venerdì 19 settembre 2008

USA 2008 - 25. Missouri


MISSOURI (11)
Popolazione: 5.878.415 (18°)
Capitale: Jefferson City (39.274)
Città più grande: Kansas City (447.306; metro area: circa 2.000.000)
Governatore: Matt Blunt (R)
Senato: Kit Bond (D); Claire McCaskill (R)
Camera: GOP 5 DEM 4. Lacy Clay Jr. (D); Todd Akin (R); Russ Carnahan (D); Ike Skelton (D); Emmanuel Cleaver, II (D); Samuel Graves, Jr. (R); Roy Blunt (R); Jo Ann Emerson (R); Kenny Hulshof (R)

Il Missouri è il 25° stato più conservatore degli Stati Uniti. Nel 2004, il voto per il candidato repubblicano è stato del 4,7% superiore alla media nazionale. E il trend degli ultimi anni è favorevole al partito repubblicano. Il Missouri è il bellwether state per eccellenza, con la serie più lunga in assoluto di sostegno al candidato vincente alle elezioni presidenziali. Lo Show-Me State ha votato per quello che sarebbe diventato l'inquilino della Casa Bianca ininterrottamente dal 1904 al 2004, con la sola eccezione di Adlai Stevenson nel 1956 (sconfitto da Dwight Eisenhower a livello nazionale ma vincente in Missouri per appena 4mila voti). Nel dopoguerra, passata piuttosto in fretta l'infatuazione per Roosevelt (FDR vinse a stento sia nel 1940 che nel 1944), lo stato con la legislazione meno rigida in materia di tabacco e alcool, ha sostenuto Truman nel 1948 (+17%), Eisenhower nel 1952 (+2%), Stevenson nel 1956 (+0,2%), Kennedy nel 1960 (+0,5%), Johnson nel 1964 (+29%), Nixon nel 1968 (+1%) e nel 1972 (+25%), Carter nel 1976 (+4%), Reagan nel 1980 (+7%) e nel 1984 (+21%), Bush Sr. nel 1988 (+4%), Clinton nel 1992 (+11%) e nel 1996 (+6%), Bush Jr. nel 2000 (+3%) e nel 2004 (+7%). A parte qualche eccezione, insomma, si è sempre trattato di scarti piuttosto ridotti tra i due candidati principali. Una dimostrazione dell'indipendenza intrinseca dello stato considerato da molti come il "paradiso" del laissez-faire.

Nei diciannove sondaggi condotti in Missouri nel ciclo elettorale del 2008, McCain è stato in vantaggio 16 volte. E da luglio il suo distacco nei confronti di Obama non è mai stato inferiore ai 5 punti percentuali (con un massimo di 10). In più, non sembra che i democratici abbiano mire particolarmente ambiziose sugli 11 electoral votes dello Show-Me State, visto che non hanno mai investito cifre significative in spot e non hanno intenzione di farlo, almeno nelle prossime settimane. La sensazione è che la campagna di Obama abbia considerato lo stato come perso in partenza, alla luce della buona performance di Bush nel 2004 (soltanto 4 contee lasciate a Kerry). Una strategia che lascia piuttosto perplessi, soprattutto visti gli ingenti investimenti di Obama in stati come Montana o North Dakota e visto il potenziale turn-out afroamericano a Kansas City e St. Louis.


Geograficamente, negli ultimi anni, i democratici sono riusciti a resistere all'avanzata repubblicana soltanto intorno a Jackson County (la contea di Kansas City) al confine occidentale con il Kansas e nelle contee vicine a St.Louis, al confine orientale con l'Illinois. In tutto il resto dello stato, ormai, è il GOP a vincere, con percentuali in media piuttosto blande (50-60) ma con picchi che superano regolarmente il 70% al confine sud-occidentale con l'Oklahoma (McDonald, Newton, Jasper, Lawrence, Barton), nella fascia centrale che va dalla capitale Jackson City fino al confine meridionale con l'Arkansas (Moniteau, Miller, Pulaski, Laclede, Wright, Douglas, Christian, Taney) e in alcune contee sparse del sud (Butler, Stoddard).

Tecnicamente, il Missouri dovrebbe trovarsi al confine tra una previsione GOP Solid e una GOP Leaning. La scarsa convinzione con cui gli strateghi di Obama stanno conducendo la campagna elettorale nello Show-Me State, però, ci fa propendere - almeno per ora - per una comoda affermazione di McCain. Il Missouri, fino a prova contraria, fila diritto nella colonna GOP Solid. Ma si tratta comunque di uno stato da tenere sotto attenta osservazione. Altri 11 electoral votes per il partito repubblicano.

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