.com) si occupa - tra le altre cose - della sezione d'apertura del nuovo numero di Ideazione (disponibili online l'editoriale di Pierluigi Mennitti e un mio articolo dal titolo "Anatomia di una maggioranza").

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