RightNation
domenica 31 maggio 2009
venerdì 29 maggio 2009
giovedì 28 maggio 2009
mercoledì 27 maggio 2009
martedì 26 maggio 2009
Obama e gli gnomi-rubamutande
Fase 2. Leggere questo editoriale del Wall Street Journal.
Fase 3. Se avanza tempo, leggere questa vecchia cosa che ho scritto tanti anni fa per Ideazione in due puntate (qui la seconda puntata).
Dieci domande
L'Italia deve sapere. Leo Bloom, su Notapolitica.it, scoperchia il vaso di Pandora dell'ipocrisia nazionale.
lunedì 25 maggio 2009
domenica 24 maggio 2009
sabato 23 maggio 2009
Dick
mercoledì 20 maggio 2009
Notapolitica.it
Il cuore del progetto è una rassegna stampa quotidiana, dall’Italia e dall’Estero, divisa in tre aggiornamenti che scandiscono l’intera giornata già dalla mattina, così da potersela gustare con cappuccino e brioche. Poi sono i sondaggi sulle intenzioni di voto italiane, con le cartine che descrivono le tendenze nazionali, regionali e provinciali e con uno spazio dedicato ai sondaggi provenienti dall’estero. Poi ci sono cinque blog tematici: “Memo”, che parlerà di politica a 360 gradi; “Insider”, una vera e propria rubrica di gossip politico; “Global”, il nostro occhio critico sulla politica internazionale; “Business” con i rumors e le analisi sul mondo economico e infine “Leadership”, che racconterà le storie dei leader di oggi e di domani.
Notapolitica.it apre oggi i battenti ma affonda le sue radici nell’idea di un gruppo di amici che hanno provato ad immaginare un modo nuovo di fare informazione su internet in Italia. Prima è stato soltanto una bozza scarabocchiata sul un bloc. Poi, poco alla volta, ha preso forma ed è diventato quello che tutti voi potete sfogliare online.
Il modello a cui ci ispiriamo è l’americanissimo RealClearPolitics. L’obiettivo è quello di diventare il punto di riferimento per i tanti che esplorano la Rete alla ricerca di informazioni sulla politica italiana e mondiale. Il metodo che abbiamo scelto è il solito: buona volontà e tante idee da tradurre in azione.
cross-posted @ FreedomLand, Il Liberale
martedì 19 maggio 2009
Non chiamatelo disagio sociale
Niente di più falso. E non perché la crisi non ci sia, come suggerisce qualcuno, o sia già passata, come azzarda qualcun altro. Si tratta di un falso perché queste esplosioni di violenza non hanno niente a che vedere con la crisi, o con il malessere sociale che ne consegue. I black block devastavano le capitali d’Europa anche quando il pil del Vecchio Continente cresceva a ritmi sostenuti. E i Cobas di Pomigliano d’Arco si scontravano con la polizia anche quando Fiat non minacciava di chiudere le fabbriche.
La crisi, quella vera, non c’entra con questi gruppi di esagitati che fanno della violenza il proprio modo d’essere e la propria strada verso la visibilità mediatica. La crisi è quella delle famiglie che faticano a pagare il mutuo o che stentano ad arrivare alla fine del mese. È quella delle piccole e medie imprese strangolate da un sistema creditizio obsoleto. Quella dei giovani che non riescono a trovare lavoro o che sono costretti ad accettarne uno sottopagato. Quella dei lavoratori dipendenti con gli stipendi più bassi d’Europa. Utilizzare questa crisi per “spiegare” le violenze di sindacalisti estremisti o studenti anomali non è solo scorretto: è un modo, neppure troppo raffinato, per dipingere queste violenze con una sfumatura di dignità “sociale” che non possiedono e non hanno mai posseduto.
(domani in edicola su Liberal quotidiano)
venerdì 15 maggio 2009
U-Turn/2
U-Turn
(Larry Silverbud su L'Occidentale)
mercoledì 13 maggio 2009
L'ultimo complotto della CIA
Tutto questo, perché il 20 aprile - su richiesta del repubblicano Peter Hoekstra - la CIA (a capo della quale Obama ha da poco nominato Leon Panetta, noto reazionario della right-wing conspiracy...) ha pubblicato un documento di 10 pagine in cui venivano elencati i briefing dal settembre 2002 al marzo 2009 per i membri del Congresso sulle enhanced interrogation techniques. La “prova provata”, insomma, che personaggi come Nancy Pelosi - allora leader della minoranza alla Camera - avevano clamorosamente mentito affermando di essere venuti a conoscenza solo recentemente dell'esistenza del waterboarding.
La CIA è sempre stata all'avanguardia nell'elaborazione di complicate macchinazioni a danno della sinistra, ma adesso ha davvero oltrepassato il limite: pur di mettere in imbarazzo i leader democratici del Congresso, si è azzardata a dire la verità.